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Premessa: Quando ho visto la prima volta in rete il trailer di Hobbs &
Shaw, mi è tornato alla mente il film di esordio da 007 di Craig.
Il
bellissimo Casino Royale di Martin Campbell si apre con una delle scene di
inseguimento più belle degli ultimi anni. Un giovane 007 ha a che fare con un
avversario che viene impersonato da un atleta di fama mondiale, l'esperto di
parkour Sebastien Foucan. L'inseguimento inizia a piedi, sulle strade
trafficate di una zona paludosa e poi portuale, ma progressivamente si sviluppa
in verticale, facendo salire e arrampicare in modo ardito i personaggi di
svariate altezze, fino ad arrivare sulla cima di una gru alta come un palazzo,
per farli correre lunga la sua passerella distesa sul vuoto. L'azione, e
parliamo di "azione pura", priva di ogni dialogo, definisce al meglio
il carattere del nuovo Bond e lo differenzia dal suo avversario. Foucan salta
un ostacolo per superarlo, Craig lo abbatte. Foucan con l'eleganza di una
pantera si arrampica sullo scheletro di una struttura in costruzione, Craig si
arrabbia per non poterlo seguire nelle evoluzioni aeree e trova un modo veloce
per raggiungerlo usando una specie di improvvisato ascensore. Sono una pantera
inseguita da un rinoceronte, esprimono le loro diverse forze e strategie di
conseguenza e noi da spettatori ammiriamo la fisicità dei loro personaggi.
Nel
trailer di Hobbs & Shaw i due inseguono un super-tecnologico villain
interpretato da Idris Elba che irrompe nella scena da una finestra di un alto
palazzo, rapisce una ragazza e si butta lungo la facciata dall'edificio quasi
correndo in verticale, ancorato a una corda di sicurezza. Hobbs si lancia
anche lui nel vuoto per "atterrargli addosso" e far presa allo stesso
cavo, Shaw trova un ascensore che riesce ad "accelerare nella
picchiata". È una scena pazzesca, solo una delle innumerevoli scene
pazzesche che si trovano dentro questa nuova pellicola ad alta gradazione
action confezionata dallo specialista David Leitch, regista di Deadpool,
Atomica Bionda e John Wick.
Solo che
la scena di Bond dura sugli otto minuti e la mia sensazione era che Hobbs
& Shaw potesse essere un film da 140 minuti fatto solo di inseguimenti. Ero
decisamente spaventato dall'idea concreta che troppa azione mi sarebbe venuta a noia. Perché fin da subito al di là di una interazione da cartone
animato stile Coyote e Bip Bip, quella tra loro vista in Fast 8, non
immaginavo che i personaggi di The Rock e Statham, così come da sempre
caratterizzati in Fast and furious, fossero in grado di fare altro. Hobbs
è un ottuso omone di legge la cui unica caratterizzazione è di essere grosso,
guidare veicoli grossi e usare armi grosse. Tutto ciò che lo rende simpatico è
lo sfottò che usi shampoo per bambini per lucidarsi i muscoli e abbia una
figlia con le treccine. Shaw è il supercattivo di Fast 7, passato poi a buono
in Fast 8 stile "Vegeta", un super criminale ex 007, assolutamente
letale, che ha di fatto (con smentita non ancora pervenuta) fatto fuori Han,
uno dei personaggi più amati di Fast and furious. Suo fratello Owen è il
supercattivo di Fast 6. Picchia un casino, corre su veicoli ultra-di-lusso.
Cosa lo rende simpatico? Il fatto che è parte di una famiglia di spie,
capitanata da una mamma super-spia interpretata da Helen Mirren. Aspetto comune
a Hobbs e Shaw? Sono per lo più muti. Diranno entrambi sei battute in due film,
appunto perché sono due personaggi principalmente "fisici" e perché le
sceneggiature degli ultimi Fast and Furious richiedono di dare uguale spazio ai
circa 70 personaggi fino ad ora accumulati, magari offendo dialoghi alle
tantissime spalle comiche che l'action lo masticano meno e senza oscurare LE
vere e uniche star della serie, Vin Diesel e Michelle Rodriguez. Cosa si poteva
fare al di là delle scene action e delle scene a schermo diviso in cui si
confrontava il modo di vestirsi e fare colazione dei due? Dico, al di là delle
mazzate?
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Sinossi fatta male. Una superspia interpretata dalla bellissima Vanessa Kirby
deve difendere una specie di supervirus da una losca organizzazione segreta il
cui principale uomo sul campo è una specie di superuomo modificato
geneticamente interpretato da Idris Elba. La spia si inocula in una soluzione
estrema il virus e inizia a scappare, con la CIA che sospetta che lei sia
complice di Idris Elba per via di doppi, tripli e quadrupli giochi. Per
cercarla e sperare di salvarle la vita viene chiamato in causa, dalla madre
della stessa spia (Helen Mirren) il fratello, la super spia Deckard Shaw
(Jason Statham). Al contempo MI6 e Servizi Segreti USA decise di affiancare a
Shaw anche il super poliziotto Hobbs, pur sapendo che tra i due non corre buon
sangue. Riusciranno a salvare la spia senza prima scannarsi tra di loro?
- La
difficoltà di far coesistere nello stesso blockbuster due star
"enormi": Nella premessa vi ho accennato al regista, David
Leitch, un vero talento nel confezionare alcuni degli action moderni. Gli
sceneggiatori di questa pellicola invece sono due. Drew Pearce, da poco anche
dietro alla macchina da prese con Hotel Artemis (che ricorda tantissimo per
atmosfere John Wick, realizzato tra gli altri anche da Leitch), ma anche ai testi
di altri action di successo come Mission Impossible - Rogue Nation e Iron Man
3. Chris Morgan, che scrive Fast and Furious dai tempi della sua
"rinascita" con Tokyo Drift.
Veniamo
agli attori. Vanessa Kirby è una bomba, per me la vera sorpresa della pellicola.
Bellissima, simpatica, davvero perfetta e molto agile nelle scene d'azione.
Dopo il suo ruolo recente, poco più che decorativo, nell'ultimo Mission
Impossible, Vanessa finalmente "entra davvero" negli action movie e
non mi stupirei di vederla in un Atomica Bionda 2. Idris Elba si sobbarca il
ruolo del super cattivo da fumetto con la solita classe e professionalità che
lo contraddistingue. I suoi stunt con la moto (non si capisce fino a quando
realizzati con stunt-man o in digitale o direttamente da lui, perché l'amalgama
è davvero buona) sono semplicemente pazzeschi, le sue scene di combattimento
sono sempre potenti, convincenti. Sempre rimanendo nella filmografia di Leitch,
il personaggio di Elba sembra un parente prossimo del Cable di Brolin da
Deadpool 2. Il ruolo non permette a Elba particolari sfumature recitative, ma lui ci butta dentro tutto l'entusiasmo che
gli riesce e alla fine è possibile quasi scorgere una vena di malinconia nel
suo "Superman nero". Ed eccoci al punto dolente. La coppia dei
protagonisti, Dwayne "The Rock" Johnson e Jason Statham. Troppo
grossi per stare insieme sullo stesso schermo, anche se non hanno molto da
dire, anche e soprattutto nelle scene in cui lo schermo è diviso in due dallo
split/screen. Si cerca la strada del politically correct. Ognuno ha le sue
scene action in cui è protagonista assoluto. Si ambienta una parte del film a
Londra, a "casa" di Statham. Si ambienta il finale a Samoa, isola di
The Rock. Se ci sono delle battute-chiave per lo sviluppo della pellicola,
spesso i personaggi le "pensano ed esprimono insieme". Anche se il
clou narrativo si raggiunge nei momenti in cui le due star decidono di
collaborare e questo funziona nel versante action, farli interagire in alti
casi è davvero complicato. Una agonia anche per lo spettatore più motivato.
Appena qualcuno si mette tra i due per "mediarli", le cose
miracolosamente vanno lisce e sembra quasi di assistere a una gag nella gag.
Come se David Leitch dicesse sul set ad un agente: "Mamma mia che strazio
quei due che devono in questa scena solo parlare tra loro... chiama qualcuno a
fargli da spalla, che magari smettono di guardarsi in cagnesco per due
secondi". E allora ecco che compaiono dal nulla, anche solo per pochi
secondi, delle spalle comiche di lusso come Ryan "Deadpool" Reynolds
e Kevin "Jumanji" Hart e addirittura Helen Mirren. Magari (giuro!!)
anche solo per "fare una telefonata". Del resto l'occasione per
scrivere delle origin story per Hobbs e Shaw è qualcosa di più autoreferenziale
che ragionato. Shaw ha nel suo parcheggio privato a Londra una Mini che dice
aver usato per una particolare missione in Italia (citazione a Italian Job) e
si beve birroni enormi nei pub come fa da sempre nella sua filmografia firmata
Guy Ritchie. The Rock celebra i suoi ruoli da action Hero Disneyano per
famiglie e più che a Fast and Furious sul finale sembra di stare ad assistere
al cartone animato (con lui fatto a cartone animato con i trecciolini) Oceania
o al nuovo Jumanji. Ed è evidente qui la tracotanza di The Rock, che ogni scena
che può cerca di far diventare Jumanji tutta la pellicola, soprattutto in
confronto a Statham, che almeno alle atmosfere del brand si allinea con più
facilità. Ed ecco allora vagonate di Samoani che fanno il balletto da guerra
del rugby, bambine con treccine e nonne samoane che ti minacciano con ciabatte,
una famiglia allargata e colorata infinita legata dai veri valori familiari
samoani. Tutta roba terribilmente "fuori tema", anche per un
qualsiasi film Fast and Furious, non fosse che a riportare l'asticella sui
binari del brand arrivano le scene action.
- I
botti e le corse: Le botte sono una prerogativa di tutti i film di Leitch e
sono grandiose. Se Elba e la Kirby sono in ottima forma, Statham e The Rock
sono impiegati h24 in Stunt complicati ed esaltanti che valorizzano e in certi
casi estremizzano la loro già riconosciuta e stimata abilità nelle scene di
combattimento. Autentici ed esaltanti tour de force in cui i nostri eroi
affrontano decine e decine di avversari. Le scene con protagoniste corse
indiavolare con auto e moto, il "core business" di tutti i Fast and
Furious, forse non abbondano come sempre, ma sono semplicemente
"gigantesche". Incredibili gli inseguimenti nel centro di Londra,
belle le scene nella base de cattivi e assolutamente "di riferimento"
l'inseguimento a Samoa. Una decina di auto truzze e truccate, in grado di
unirsi l'una con l'altra come il Gattiger, che insieme con il loro peso cercano
di buttare giù un elicottero legato a loro con un cavo metallico. È una scena
pazzesca da godere al cinema o sullo schermo più grande di cui disponete una
volta che il film sarà in home video.
-
Finale: The Rock e Statham non sono una coppia ben assortita e probabilmente
non lo saranno mai. Il film cerca una via disneyana che allontana forse un po'
troppo da Fast and Furious ed è unicamente per colpa di The Rock. Però le scene
action sono tantissime ed esaltanti, il ritmo indiavolato e tutto il cast dei
comprimari lavora duro perché lo spettacolo funzioni. Ci si diverte, con un'ombra
di malinconia pensando agli altri personaggi di Fast and furious qui non
presenti. Leitch incassa un altro action extra lusso e si appresta a
conquistare il mondo.
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Attenzione ai titoli di coda!!!! Quello zuzzurellone di Ryan Reynolds morirà
dalla voglia di spoilerarvi il finale del Trono di Spade dopo i titoli di coda.
Cercate di schivarlo uscendo prima dalla sala.
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