-
Sinossi fatta male: Si chiama Hawk, ma tutti lo conoscono come "Il
fantasma delle Bermuda". È grosso come una montagna e letale quanto una
bomba atomica, il combattente definitivo nato dalla fusione alchemica tra Bud
Spencer e Chuck Norris. Dato per morto, si è ritirato a vita privata, tra
tronchi e montagne e in compagnia di una bimba da allevare, come già
fatto da altri celebri grandi combattenti prima di lui: il colonnello dei
marines John "Commando" Matrix e il nonno di Heidi. Poi un giorno un
fantomatico "padrone" lo chiama per farlo tornare in servizio e questo
colosso, in sella a una moto e armato di due asce affilate, saluta la figlia e
i tronchi e di dirige verso una lussuosa nave-casinò gestita dalla Yakuza.
L'imbarcazione pullula di criminali armati fino ai denti, al cui vertice c'è il
più potente discepolo della scuola ninja di Iga, Goemon Ishikawa, ma Hawk ha un
piano semplice e veloce, distruggere con le accette e la sua forza erculea
l'intero locale caldaie. Ci sono altri ospiti indesiderati sulla nave, attratti
dall'incredibile tesoro della cassaforte del casinò, Lupin III e i suoi soci.
Il gruppo dei ladri fa il suo colpo, Hawk riesce a far colare a picco la nave e
a scontrarsi per la prima volta con Goemon, sconfiggerlo e distruggerlo nell'orgoglio.
Da allora si aprirà tra Hawk e Goemon una vera e propria guerra per decretare
chi sia tra i due il più forte, un conflitto sanguinolento e spietato come non
ve lo immaginereste. Lupin, Jegen e, indirettamente, Zenigata cercheranno di
sopravvivere e supportare lo spadaccino contro questa sorta di terminator. La
bella Fujiko dopo aver fumato in un Bong a forma di pene e averci deliziato con
uno stacchetto soft fetish uscirà di scena dopo nemmeno metà della storia,
perché questa è una storia "da uomini". La spada di Goemon si deve
scontrate con le asce di Hawk, accettandone potere e paura. La preparazione
dello spadaccino, tra i boschi e sotto la pioggia, alla ricerca, tramite
l'annullamento dei cinque sensi, di una evoluzione mentale che gli consenta di
diventare più veloce e quasi preveggente e di fatto un trip che attira
più i maschietti che le femminucce. Salvo le femminucce degli anni '70 con in
camera un poster di Goemon a torso nudo sotto la pioggia. Seguiranno comunque
botte, distruzione e un cospicuo numero di mutilazioni, per lo più ai danno dei
cattivi Yakuza chiamati a fare da sanguinosa tappezzeria alla vicenda.
-Ma che
anime divertente!! Telecon Animation insieme alla storica TMS Entertainment
riportano alla regia di un'opera legata alla saga di Lupin Terzo il grande
Takeshi Koike, direttore dell'animazione della serie La donna chiamata Fujiko e
regista del film La tomba di Jigen. Koike, che abbiamo visto "dalle nostre
parti" alla regia del corto di Animatrix "Record del Mondo" e
dello schizzato ma geniale film di corse futuristiche Red Line, ha contribuito
a svecchiare di brutto la serie del ladro gentiluomo di Monkey Punch,
riprendendo tanto la cornice storica anni settanta, quanto la crudezza tematica
della prima serie e del film Dead or Alive (diretto dallo stesso Monkey
Punch), quanto la sessualità esplicita di cui trasudavano le tavole originali
del manga. Grazie a Koike, si è creato un Lupin a tutti gli effetti per un
pubblico di soli adulti, nato per far godere soprattutto chi negli anni '70 era
già nato ma anche avanguardista per sedurre le generazioni successive. Un Lupin
squisitamente vintage, cupo e sexy nella forma come "idealmente" il
Kriminal di Magnus o la Valentina di Crepax. Questo ultimo film, realizzato per
i 50 anni della serie, mette al centro della narrazione Goemon e lo fa
sguazzare in un inaudito mare di sangue e arti maciullati all'interno di un
rapido e suggestivo action movie, esaltante e ben ritmato. Il comparto visivo è
superbo, la trama è semplice e dritta per non farci distrarre un secondo, tra
inseguimenti e regolamenti di conti, dal balletto di asce e spade. Torna la
Fujiko ultra sexy della sua serie spin off e, anche se per il poco minutaggio
concessole, riempie di sex appeal la scena, torna lo Zenigata massiccio e duro
stile Il prefetto di ferro di Giuliano Gemma. Lupin e Jegen fanno per lo più da
spettatori mentre Goemon e Hawk dominano la scena. Il samurai è un involucro di
muscoli tesi e rapidità di movimento che deve fare i conti con un nemico per
una volta davvero pericoloso, più grosso e più potente di lui. Il suo percorso
di crescita parte dal fallimento e segue nella accettazione dei suoi limiti e
solo in fine trova il modo giusto, anche se da vedere è estremamente doloroso,
di superare il suo nemico. Non con una "tecnica segreta", quanto con
un compromesso lucido tra attaccare e dover subire. Hawk è un personaggio ben
costruito, risoluto e letale, che incarna la forza indomabile della natura e
per un istante mi ha ricordato il Chang di Solo Dio perdona di Refn.
Visivamente e caratterialmente è davvero un super mix di Chuck Norris e Bud
Spencer, ma ha anche molte movenze e tic di Schwarzenegger, passione per i
sigari compresa. La seconda parte dell'anime di fatto può ricordare molto
action anni '80, da Predator a Codice Magnum, passando obbligatoriamente da
Commando. Erano film molto divertenti e intensi quanto smaccatamente esagerati
e splatter e qui è uguale. È un film con una violenza del tutto inedita per la
saga di Lupin (ma comune ad esempio proprio a Dead or Alive). Preparatevi a
vedere teste e braccia mozzate, perfino sezioni di arti "sfilettati".
Io con quei film anni '80 ho un rapporto sentimentale fortissimo al punto che ho
metabolizzato anche la loro violenza volutamente caricaturale, che qui rivedo, come ce l'ho con il Lupin in giacca verde e rossa (poi ho scoperto che non
mi dispiace nemmeno quello in giacca rosa, una volta che ho visto la terza
serie grazie a Yamato Video, senza le brutali e insensate censure che Mediaset
aveva imposto a un'opera per adulti per renderla accettabile a un pubblico di
bambini). Sono nato nei '70 e ho nel DNA anche i poliziotteschi, Kriminal,
Valentina, le commedie sexy della Fenech (e Fujiko ci assomiglia un bel
po' alla Fenech) e le altre cose che ho citato sopra e che per me rendono
magico il Lupin di Koike. Non so se le nuove generazioni possono trovare un
tale spettacolo attuale e riescano a entusiasmarsi per personaggi che sono per
me senza tempo, ma "fino a un certo punto". Non so nemmeno se una
violenza visiva di questo tipo può essere accettata da tutti i fan cresciuti,
soprattutto, con la serie andata in onda su Mediaset. A me comunque questo film
su Goemon è piaciuto e mi sento di consigliarvelo. Non dura tanto ed è
realizzato con molta cura, tante belle coreografie action, qualche inseguimento
e uno stand-off finale che non si dimentica. Speriamo che qualche santo
provveda presto a una versione home video in italiano. Perché, apro parentesi,
mi fa un po' incazzare il modo in cui vengono attualmente trattati i fan di
Lupin in Italia. Il gruppo Mediaset trasmette le nuove serie solo
sporadicamente e ad orari improponibili, appioppando sigle
giovanilistiche per attirare un pubblico "gggiovane" che però
poi la rete pretende veda gli anime di notte (e nemmeno con una
programmazione on-demand!!!). Il prossimo film "l'ultimo colpo"
andrà in onda oggi, 18 marzo alle 23.00 su Italia 1, ve lo dico per prepararvi,
perché è il solito orario "agevole". Senza l'home video o
almeno l'on-demand si fa fatica a seguire le storie del ladro gentiluomo ed è
tragico il modo in cui la quarta serie sia ambientata proprio in Italia e abbia
ricevuto in TV una visibilità e promozione vergognosa. Va bene, fine dello
sfogo. Speriamo in tempi migliori e magari in nuove serie home video quanto
prima.
Talk0
Koike è quanto di meglio potesse capitare a Lupin, soprattutto vista la qualità infima degli ultimi special TV e della serie ambientata in Italia (Giesù!! T__T E non mi esprimo sugli orari biechi di Merdaset perché aprirei un libro, mi sono già sfogata all'epoca sul mio blog, quando dovevo diventare scema per seguire in diretta "L'avventura italiana").
RispondiEliminaChikemuri no Ishikawa Goemon mi è piaciuto meno di Jigen Daisuke no Bohyou, non solo per l'ovvio motivo di essere una Daisuke-fan, ma proprio perché ho trovato alcune animazioni e il character design di Hawk un po' fatto a tirar via, però è comunque un grande prodotto, che spero abbia abbastanza successo in terra nipponica da dare il La a un terzo special... magari dedicato a Zenigata! :)
Speriamo! Sarebbe figo!
RispondiElimina