Mahiro Maeda, capo
carismatico di Gonzo e uno dei più apprezzati designer giapponesi.
Ha concepito lui lo splendido 3d di Blue Submarine n.6, ha diretto
Last Exile e Il Conte di Montecristo. Un genio. Oggi la sua arte
viene incontro a un genere videoludico decaduto, quello di Defender,
portando una bella iniezione di innovazione e attualizzazione.
In un
mondo distopico razze zoomorfe combattono una guerra di lungo corso.
Tali specie hanno il dono di poter manipolare il tempo e pertanto è
il tempo la loro stessa ricchezza. Scontri furibondi contro creature
biomeccaniche vengono quindi affrontati in piccole bare-abitacoli in
cui vengono stivati in modo infinito milioni e milioni di proiettili.
Arrivare alla fine di un capitolo del gioco è tutta questione del
suddetto tempo: venendo colpiti verranno tolti dei secondi, colpendo
si potrà ricavare tempo extra da spendersi in armi più grosse e
nella capacità di riavvolgere momentaneamente, fino a fermare, le
lancette dell'orologio. Sembra complicato, ma alla fine non lo è
troppo.
Grasshopper
Manufacture e Digital Reality per soli 9.99 sul PSN (ma è presente
già da tempo sul XBL) sia per ps3 che per Vita, compiono la letterale
resurrezione di un genere, quello degli sparatutto a scorrimento.
Una volta le sale
erano piene di questo genere di giochi. Certo, gli sparatutto
verticali hanno sempre dominato, ma anche gli orizzontali avevano la
loro bella fetta di pubblico. Si andava da R-type della Irem
a Thunderforce IV per quanto riguardava la fantascienza, al mio
genere preferito, il bellico pseudorealistico con il mitico Area 88,
basato sul fumetto e anime dei mercenari dell'aria, in cui aerei
realistici si scontravano tra i cieli o si lanciavano in
raid contro fortezze terrestri, portaaerei e tra conuculi dei canyon.
Una figata. E con Sine Mora siamo di nuovo in un simile esaltante
scenario.
Sine Mora è uno
sparatutto orizzontale di connotazione “bullet hell”, ossia un
sottogenere, noto per lo più in Giappone, in cui lo schermo viene
letteralmente invaso da un numero sproporzionato di proiettili e dove
la difficoltà è calibrata tra l'impossibile e l'illogico. Grazie a
Dio esiste anche una modalità storia decisamente più semplice e
abbordabile, forse non altrettanto appagante, ma decisamente moooolto divertente. La colonna sonora è meravigliosa, la trama e i characters
che la costellano sono ultracool, la grafica bruta è quanto di più
bello si sia mai visto per questo tipo di produzioni. Considerando la
difficoltà di reperire al giorno d'oggi tale tipologia di giochi, è
una vera manna che esista una tale offerta vidoeludica. Da comprare
subito e senza riserve. Se vi cruciate per lo spazio che occupa su
disco, siamo intorno ai 900 mb. Se volete un assaggio, andate sul psn
e scaricate la demo. Ideale per saggiare quanto siete davvero duri
nelle prove di riflessi, ideale per essere travolti in un mondo
alternativo vivo e palpitante, soggetto a costanti esplosioni di
colori. Difficile, dannatamente difficile.
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