venerdì 29 novembre 2019

Countdown - la nostra recensione!



Justin Dec è un regista giovane e di belle speranze, che un giorno incontra i produttori di Escape plan 2 e di Come ammazzare il boss e tutti insieme decidono di realizzare un horrorino sui gggiovani che usano qualche nuova tecnologia modaiola (Le app del cellulare) e ci trovano dentro Satana. Siamo quindi in quella divertente cloaca narrativa dove trovano posto robe come BeDevil - Non installarla, Stay Alive!, Smiley. Strani incubi da peperonata in cui vediamo mostri con corna e zoccoli stare lì ad aprirsi il profilo di Instagram per condividere foto di torte e adescare qualche teenager americano. Avete presente?


Poi i gonzi cliccano "mi piace" e parte una maledizione biblica che li ammazza uno dopo l'altro fino all'arrivo della "final girl" che batterà il demone con coraggio, astuzia e buoni valori. La ricetta dello slasher anni ottanta con il plus della dignità persa del mostro classico, costretto ad aggiornarsi tecnologicamente come vostro zio che frequenta i "corsi dell'internet" della mezza età. Ma ve la ricordate la sanguinaria contessa Bathory costretta in Stay Alive! a programmarsi un videogame stile Resident Evil brutto per poi giocarci con i mocciosi dei primi anni 2000? Stesso senso di tenerezza che si prova in questo Countdown in cui un epigono cugino della morte disegna un'applicazione per cellulare esteticamente triste come l'applicazione "sveglia".


Chi scarica questa cosa vede quanto gli manca esattamente da vivere e si fa una risata, sempre che non debba morire a breve. E qui il film si fa capzioso come una puntata di report sulla truffe assicurative. In pratica quando istalli sta roba tu firmi delle "condizioni d'uso", quella roba che in genere non legge nessuno e Belzebù è stato così precisino da inserire. In pratica tra le condizioni c'è che in caso di morte imminente non devi fare nulla per cambiare il tuo destino. 
Questo perché il demone che ha creato l'app è uno che ama vedere cagarsi sotto quelli che sanno di dover morire, ma si rompe i coglioni se questi cercano di scappare, perché poi i conti non tornano, deve spostare robe, fare casini gestionali, un bordello organizzativo tale che ti chiedi davvero quanto sia coglione il demone a ficcarsi in tutto questo casino per due spaventelli di terrore. Per di più quando uno cerca di sfuggire al suo destino una delle minacce più significative che può mandargli è una "notifica di inadempimento al regolamento", potendo andare a menare i trasgressori solo negli ultimissimi istanti di vita. E i trasgressori si organizzano, essendo un pelo più smart di lui. Contrattando dal punto di vista tecnologico (gabbando l'app) e metafisico (chiamando un prete).
Riuscirà il diavolone di turno a mietere vittime con la sua app? Dovrà tornare a infestare case e donne vergini sotto il ludibrio di colleghi e amici?
Mi sono divertito un botto con questo filmetto un po' stupidino ma ben girato, con alcuni effetti visivi mica male e con un ritmo nemmeno così scontato. Sulla locandina si citano robe come The Ring e Final Destination, ma a mio parere siamo più dalle parti di una variante di Death Note, con l'aggiunta di un paio di personaggio davvero divertenti (il prete nerd e il responsabile del negozio di cellulari) a buttarla tutta in commedia. Il demone ha un modus operandi tutto suo che prevede il comparire alla vittima successiva con le fattezze di una persona a lei cara prematuramente morta. Ha anche un "outfit biblico" che tira fuori per le occasioni speciali. Gli effetti di trucco non sono male. Per quanto riguarda gli "attacchi", è in grado di lanciare brutte allucinazioni e di spostare per aria, ma sono per un raggio d'azione ristretto. Il suo vero limite è che se non muore la persona, nell'esatto momento che predice l'applicazione, lei ci fa una figura del cacchio e scompare tutta incazzata annullando la maledizione (proprio perché basata su predizione errata). Alla fine è più facile da vedere che da capire. Quindi filmetto divertente, promosso per la simpatia generale con cui è realizzato, tra effetti carini, attori non così terribili e durata generale consona al genere. Per appassionati ma anche per curiosi, un modo per ammazzare il tempo tra un paio di brividi e un paio di risate. Gradevole come un toast freddo alle 11 di sera quando hai saltato la cena. 
Talk0


E al prossimo giro, i diavoli cuochi

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