Last Resort chiude
Ecco che anche
un'altra serie promettente arriva prematuramente a conclusione a
causa di bassi ascolti. C'è per me dietro un po' di miopia, la
vicenda stava crescendo e magari con l'home video avrebbe fatto la
sua porca figura. Ma la ABC ha visto bassi ascolti e ha deciso di
troncare, si arriva alla puntata 13 e via. Speriamo che uno straccio
di finale ce lo diano in ogni modo. Un vero peccato, mi fa così
incacchiare la cosa che non mi viene manco voglia di spiegarvi di
cosa parla, 'sto Last Resort, perchè alla luce degli ultimi avvenimenti, magari
sarà indegno pure della terza serata di rai 4. Tuttavia magari in
home video esce e allora potrete avere l'esatta percezione delle
palle vorticanti che ho adesso. Un finale... speriamo tutti che con la
puntata 13 ci sia un finale e non un bel moncone, un cliffhanger sul
nulla. Uniamoci tutti i cerchio, teniamoci le mani a vicenda e
trattenendo le maledizioni alla ABC speriamo che ci sia, 'sto cavolo
di finale.
Andre Braughter,
che avrete visto in 600 telefilm, interpreta il capitano di un
sottomarino nucleare, che si chiama Colorado, ultrasegreto e
ultrapotente. Il suo secondo è interpretato dal sempre bravo Scott
Speedman e se penso che non mi ha fatto Underworld 4 per questo
telefilm vorrei schiaffeggiarlo selvaggiamente per venti minuti.
Robert Patrick, sempre roccioso, smessi i panni da T1000 fa la parte
del masterchef, che non è né il vincitore del tv show con Gracco né
il protagonista di Halo. Insieme a tutto un equipaggio di sfigati,
che include pure personaggi insopportabili al limite dell'odioso come
il marine di Daniel Lissing, che spero di non vedere in video mai più
nemmeno davanti alla telecamera di sorveglianza di un mediaworld, i
suddetti sono imbarcati su un sottomarino in missione
tranquilla-tranquilla. Poi di colpo, non si sa perchè e non si è
ancora capito all'alba della puntata, qualcuno ha deciso che
devono iniziare la terza guerra mondiale e gli ordina di radere
al suolo il Pakistan. Ora, neanche il tempo di mandare il messaggio
“ma siete proprio sicuri?”, un altro sottomarino li prende per
disertori e li silura. L'America entra in guerra con il Pakistan e il
Colorado è collaborazionista. Il sottomarino allora attracca su un
isolotto del cavolo, si autoproclama stato indipendente e cerca di intavolare dei negoziati per poter tornare tutti a casa. Stallo. Il
T1000 dà i numeri, vorrebbe arrestare tutti e sparare a tutti, quindi
viene messo in una prigione improvvisata. Una nutrita serie di teste
calde lo seguirà: pare sensato che sottomarini nucleari con più di
15 testate atomiche vengano dati in mano a soggetti che sotto stress
ucciderebbero il proprio criceto. L'isolotto è comandato da un
traffichino-ino-ino così insulso, ma così insulso, che nel mondo
reale sarebbe seviziato da un sadico bambino di cinque anni. Ma
essendo i tizi del Colorado abominevolmente stupidi, questo riesce
comunque a fare la voce grossa e seminare qualche cadavere. Daniel
Lissing intanto porta la sua espressione da perenne stoccafisso in
giro per l'isola, riuscendo pure a trombare e a intraprendere una
eccitante relazione tipo Pocahontas. Ora voi mi direte: “guarda che
questo telefilm, già messo così, non è poi il massimo. Magari la
ABC a interromperso ha fatto bene.” Avete assolutamente ragione, ma
quando guardo una porcata io devo arrivare ai titoli di coda. I
combattimenti tra sottomarini poi sono graziosi ed è fico il sistema
di occultamento radar del Colorado, almeno sulla carta. Il fattore
gnocca è poi decisamente alto. Qualsiasi telefilm con gnocca parte
con 2 punti bonus nelle mie preferenze. Sono uno severissimo io!
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