mercoledì 23 gennaio 2013

Le Storie Vol. 4


 “No Smoking”

Disegni: Carlo Ambrosini; Testi: Pasquale Ruju

Nuovo appuntamento con Le Storie, nuovo scenario narrativo. Ruju è un nome stra-noto in casa Bonelli. È uno dei principali scrittori di Dylan Dog, uno di quelli che leggo sempre con molto piacere, ma scrive anche per Nathan Never, Martin Mystere e Dampyr. Recentemente poi l'ho particolarmente apprezzato su Tex. Ruju è anche autore di interessanti miniserie, come Demian e Cassidy, entrambi esperimenti molto riusciti, dimostrazione di una indubbia capacità tanto sul piano narrativo che su quello della ricerca e creazione di uno scenario, storicamente preciso, credibile e dettagliato. Dispiace che sia Cassidy che Demian siano già finiti, soprattutto alla luce del fatto che l'ultimo numero di Demian, recentemente uscito come “speciale” a monte di una caratterizzazione vincente e di un sacco di trovate più che interessanti è di un brutto, ma di un brutto, ma di un brutto che se incontrassi Ruju per strada gli chiederei: “Ma perché hai finito tanto male Demian? Ti ha forse rapito una fan, magari un'infermiera con un losco passato, ti ha rotto le gambe e ti ha obbligato a riscriverlo con una macchina da scrivere con la “r” sfasata?”. Mistero. Carlo Ambrosini, disegnatore di No Smoking è anche autore, uno dei più dotati e completi del panorama italiano. Ho trovato stupendo il suo Videomax, pubblicato con quello strano formato allungato, ho amato il suo Napoleone e ho pianto per il suo Jan Dix. Ambrosini si dimostra da sempre oltre che grande firma, disegnatore eccelso, dotato di grande sensibilità nel ritrarre il lato più umano dei disegni animati, amante di inquadrature estreme e di effetto, cesellatore instancabile di mille dettagli in ogni tavola. Con queste premesse “No Smoking” non poteva che partire sotto i migliori auspici. Tuttavia non ci troviamo davanti ad un'opera di riferimento.
“No Smoking” è una storia sui gangster ambientata negli anni '30, un tema classico della narrativa noir-crime. La storia ve la blindo subito, raccontarla troppo significa rovinarla e dopo averci pensato un po' ho deciso di non dirvi neanche una parola in proposito. È di fatto una costruzione narrativa convenzionale, che va di topos in topos a descrivere il tipico iter dei crime-movie, ma ci sono guizzi interessanti che la rendono per nulla banale e, anzi, rendono interessante una seconda lettura. Il disegno è molto citazionista, fa decisamente Dick Tracy e sceglie uno stile grafico volutamente spigoloso, dai toni retrò (mi ha ricordato in certi punti anche il classico “Torpedo” e credo non sia un caso), facendo un ampio uso del chiaroscuro, dipingendo con righe decise anche i paesaggi e le meravigliose auto d'epoca. Dove Ambrosini dà il massimo è però sui volti, sulla espressività dei suoi personaggi, la sua specialità da sempre che anche in questo caso viene riconfermata. Un buon prodotto, certo, ma con un inizio forse troppo lento e macchinoso e personaggi interessanti ma stereotipati, le cui mosse sono prevedibili a colpo d'occhio, piccole colpe che impediscono a “No smoking” di arrivare all'eccellenza. Un bel viaggio comunque. 
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