Sentitamente
ringrazio Dynit che porterà tra noi a febbraio in blu ray e dvd una
delle più toste pellicole del geniaccio Miike, regista
ultraprolifico, magmatico e quasi bulimico, che di capolavori ne ha
fatti ben più di dieci, come ha fatto ben più di dieci sincere
ciofeche (è questo il bello di Miike, è il kinder sorpresa della
moderna cinematografia). Sukiyaki lo si attendeva dal 2007 e dopo
essere uscito quasi ovunque nel mondo lo davo già per morto-disperso.
Oggi possiamo darlo per morto-ritrovato, come successo per Battle
Royale e grazie al cielo in tempi più contenuti che quest'ultimo
(roba che in Italia qualcuno ha definito Hunger Games originale... mi
viene da piangere...). Ma oggi il Django occhi a mandorla è qui e io
sono sinceramente e completamente commosso, grazie di cuore (Talk0-modalità-megalomane: ma sarà anche per merito mio, che nel
post di Lucca chiedevo a Dynit questa uscita? Se ho tali poteri oso
pure proporre la trilogia Once upon a time in China, Fist of Legend,
Iron Monkey e Legend of the fist: the return of Chen
Zhen -fine-modalità-megalomane). Volendo esagerare esagerare,
sarebbe mitico che la versione italiana fosse quella originale jappo
con 23 minuti aggiunti in più rispetto alla versione
internazionale... ma sarebbe chiedere le nuvole, come
aspettarsi di vedere mai in italiano la versione estesa di Johnny
Mnemonic quell'ora aggiunta, solo in Giappone, dedicata interamente
a Beat Takashi...
Django è
tornato (l'originale da inizio dicembre in dvd e blu ray), Django è
sbarcato (Sukiyaki Western Django, appunto), Django si appresta a
tornare sul grande schermo (Django unchained di Tarantino). Evviva il
pistolero con bara-armata! Di Unchained vi avevamo dato un assaggio e
sicuramente ne riparleremo, ora è il momento di inquadrare
degnamente questo bislacco esperimento nipponico dall'animo western,
antesignano di una nuova corrente che sostituisce lo spaghetti con il
sukiyaki western, apportando alla base western una bella dose di arti
marziali, personaggi sopra le righe e atmosfere non troppo dissimili
dal periodo Sengoku. Non ci crederete, ma dopo questa pellicola è
scaturito già un illustre e ottimo epigono, quel “Il Buono, il
matto e il cattivo” di Kim Jee-woon che è stata cura della Tucker
film portare in Italia sotto la svettante bandiera della collana Far
East film (a proposito, ma che fine avete fatto? Avete il sito morto
da settembre! Non mi fate preoccupare...). In sostanza
spaghetti-western, che Leone e soci (tra cui ovviamente il buon
Corbucci di Django e millemila altre fantastiche pellicole che hanno
costellato la mia infanzia, soprattutto comiche) giravano per lo più
in Spagna, Cinecittà o Messico, interpretati unicamente da attori
orientali su scenari pseudoamericani, usando deserti più a loro
vicini.
Il gioco funziona?
Una katana può fendere in due il proiettile esploso da un
revolver? Eccome!
Ma cos'è il
sukiyaki? Un piatto galattico, piuttosto caro da noi ma da provare (a
Milano presso il ristorante jappo “Osaka” vicino alla fermata
Moscova lo fanno, assolutamente da provare!). Carne di manzo che
viene servita in una pentolina calda, di cui è possibile gestire a
piacere la cottura, in cui troviamo anche galattici tagliolini (per
cui possiamo leggere il parallelismo con i nostri
“spaghetti-western”). Ingrediente segreto? Le uova sbattute. Il
buon Quentin Tarantino, special guest della pellicola, proprio nelle
prime scene ci fornisce un assaggio di tale pietanza. É da quando
l'ho visto servire in una puntata di Lamù che ho sognato di gustare
il Sukiyaki... ed è pure buono! Non è questo l'unico film dedicato a
tale pietanza, nell'ultima edizione del Far East di Udine è stata
presentata una bellissima pellicola giapponese del 2012, una commedia
carceraria proprio dal titolo “Sukiyaki”, in cui la gastronomia
assurge a medium per evadere dalle umane miserie. Se riuscite a
reperirlo in qualche modo ve lo consiglio (io faccio affidamento
sulla Tucker per questo, in quanto “emanazione” del Far East
Festival).
Di cosa parla
quindi questo Sukiyaki Western Django? Un pistolero senza nome si
ritrova in un territorio conteso tra due fazioni e per qualche “yen”
in più dovrà fare la sua parte. La bara? Certo che c'è la bara!Non
rivelo troppo, vi lascio al trailer e alla fine di febbraio. Ne
riparleremo insieme quando anche voi avrete potuto vederlo.
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