Sì, ci piacciono
gli zombie. Dedichiamo annualmente una buona parte del nostro tempo e
budget agli zombie, tra Resident Evil, Walking Dead e opere che non
riguardano zombie in senso stretto, ma ci si avvicinano comunque, come
Crossed o la serie Dead Space o gli “zombie” di Call of Duty. Che
striscino anchilosati o corrano come velocisti, gli zombie piacciono a un sacco di persone e ormai sono diventati
un vero brand. Ho ancora da poco i ricordi del libro Orgoglio e
Pregiudizio Zombie, dello stesso autore di Abramo Lincoln la leggenda
del cacciatore di vampiri (ma non ne ho ancora parlato? Possibile? È
comunque una divertente trashata...), che ora mi si propone il nuovo
blockbuster hollywoodiano con la star Brad Pitt (molla la pazza e
torna a fare l'attore serio!), trasposizione di un fortunatissimo
romanzo. che ovviamente da noi è stata distribuito poco e male.
La guerra mondiale
zombie, uscito nel 2006 è la seconda opera di quel mattacchione di
Max Brooks, che ha esordito in libreria nel 2003 con il simpatico
“Manuale per sopravvivere agli zombie”, un vademecum ironico per
sopravvivere a un'ecatombe zombie, che mi ha ricordato in più punti
il mitico “Benvenuti a Zombieville”, pellicola imprescindibile
per ogni zombie-fan, con il migliore Woody Harrelson di sempre.
World War Z parla
di un conflitto su scala mondiale tra uomini e zombie, dove gli
zombie sono esseri estremamente evoluti, per molti aspetti simili ai
mutati di Io sono leggenda, capaci di combinare strategie di massa.
In sintesi, carri armati e marines incacchiati con mitragliatori
vulcan contro zombie che paiono dei dannati velociraptor, organizzati
come un compatto esercito di formiche incazzato, in grado di
spostarsi in scame come un unico corpo o “blob”. Terrificanti.
Tutti a Hollywood vogliono la storia, si sente profumo di incassi
solo a leggerne tre righe, la spunta Brad Pitt, cacciandoci i soldi
di suo insieme all'amico Di Caprio. Viene chiamato a sceneggiare un
nome già letto in queste pagine, il mitico J.M.Staczynski (ne
abbiamo parlato per il suo ciclo di Supreme Power, ma dovremmo
parlarne anche in merito a storiche sue run in Spiderman, Thor, Rising powers, Twelve, Midnight nation e per una montagna di altra
ottima roba, come la sceneggiatura del film Changeling di Clint
Eastwood ), alla regia si chiama Mark Forster ( una tremenda
pippa... dopo Monster's Ball, noto per lo più per il nudo di Halle
Berry, confeziona il palloso Neverland, il soporifiero Cacciatore di
Aquiloni e quasi distrugge Bond nel troppo complesso e cerebrale
Quantum of Solace. Di recente, The Machine Gun Preacher, che al di là
del titolo figherrimo che richiama suggestioni tarantiniane in
affreschi miikiani è una palla... una tremenda e rotolante
palla... insomma, deve essere un amico di squash di Brad Pitt).
Insomma, se ne parla dal 2006, ora è quasi pronto. A giudicare dal
trailer che lasciamo in calce è pure bello fico. Aspettiamo
spasmodicamente di poterlo vedere su grande schermo.
Fico vero?
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