domenica 23 dicembre 2012

Le Storie Vol. 3 “La rivolta dei Sepoy”


Disegni: Bruno Brindisi; Testi: Giuseppe De Nardo


Mi sento un po' in colpa per non avere ancora fornito il nome dell'autore delle bellissime copertine di questa serie, Aldo Di Gennaro. Sono le copertine più belle  di sempre per una serie della Bonelli? Senza ombra di dubbio sì, sono spettacolari e ultradettagliate, con un'impostazione pittorica spiccata. Affiancando le copertine delle storie uscite finora devo dire che proprio la cover de "La rivolta dei Sepoy" è quella che mi garba di più, anche per il fatto, senza dubbio originale, di racchiudere in sé due diverse immagini. Grande impatto.
Eccoci dunque al consueto mensile angolino sulla più bella delle collane Bonelli.
Ai testi Giuseppe De Nardo, classe 1958, esponente della scuola salentino-partenopea, a detta del suo profilo nell'elenco collaboratori della Bonelli. Ha scritto qualche numero di Dylan Dog. Me lo ricordo per “La via degli enigmi”, una doppia storia ispirata al Professor Layton, davvero carina. Brindisi ai disegni, è una colonna di Dylan Dog, uno dei migliori disegnatori di sempre. In un affresco storico complesso, siamo intorno alla prima guerra di indipendenza indiana con le truppe coloniali che iniziano a ribellarsi agli inglesi, De Nardo sceglie di guidarci nelle vicende tenedoci per mano, allestendo un classico triangolo amoroso. L'idea originale è che non saremo vittime di sbaciucchiamenti e canzoni al chiar di luna, il protagonista delle vicende è il padre dell'innamorato, al servizio dell'ufficiale che vuole privare il figlio della bella di turno. Il contesto come consueto è descritto con una serie costante di note a pie di pagina, interessanti anche nella misura in cui se ne può trascendere senza rovinarsi il viaggio, fornendo in tal modo un approfondimento a chi ne sia interessato. Non mancano guizzi di trama interessanti, come la questione del caricamento dell'arma da fuoco, così come la narrazione regala ottimi colpi di scena. Come nel caso de Il Boia di Parigi, prima uscita della collana, si avverte il fatto che il numero massimo di pagine sia insufficiente a un'idonea dimensione del racconto, molte scene chiave appaiono compresse o saltate del tutto, ho avuto almeno in un paio di occasioni la netta sensazione che siano stati operati effettivi tagli alla narrazione che, invece di seguire nelle pagine successive, viene sintetizzata di massima al cambio di scenario. La cosa non mi ha fatto saltare troppo di gioia, soprattutto in un caso, quando mi sarei aspettato di assistere a delle scene di massa, che di fatto non si sono mai palesate. Nell'insieme il lavoro di De Nardo è comuque assolutamente valido e traspare una particolare cura nella descrizione dei molti rapporti interpersonali di cui è costellata l'opera. Ho apprezzato molto il rapporto tra padre e figlio, così come il rapporto tra il padre e il fratello della sua defunta moglie.
Brindisi è un maestro delle nuvole parlanti e dimostra una piena padronanza delle sue doti artistiche, riuscendo a sintetizzare uno scenario particolarmente complesso con un'azione fluida e chiara. La resa degli edifici così come la vegetazione è stupefacente, le figure umane sono dettagliatissime e presentano una gamma di espressionui molto convincenti, le scene di massa sono uno spettacolo da guardare nei minimi dettagli.
Un'ottima terza uscita quindi, che mantiene alto quanto di già buono si è visto, dimostrando sul piano grafico l'ennesima eccellenza dell'arte italiana del fumetto. Le pagine stanno sempre un po' troppo strette, ma la scelta di una tale impostazione è comunque coraggiosa e meritevole di essere sostenuta. 

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