(Dopo la
visione e a mente fredda).
SPOILER,SPOILER,SPOILER,SPOILER,SPOILER,SPOILER,SPOILER,
SPOILER, SPOILER,SPOILER,SPOILER,SPOILER,SUPER SPOILER
Commenti sparsi.
Molto bella la resa della colonia,
spettacolari i combattimenti e gli effeetti grafici che li
accompagnano. Non mi ci soffermo troppo, basta un trailer per
giudicare il maestoso lavoro svolto, ma a livello prettamente
coreografico dell'azione siamo al top, con ogni stunt funzionale
anche a descrivere lo stato d'animo del pilota.
Ottimi i dialoghi in italiano, molto
bravi gli attori, l'edizione italiana è davvero ben curata.
Si susseguono un sacco di scenari, non
si sta mai fermi un attimo e il ritmo è forsennato. Nel contempo la
musica riesce davvero a dettare il ritmo della narrazione e il tema
sinfonico scandisce con la giusta velocità i tempi della narrazione.
La forza di gravità e assenza della
stessa sono implementate in modo sublime e ho particolarmente
apprezzato il modo in cui i personaggi umani vi interagiscono, tanto
in contesti tranquilli (vedi Cardias che si sposta tranquillamente
nel suo ufficio con balzi di sei metri e piroette accluse) che in
scene concitate (il combattimento “fisico” a gravità bassa tra
Marida e Banagher, dove quest'ultimo in ragione della gravità le
afferra la giacca e riesce così a spostarla di vari metri).
Mi è piaciuto il frequente, ma non
insistito, uso delle soggettive in alternativa alle inquadrature più
canoniche. Vediamo così una scena dagli occhi di chi vive
direttamente gli eventi, sia uno dei personaggi principali o anche un
comprimario, con questo abbattimento della seconda dimensione ci
sentiamo proiettati direttamente nell'azione, senza filtri, senza
limiti, creando un esaltante effetto montagne russe. Questa
inquadratura, che provoca l'abbattimento della seconda dimensione,
risulta piuttosto divertente quando coinvolge le scene con i mobile
suits vissute all'interno della cabina di pilotaggio, siano di
combattimento o volo tra asteroidi e cunicoli e assurge a
magnificenza quando è utilizzata per la soggettiva di Audrey che
avanza a gravità zero verso l'uscita dello spazioporto. In questi
casi il merito dell'incisività della scena va anche dato a una
computer grafica “mascherata” di grande impatto. Esiste poi un
suo ulteriore utilizzo, che rappresenta il maggiore scarto artistico
in positivo dell'opera e che avviene quando è usata per sottolineare
lo stato emotivo dei personaggi. Si potrebbe in un certo senso
affermare che il cuore dell'opera risieda nella difficoltà dei
personaggi principali di rapportarsi con se stessi e con il prossimo.
Questo è reso in modo geniale dalla regia quando, attraverso gli
occhi del personaggio, vediamo come questo allunghi la mano destra
nell'atto di afferrare qualcosa, cercare un contatto. Esempi di questo
tipo costellano questo episodio. Syam Vist che all'inizio dell'anime,
disperso nello spazio, cerca con la mano di afferrare la terra.
Banagher Links che prima dice di non sapere dove si trovi, intendendo
in questo che non sta vivendo in pieno la sua vita, che manca
qualcosa, poi tende la mano verso la finestra, vede attraverso la
finestra lo Unicorn, quindi appoggia la mano sul vetro e allora sul
vetro appare di riflesso il suo volto. Sempre Banagher che allunga la
mano per salvare la vita ad Audry mentre sta cadendo nel vuoto,
riuscendo a salvarla e stabilendo un contatto. Infine Cardias Vist,
il vero protagonista del primo film di Gundam Unicorn, che prima
cerca di accarezzare la foto del figlio proiettata dal computer e
solo alla fine del film riesce ad accarezzare il viso del figlio.
Mi è piaciuto il senso di verticalità
dell'azione, il senso quasi di vertigine che trasmettono le prime
scene, dove si cade di frequente verso il basso, in parallelo al lungo
ed esaltante volo verso l'alto dello Unicorn nel finale.
Il pilota misterioso. Un pilota, in
genere l'avversario di cui vediamo tutto tranne che il volto, lo
vediamo muovere la pedaliera del cockpit, danzare con le dita sui
comandi dei missili, cabrare a testa in giù, persino parlare ma non
sapremo mai nulla di lui, portando questi un casco oscurato sulla cui
visiera si infrage una luce diretta. Proprio all'inizio dell'anime
facciamo la conoscenza con questi misteriosi personaggi, ma vedrete
che ricorreranno per tutta la serie di Gundam Unicorn. Nello
specifico quando starete visionando il quarto episodio....ma è
presto per parlarne...
Il comportamento new-type, perfetto e
coerente in ragione del fatto che è un Potente, new-type. Mi
immagino che alla prima visione qualcuno si sia anche un po' scocciato
del comportamento del new-type. Immagino le frasi tipo, al primo
posto “ma che cavolo sta dicendo?”, seguita da “ma perchè adesso
piange?” seguita da “ma dove sta andando, perchè sta andando di
lì”, per terminare, con disperazione con “come può essere
arrivato lì, su tutto il dannato mondo dove poteva finire come può
essere arrivato lì?”. La risposta è semplice e unica è un
new-type....fatevene una ragione, ha avuto e avrà una vita
difficile...Se non credete che tutto questo sia possibile vedetevi
Char's Counterattack, sul finale..
La citazione di Vacanze Romane, titolo
originale the Runaway Princess (appare su un cartellone dopo che
Audrey addenta il suo hotdog), legato anche al fatto che Mineva si
faccia chiamare Audrey Burne, chiara storpiatura della
indimenticabile protagonista di Vacanze Romane Audrey Hepburn...e
anche lei principessa in fuga..
Per ora è tutto. Se siete fan di
vecchia data di Gundam preparatevi a una grossa sorpresa nel secondo
volume di Gundam Unicorn. Se ancora non lo siete, sarete comunque
abbastanza felici.
SPOILER, SPOILER,
SPOILER,SPOILER, ANCORA SPOILER E SEMPRE SPOILER NON LEGGERE O SPOILER,
GUARDA CHE E' SPOILER, ESTREMAMENTE SPOILER.
Talko
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