venerdì 23 agosto 2019

Gioie dall'Evo 2019



Si è tenuto di recente a Las Vegas la tre giorni del 2019 dell'EVO, l'Evolution Championship Series, l'appuntamento annuale obbligatorio per gli amanti dei videogiochi di combattimento. Orami il gioco online ha abbattuto ogni barriera permettendo ad ogni giocatore di sfidare chi vuole in capo al mondo, ma sono eventi come l'EVO che danno il termometro della community reale, fanno associare i nomi dei grandi campioni alle loro facce reali e permettono a un pubblico di tifare per loro come si tifa per ogni altro atleta. Perché sì, i campioni dei videogiochi in gergo definiti "picchiaduro" sono veri atleti. Persone che dedicano ore e ore a calibrare i movimenti delle mani sugli arcade stick quanto pianisti, persone che sanno ragionare in modo fulmineo, geni e pazzi vari. Gli storici Nickname di Daigo, Tokido, Go1, Fuudo, SilverFox, Dogura, Justin Wong e altri risuonano nei giusti ambienti quanto le stelle del calcio. Questi sono i miei miti, da fan dei picchiaduro quale sono, ma lo sport digitale ne ha moltissimi, per ogni categoria di gaming, la lista è davvero sconfinata. Come per l'anno scorso, il mio piatto forte dell'Evo è stato il torneo di Dragon Ball Fighterz, soprattutto le fasi finali che hanno coinvolto i mitici Go1 e SilverFox. Twitch ha offerto come sempre una diretta scoppiettante e il pubblico dell'arena è stato caldo come sempre. Diamo così un'occhiata ad alcune novità in ambito di fighting game presentate in seno all'evento.



Il leggendario Daisuke Ishiwakatari è tornato a far parlare di sé con l'annuncio di un nuovo Guilty Gear. Era da me la notizia più attesa di tutte, dopo che l'anno scorso i producer di Arc System avevano rivelato che il nostro eroe era prossimo alla pubblicazione di un nuovo titolo. Guilty Gear per me è semplicemente il massimo desiderabile in termini di videogame per grafica, musica, giocabilità. Potrei stare su un'isola deserta per vent'anni con la sola compagnia di Guilty Gear. Ishiwakatari è Mozart se Mozart fosse stato un programmatore nerd di picchiaduro del ventesimo secolo, drogato di cartoni animati e musica hard-rock. Mozart. Ho amato e amo ogni singolo capitolo della saga di Guilty Gear e so già che amerò questo. Per chi non conoscesse la saga, correte a scaricare Guilty Gear Xrd, magari anche solo una demo, provatela e amatelo. È tutto quello che dovevano essere i videogiochi Capcom dopo Darkstalkers e Street Fighter 3.


Un gradino sotto a Guilty Gear c'è ovviamente Dragon Ball Fighterz. Ancora una produzione Arc System Works come Guilty Gear, qui prodotto da Bandai Namco, con stesso appeal per la grafica da cartone animato. Dopo la finale del torneo di Fighterz è apparsa sul palco la dolcissima Tomoko Hiroki a presentarci il nuovo personaggio che andrà ad aggiungersi al picchiarduro ispirato alle opere di Toriyama, Janemba. Il villain del film Il diabolico guerriero degli inferi del 1995, dove appariva per la prova volta anche la celebre fusion conosciuta come Gogeta (non a caso il prossimo personaggio che verrà aggiunto). Fighterz è un gioco che ha ancora molte cartucce da sparare, l'aggiunta di Janemba, già ventilata mesi fa come un leak diffuso goffamente nientemeno che da Microsoft, è più che gradita e credo sia auspicabile una season 3, con nuova tornata di personaggi, a partire da gennaio 2020. Ci sono infiniti personaggi da poter aggiungere, infiniti scenari. Però, pur volendo un bene infinito a Tomoko e a tutti gli incredibili artisti dietro a questo game, spero che Fighterz "ingrani una marcia diversa". Un nuovo personaggio ogni 100 giorni non è un aggiornamento periodico, ma una vera e propria agonia. A questo si associa la brutta tendenza di offrire zero informazioni sullo sviluppo del gioco, se non a ridosso di un evento come l'Evo. Probabilmente avremo aggiornamenti dal Tokyo Game Show di fine settembre. Molto più probabilmente sapremo di una season 3 sono a fine gennaio, con le finali del secondo World Tour. Ed è un po' da "cretini" non investire in modo aggressivo su Dragon Ball, visto i soldi che oggi fa ancora macinare il brand. Ma sembra non si voglia puntate su "questo" Dragon Ball. Pare che Bandai vada già oltre a Fighterz, pensi di più a pubblicizzare il comunque validissimo e attesissimo gioco di ruolo Dragon Ball: Kakaroth dei Cyberconnect2. Su un altro versante, è chiaro che pensi al gioco di carte Dragon Ball Heroes su Switch, investendo pure nei cartoni animati e manga correlati. Ma se c'è "un'anima vudeolududica preponderante" in Dragon Ball, quella non può essere e non è che il picchiaduro e Dragon Ball Fighterz è semplicemente il miglior picchiaduro ispirato a Dragon Ball mai pubblicato e potrebbe diventare "enorme" e ancora più popolare, se non lasciato lì a morire. Speriamo in bene.



Senza grosse sorprese quest'anno all'Evo è apparso anche un altro titolo di Arc System Works, BlazBlue: Cross Tag Battle. A differenza dei semi-anime Guilty Gear e Dragon Ball Fighterz, è un titolo in grafica bidimensionale "classica", anche se raffinatissima. Ma più che un titolo a sé BB:CTB è da intendersi come una vera antologia dei principali videogame prodotti da Arc System, che ogni anno aggiunge e amalgama nuovi pezzi. Si pesca ovviamente da Blazblue, ma pure da Under Night, RwbY, Persona 4, Senran Kagura, Akatsuki Blitzkampf e la lista sembra volersi sempre più incrementare. Questi giochi, che rimandano molto ai "VS" di Capcom, hanno ancora moltissima presa sul pubblico, a dimostrazione del fatto che un genere ormai di nicchia come i picchiaduro bidimensionali ha ancora qualcosa da dire. Personalmente però a questo amabilissimo "mischione" preferisco i giochi "singoli", motivo per cui ho particolarmente gradito che all'EVO fosse presente "da solo" anche Under Night. E con numero di iscritti di poco inferiore a quello di Dragon Ball Fighterz!! Forse anche  per demeriti del reparto pubblicità di Fighterz a parer mio, ma di sicuro un risultato rimarchevole.


Altro giro, altro aggiornamento. Si unisce al Roster di Soulcalibur VI Cassandra e tutti un po' ci chiediamo: "ma non c'era già?"



Si unisce al roster Honda... ma non c'era già?



Ma Zafina non c'era già?


Ma non c'era già, Nightwolf??? Ok, sembra e forse è una polemica sterile. Sono tutti personaggi del passato, ma le animazioni sono nuove di zecca, alcune davvero accattivanti, sono personaggi amatissimi e in fondo se c'è un genere che rende i fan più di tutti contenti di comprare e ricompare sempre "più o meno la stessa roba", quello è il picchiaduro. Cavolo, pure io farei festa se potessi rivedere Necrid in Soulcalibur, pure se questo per i programmatori è davvero "vincere facile". Come l'aggiunta a "sorpresa" di Haomaru in Soulcalibur come "guest". Come le aggiunte al roster al nuovo Samurai Showdown che, a dirla tutta, sembrano al 90% roba che avrebbe già dovuto essere su disco all'uscita del titolo. Il senso di tutto questo risiede nel fatto che, per chi gioca davvero i picchiaduro, ogni combattente virtuale è in piccolo mondo a sé per stile, meccaniche e carisma. L'innovazione è importate ma la tradizione è sempre presente, urla, ci trascina, come nel caso di Nightwolf e E.Honda a trent'anni nel passato, dopo i compiti di matematica e la versione di latino, davanti alla TV, con a fianco la cioccolata, il pad e un nostro compagno di classe con cui giocare. Magia. Chi lo avrebbe mai detto che trenta anni dopo i videogame sarebbero diventati uno sport? 
Così anche quest'anno l'EVO è andato. Mi sono divertito per un paio di serate. Ormai giocare per me è diventato "giocare ai picchiaduro", l'unico genere oggi con cui, se non vuoi perderci tempo, puoi fare una partita di dieci minuti e poi spegnere, dimenticandoti di trame, mappe, collezionabili, inventario e punti abilità. L'EVO mi ha regalato come sempre un bello spettacolo e materiale interessante su cui fantasticare in quei dieci minuti liberi che mi concederò in futuro una volta o due in settimana. Ma sto pensando seriamente di far diventare tre o quattro i momenti in settimana dedicati al gaming, ho scoperto che mi fanno stare bene, riescono a  togliermi dalla testa un po' di stress e mi fanno la giusta ricarica per le "cose serie". Ora come ora mi sentirei di prescrivervi un po' di videogame al giorno, come una buona mezz'ora di camminata mattutina accompagnata da tanta verdura per una dieta sana. Forse il caldo mi sta facendo un po' male. 
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