Si è
tenuto di recente a Las Vegas la tre giorni del 2019 dell'EVO,
l'Evolution Championship Series, l'appuntamento annuale obbligatorio per gli
amanti dei videogiochi di combattimento. Orami il gioco online ha abbattuto
ogni barriera permettendo ad ogni giocatore di sfidare chi vuole in capo al
mondo, ma sono eventi come l'EVO che danno il termometro della community reale,
fanno associare i nomi dei grandi campioni alle loro facce reali e permettono
a un pubblico di tifare per loro come si tifa per ogni altro atleta. Perché
sì, i campioni dei videogiochi in gergo definiti "picchiaduro" sono
veri atleti. Persone che dedicano ore e ore a calibrare i movimenti delle mani
sugli arcade stick quanto pianisti, persone che sanno ragionare in modo
fulmineo, geni e pazzi vari. Gli storici Nickname di Daigo, Tokido, Go1, Fuudo,
SilverFox, Dogura, Justin Wong e altri risuonano nei giusti ambienti quanto le
stelle del calcio. Questi sono i miei miti, da fan dei picchiaduro quale sono,
ma lo sport digitale ne ha moltissimi, per ogni categoria di gaming, la lista è
davvero sconfinata. Come per l'anno scorso, il mio piatto forte dell'Evo è
stato il torneo di Dragon Ball Fighterz, soprattutto le fasi finali che hanno
coinvolto i mitici Go1 e SilverFox. Twitch ha offerto come sempre una diretta
scoppiettante e il pubblico dell'arena è stato caldo come sempre. Diamo così
un'occhiata ad alcune novità in ambito di fighting game presentate in seno
all'evento.
Il leggendario Daisuke Ishiwakatari è tornato a far
parlare di sé con l'annuncio di un nuovo Guilty Gear. Era da me la notizia più
attesa di tutte, dopo che l'anno scorso i producer di Arc System avevano
rivelato che il nostro eroe era prossimo alla pubblicazione di un nuovo titolo.
Guilty Gear per me è semplicemente il massimo desiderabile in termini di videogame
per grafica, musica, giocabilità. Potrei stare su un'isola deserta per
vent'anni con la sola compagnia di Guilty Gear. Ishiwakatari è Mozart se Mozart
fosse stato un programmatore nerd di picchiaduro del ventesimo secolo, drogato
di cartoni animati e musica hard-rock. Mozart. Ho amato e amo ogni singolo
capitolo della saga di Guilty Gear e so già che amerò questo. Per chi non
conoscesse la saga, correte a scaricare Guilty Gear Xrd, magari anche solo una
demo, provatela e amatelo. È tutto quello che dovevano essere i videogiochi
Capcom dopo Darkstalkers e Street Fighter 3.
Un gradino sotto a Guilty Gear c'è ovviamente Dragon
Ball Fighterz. Ancora una produzione Arc System Works come Guilty Gear, qui
prodotto da Bandai Namco, con stesso appeal per la grafica da cartone animato.
Dopo la finale del torneo di Fighterz è apparsa sul palco la dolcissima Tomoko
Hiroki a presentarci il nuovo personaggio che andrà ad aggiungersi al
picchiarduro ispirato alle opere di Toriyama, Janemba. Il villain del film Il diabolico guerriero degli inferi del 1995, dove appariva per la
prova volta anche la celebre fusion conosciuta come Gogeta (non a
caso il prossimo personaggio che verrà aggiunto). Fighterz è un gioco che ha
ancora molte cartucce da sparare, l'aggiunta di Janemba, già ventilata mesi fa
come un leak diffuso goffamente nientemeno che da Microsoft, è più che gradita
e credo sia auspicabile una season 3, con nuova tornata di personaggi, a
partire da gennaio 2020. Ci sono infiniti personaggi da poter aggiungere,
infiniti scenari. Però, pur volendo un bene infinito a Tomoko e a tutti gli incredibili
artisti dietro a questo game, spero che Fighterz "ingrani una marcia
diversa". Un nuovo personaggio ogni 100 giorni non è un aggiornamento
periodico, ma una vera e propria agonia. A questo si associa la brutta tendenza
di offrire zero informazioni sullo sviluppo del gioco, se non a ridosso di un
evento come l'Evo. Probabilmente avremo aggiornamenti dal Tokyo Game Show di
fine settembre. Molto più probabilmente sapremo di una season 3 sono a fine
gennaio, con le finali del secondo World Tour. Ed è un po' da
"cretini" non investire in modo aggressivo su Dragon Ball, visto i
soldi che oggi fa ancora macinare il brand. Ma sembra non si voglia puntate su
"questo" Dragon Ball. Pare che Bandai vada già oltre a Fighterz,
pensi di più a pubblicizzare il comunque validissimo e attesissimo gioco
di ruolo Dragon Ball: Kakaroth dei Cyberconnect2. Su un altro versante, è
chiaro che pensi al gioco di carte Dragon Ball Heroes su Switch, investendo
pure nei cartoni animati e manga correlati. Ma se c'è "un'anima vudeolududica
preponderante" in Dragon Ball, quella non può essere e non è che il
picchiaduro e Dragon Ball Fighterz è semplicemente il miglior picchiaduro
ispirato a Dragon Ball mai pubblicato e potrebbe diventare "enorme" e
ancora più popolare, se non lasciato lì a morire. Speriamo in bene.
Senza grosse sorprese quest'anno all'Evo è apparso
anche un altro titolo di Arc System Works, BlazBlue: Cross Tag Battle. A
differenza dei semi-anime Guilty Gear e Dragon Ball Fighterz, è un titolo in
grafica bidimensionale "classica", anche se raffinatissima. Ma più
che un titolo a sé BB:CTB è da intendersi come una vera antologia dei
principali videogame prodotti da Arc System, che ogni anno aggiunge e amalgama
nuovi pezzi. Si pesca ovviamente da Blazblue, ma pure da Under Night, RwbY,
Persona 4, Senran Kagura, Akatsuki Blitzkampf e la lista sembra volersi sempre
più incrementare. Questi giochi, che rimandano molto ai "VS" di
Capcom, hanno ancora moltissima presa sul pubblico, a dimostrazione del fatto
che un genere ormai di nicchia come i picchiaduro bidimensionali ha
ancora qualcosa da dire. Personalmente però a questo amabilissimo
"mischione" preferisco i giochi "singoli", motivo per cui
ho particolarmente gradito che all'EVO fosse presente "da solo" anche
Under Night. E con numero di iscritti di poco inferiore a quello di Dragon Ball
Fighterz!! Forse anche per demeriti del reparto pubblicità di Fighterz a
parer mio, ma di sicuro un risultato rimarchevole.
Altro giro, altro aggiornamento. Si unisce al Roster di
Soulcalibur VI Cassandra e tutti un po' ci chiediamo: "ma non c'era
già?"
Si unisce al roster Honda... ma non c'era già?
Ma Zafina non c'era già?
Ma non c'era già, Nightwolf??? Ok, sembra e forse è una
polemica sterile. Sono tutti personaggi del passato, ma le animazioni sono nuove
di zecca, alcune davvero accattivanti, sono personaggi amatissimi e in fondo se
c'è un genere che rende i fan più di tutti contenti di comprare e ricompare
sempre "più o meno la stessa roba", quello è il picchiaduro. Cavolo,
pure io farei festa se potessi rivedere Necrid in Soulcalibur, pure se questo
per i programmatori è davvero "vincere facile". Come l'aggiunta
a "sorpresa" di Haomaru in Soulcalibur come "guest". Come
le aggiunte al roster al nuovo Samurai Showdown che, a dirla tutta, sembrano al
90% roba che avrebbe già dovuto essere su disco all'uscita del titolo. Il senso
di tutto questo risiede nel fatto che, per chi gioca davvero i picchiaduro,
ogni combattente virtuale è in piccolo mondo a sé per stile, meccaniche e
carisma. L'innovazione è importate ma la tradizione è sempre presente, urla, ci
trascina, come nel caso di Nightwolf e E.Honda a trent'anni nel passato, dopo i
compiti di matematica e la versione di latino, davanti alla TV, con a fianco la
cioccolata, il pad e un nostro compagno di classe con cui giocare. Magia. Chi
lo avrebbe mai detto che trenta anni dopo i videogame sarebbero diventati uno
sport?
Così
anche quest'anno l'EVO è andato. Mi sono divertito per un paio di serate. Ormai
giocare per me è diventato "giocare ai picchiaduro", l'unico genere
oggi con cui, se non vuoi perderci tempo, puoi fare una partita di dieci
minuti e poi spegnere, dimenticandoti di trame, mappe, collezionabili,
inventario e punti abilità. L'EVO mi ha regalato come sempre un bello
spettacolo e materiale interessante su cui fantasticare in quei dieci minuti
liberi che mi concederò in futuro una volta o due in settimana. Ma sto pensando
seriamente di far diventare tre o quattro i momenti in settimana dedicati al
gaming, ho scoperto che mi fanno stare bene, riescono a togliermi dalla
testa un po' di stress e mi fanno la giusta ricarica per le "cose
serie". Ora come ora mi sentirei di prescrivervi un po' di videogame al
giorno, come una buona mezz'ora di camminata mattutina accompagnata da tanta
verdura per una dieta sana. Forse il caldo mi sta facendo un po' male.
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