- Sinossi
fatta male: il nostro eroe si chiama Bell Cranel, è il classico ragazzino
giapponese magrolino, sfigatello, con gli occhioni dolci, timido ma pieno di
vigore e di belle speranze, altruista e buono fino al vomito e circondato
perennemente di gnocche con cui non scopa. Bell fa di professione
l'avventuriero e condivide una casetta diroccata con la sua dea, Estia, una
ragazzina troppo carina per essere vera, che sotto un vestito elegante e sexy
gira in ciabatte, piena di gioia di vivere e amore per lui, al punto da
coccolarlo di frequente, stringendolo con una misura importante di seno.
Perché sì, uomini e dei possono vivere insieme sotto lo stesso tetto,
aiutandosi a pagare le bollette della luce. Siamo in un mondo medioevale
fantasy in cui le divinità (un po' di tutte le culture) sono scese sulla Terra
a vivere tra noi, annoiate di stare da troppi anni in cielo/olimpo/altro. Gli
umani si uniscono sotto una divinità diventando la sua "famiglia" e
gli dei conferiscono ai loro affiliati la "grazia", un potere mistico
che permette loro di diventare avventurieri e affrontare i mostri fantasy che si
trovano un po' ovunque. Combattere mostri è il core-business locale,
organizzato da una Gilda che conferisce incarichi a pagamento. Sconfiggere i
mostri significa ricevere in cambio delle pietre particolari da cui si ricava,
con un metodo ancora poco chiaro e probabilmente non del tutto eco-sostenibile,
l'energia primaria che fa muovere ogni cosa. Gli avventurieri consegnano le
pietre alla Gilda e questa li converte in moneta sonante con cui pagare le
bollette, la casa e in genere poter "vivere". In pratica il lavoro
principale in questo mondo è abbattere mostri come avventurieri o dedicarsi, se
non si è abbastanza forti o si è stufi della lotta, alle attività correlate per
equipaggiarli, supportarli, dargli da dormire e mangiare. Gli dei permettono
agli avventurieri di diventare più forti dopo ogni scontro, fungendo un po' da
sistema di crescita di un gioco di ruolo. Tutto è di fatto un mega-gioco di
ruolo, con aree zeppe di mostri divise per livelli di difficoltà e
avventurieri che salendo di livello salgono anche di fama. Il nostro Bell è un
avventuriero di livello 1 e appena lo conosciamo è completamente coperto di
sangue di Minotauro dopo che gli ha salvato la vita una avventuriera di livello
6, Ais Wallenstein, che appartiene alla ricca e prospera famiglia della dea
Loki. Bell ha un autentico colpo di fulmine per Ais e giura che un giorno sarà
lui a salvare lei e solo dopo riuscirà a chiederle un appuntamento. Da allora
decide di impegnarsi e di dare lustro pure alla famiglia di Estia, che è
sfigata al punto che per sopravvivere la dea è costretta a lavori part-time
come commessa in vari attività cittadine. Più mostri abbattuti, più pietre che
diventano soldini per prendere una sede meno sfigata e diroccata per contenere
più affiliati e un grande amore da conquistare. Riuscirà Bell a compiere la
scalata, partendo dalla scelta dell'armatura e dell'arma e dalla conoscenza
delle tecniche di combattimento più efficaci?
- Ma
dove l'ho già sentita questa storia? Ah già, ovunque!!! La trama di questo
anime, tratto da una graphic Novel di successo e tuttora in corso, non
brilla per particolare originalità, collocandosi più o meno nel genere
"harem con declinazione action fantasy". Il sotto-genere
"harem" è un filone in cui al protagonista (in genere un ragazzino
così buono, gentile e altruista da sembrare inverosimile che si identifichi il
lettore medio) capita di frequentare tutte le tipologie di donne possibili,
riuscendo ad affascinarle tutte. È un tipo di lettura che per me può anche
avere effetti positivi sull'autostima, anche perché "l'eroe" ha
successo più per sue capacità morali che per attributi fisici, in cui l'impegno
nel diventare persone migliori è sempre premiato. È una sfumatura narrativa tra
le più trattate negli ultimi anni dai jappi, anche perché molto duttile a
veicolare tematiche anche importanti (il bullismo, la diversità di genere, la
disabilità, il successo scolastico e le sue conseguenze ecc.), ma non è sempre
in grado, di per sé, se non supportata da un'idea di racconto interessante, di
reggere da sola un'opera finale. Spesso creare intorno a un personaggio
"neutro" e "buono per tutte le stagioni" un harem è anche
una soluzione facile, che si affida alla routine di scrivere una serie
determinata e definita di archetipi femminili-tipo. Ma DanMachi, anche se
di fatto è più sbilanciato sull'aspetto harem rispetto al racconto
action-fantasy, riesce a essere divertente, ben scritto, pieno di momenti
commoventi e umoristici. Dal punto di vista tecnico l'opera di J.C.Staff è
davvero molto valida, dalla cura degli ambienti ai personaggi fino alle veloci
ma esaltanti scene di combattimento; tutto funziona, è animato fluidamente e in
genere un paio di spanne sopra alle produzioni anche più blasonate dal
pubblico. In un attimo si arriva all'ultimo episodio della prima stagione (con
la seconda prevista per il 2018) e già si ha la voglia di passare al suo
spin-off DanMachi: Sword Oratoria, anche lui già in streaming.
Il
confronto con Sword Art Online spesso viene fatto, perché anche se le due
opere si muovono in territori diversi sono comunque legate a un'ambientazione
da videogame per lo più fantasy. Se sul lato delle idee narrative Sword Art
Online è più forte e interessante, sul piano prettamente dell'action e della
tecnica realizzativa i prodotti se la giocano bene, e in molti casi DanMachi
mette in scena combattimenti integrati alla trama pure più fluidi e
convincenti.
DanMachi
è consolatorio come un budino al cioccolato alla fine di un pranzo. Non cambia
la vita dello spettatore in modo travolgente e non ambisce certo a
rivoluzionare il genere fantasy, in quanto di fatto riproduce in animazione le
prime ore di gioco di un qualsiasi gioco fantasy, che sia cartaceo o digitale.
Ma tutto funziona bene, è gradevolissimo e dopo poco ti coinvolge in un mondo
che sotto la scorza non è nemmeno così banale.
Yamato
Animation ha portato gratuitamente sul suo canale di YouTube, con sottotitoli
in italiano, tanto DanMachi che Sword Oratoria e vi invito un po' a scoprirlo,
se siete in cerca di un prodotto rilassante, curato e pieno di ragazze carine. Potrebbe essere anche una bella occasione per appassionarsi ai giochi di ruolo,
intervallando la visione con una partita o due a Monster Hunter World, Diablo 3
o un MMORPG. Fatevi un giro tra i dungeon di J.C.Staff e fatemi sapere.
Talk0
Nessun commento:
Posta un commento