Sabato 2
novembre, verso le 16:30 in quel del Lucca Comics & games. Il grande
Cavazzoni prende posto ed è pronto a scatenare l'inferno con degli annunci che
scuoteranno dal di dentro i cuori di ogni animefan italiano che si
rispetti.
Mi
arrendo, giuro che non ce la faccio più con questo speranzoso entusiasmo perennemente
disilluso.
Dopo
l'estenuante catalogo di proposte manga che, mi spiace, incontrano il mio grado
di interesse allo zero assoluto, ecco che arrivano le novità anime.
Le bombe
ci sono, non posso negarlo.
La prima
è Demon Slayer, l'anime tratto da uno dei manga di maggiore successo degli
ultimi tempi, edito in Italia da Star Comics. Quella rappresentata da Koyoharu
Gotouge è una storia di demoni e mistero ambientata in un Giappone medioevale,
caratterizzata da uno stile di disegno finissimo, dettagliato quanto tipico di
opere horror classiche come il tezukiano Dororo. La serie animata è realizzata
da Ufotable, il team dietro a Fate/Stay Night Unilmited Blade Works ed Heaven's
Feel, nonché una delle più apprezzate realtà dell'animazione Giapponese contemporanea.
Top+Top, Demons Slayer è visivamente sublime è davvero curato, senza fatica il
titolo del momento e la scelta migliore in assoluto, per tutti noi fan
dell'horror e del Giappone medioevale, da avere anche in italiano. La versione
italiana sarà esclusiva VVVVID e partirà a fine anno, seguirà home video.
Non di
minore impatto è l'annuncio dell'acquisizione da parte di Dynit di Promare,
film d'animazione per il cinema del blasonato studio Trigger di Kill la Kill e
Gurren Lagann. Promare, un po' sulla linea di Fire Force, è un action sincopato
e visivamente esasperato che mette in scena la guerra tra una particolarissima
brigata di pompieri e quelli che sembrano dei demoni. L'animazione ha tutti i
connotati tipici delle produzioni Trigger, dalla ricerca di una coolness senza
senso per la caratterizzazione dei personaggi alle infinite esagerazioni
grafiche nelle scene d'azione e a uno stile fortemente umoristico e
dissacrante. Sul titolo erano girate voci discordanti circa l'interesse di
altri editori, con Dynit che più volte ha fatto orecchie da mercante negando la
possibilità di averlo. Non è quindi un caso che il titolo sia stato annunciato
a sorpresa al termine della conferenza.
Altra
novità è il film Seven days war, tratto dalla graphic novel di Osamu Soda. Dei
ragazzini "okkupano" una fabbrica sul fiume con gli adulti che si
oppongono e i miei testicoli che raschiano terra per assoluta mancanza di
interesse, mentre la mia mente torna a quell'abominio di "concetto di
rivoluzione studentesca giapponese" visto ne La collina dei
papaveri. Manca sono l'adattamento di Cannarsi, per cui temo che da Dynit
vengano chiamati quegli adattatori "figli di Cannarsi" che
hanno già lavorato a quel (raro) Shinkai-pacco dal titolo "la mattonata
del violino e dell'aereo dal nome stronzo" (non mi ricordo se il titolo
originale fosse effettivamente quello, questo titolo è però migliore e più
coerente. P.S. L'ultimo Shinkai al cinema, come in pratica il 90% di tutto il
cinema di Shinkai mi è invece molto piaciuto e non presentava troppe fesserie
grammaticali). Visivamente sembra molto carino, ma carico di quello stile
educatino e pettinatino che mi rende subito i personaggi irritanti e molesti.
Aspetto la visione per capire quanto sono fuori strada e scoprire magari che è
il titolo dell'anno.
Seguono
due conferme, in un mondo in cui le conferme per altro sono tutto fuorché scontate: il nuovo film di My Hero Academia e il terzo film di Fate/Stay
Night heaven's feel, entrambi al cinema.
Si è
parlato anche della stagione 2 di One punch man in italiano, che dovrebbe prima
o poi uscire se va in porto un congiungimento astrale tra Dynit, Viz e
Chruncyroll. Speriamo.
Il resto
sono le speranza del pubblico nel solitamente deprimente Q+A finale, con
comunque al cinema a dicembre il già annunciato in precedenza film-evento dello
studio 4C, Children of the Whales.
E
arriviamo appunto alla richieste disattesa più cocente, che per me e per molti
non trova ancora un senso, il "no" a Gundam Narrative.
Ogni volta che esce l'argomento, Cavazzoni dà l'impressione di cadere
letteralmente dalle nuvole e non comprendere di cosa si stia parlando. Pare che
gli stiamo chiedendo tutto di un botto e senza senso un recupero di Gundam Seed
Astray o la quarta serie dei Gundam Build Fighters. In genere risponde con un
sorpreso e sibillino "ma a voi è piaciuto?" come se gli stessimo
proponendo una cosa del tutto fuori dal mondo. Pur comprendendo che Dynit non è
babbo natale e può non essere interessata a qualsiasi cosa il pubblico le propone
nello sconfinato catalogo delle produzioni animate nipponiche, in fondo Gundam
Narrative è un film unico (che nessuno pretende sia portato al cinema) legato
a Gundam Unicorn, titolo da Dynit pluri-venduto e ultra ri-stampato anche
l'altro ieri, realizzato dallo staff di Gundam Thunderbolt, da Dynit pure
portato al cinema, nonché "ponte" collegato alla prossima trilogia di
Gundam, Hathaway's flash, che Dynit a ogni conferenza ripete di voler
considerare con interesse. Ormai sono una decina e più di anni che Dynit
propone almeno un titolo di Gundam, in genere legato all'Universal Century, e
Narrative era il titolo nuovo di questo filone. Non sono un addetto ai lavori
ma una di quelle persone che hanno comprato da anni, grazie a Dynit,
tutto Gundam Unicorn, poi Thunderbolt e quell'interminabile "coito
interrotto" di Gundam Origin (che bello quanto volete se ci ripenso
ancora mi girano per come il progetto "non" è finito) ed erano
contente all'idea di voler spendere 30 euro per Gundam Narrative. Forse faccio
però parte di un pubblico troppo di nicchia, anche considerando che in pratica
il 90% delle persone che conosco che segue Gundam, tutti Over 40, non sa manco
cosa sia VVVVID. Boh. Anche Birthday Wonderland uscirà solo in home video,
Gundam Narrative ha proprio bisogno di avere pure lui il traino in sala? Io
ringrazio con stima Dynit per tutto quello che ci ha portato e ci porta,
comprendo che questa sia una scelta probabilmente sensata in termini di
aspettative di vendita, spero magari che ci ripensino.
Dove il Cavazzoni
mi è piaciuto, è nel come ha risposto alla domanda su Yamato 2202. Non ha
confermato che ci siano piani immediati, ma ha detto che c'è ancora speranza,
che il titolo gli interessa. Yamato 2202 è un gioiello e dopo lo straordinario
lavoro svolto da Dynit per Yamato 2199 e film collegato è in effetti il titolo
che più attendo. Incrociamo le dita.
Cavazzoni
ha parlato anche di Amazon Prime, servizio Streaming con cui sta portando nuovi
titoli anche doppiati. Potrebbero tradursi in home-video, ma solo se il
pubblico si dimostra interessato al progetto.
Come
sempre non parlo in questo articolo dello streaming, quanto dell'home-video.
Ormai tutti i servizi streaming scoppiano di nuove produzioni
interessantissime, ma l'home video in italiano sta scomparendo e per me è un
peccato. Alla fine questa dei cartoni giapponesi in italiano è più una
tradizione che per molti è (già da anni) anacronistica, me ne rendo conto.
Però a questa tradizione sono ancora legato e supporto con gioia gli editori
italiani che ancora si mettono in gioco in questo campo. Dynit a questo giro
non sorprende negli annunci. Demon Slayer e un One Punch Man 2
"forse" è di fatto tutto quello che otteniamo come nuove serie TV. Mi
sarei aspettato Goblin Slayer, Made in Abyss. Mi sarei ribaltato sulla sedia
per l'annuncio di Megalo Box o di un Darling in The Franxx. Avrei partecipato
con denaro vero ad un crownfunding per Space Dandy in italiano, a un certo
punto ho sperato, leggendo gli astri, pure in JoJo ,vista la programmata
anteprima lucchese della saga di Vento Aureo con i sottotitoli. Forse era
troppo presto, ma avrei goduto per No Guns Life. Magari sarà per un'altra
volta.
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