Il primo
spettatore...
Si chiama Daniel
Craft ed è co-fondatore del New York Asian Film Festival. È un fan
di Star Trek. Un ricovero d'urgenza non gli permette di vedere
l'anteprima dell'ultima pellicola di J.J. Abrams, pochi minuti che
gli americani possono visionare in anteprima andando a vedere Lo
Hobbit. Daniel è gravemente malato ed esprime un desiderio: gli
piacerebbe vedere l'ultimo Star Trek non appena sarà nelle sale, ma
difficilmente vivrà così a lungo. Il sito Reddit, noto in America
ma sfigato in Italia, riporta la notizia che in breve viene diffusa
da tutta la rete fino a giungere alle orecchie di J.J.Abrams. Fogli di
autorizzazione e divieti di divulgazioni infiniti, un giorno di
riposo per prepararsi e Daniel vede in anteprima il montaggio
preliminare del film, arrivato a casa sua in dvd, secondo quanto
riporta Hollywood Report. Poi, in uno dei primi giorni di gennaio,
Daniel Craft, 41 anni, chiude gli occhi. Leggo la notizia a inizio
gennaio su vari siti, vorrei scrivere quanto prima un post in merito
ma non riesco a trovare le parole giuste, il tono adatto. È un
po' che scrivo e cancello queste righe. Sento di farlo perché questo
è un sito che parla agli appassionati di film e fumetti, persone che
credo possano comprendere la forza delle piccole cose, delle piccole
passioni, di alleviare i momenti più grigi della vita. Le chiamano
perdite di tempo, ma a volte non c'è davvero nient'altro per dare
pace al cervello nei brutti momenti, almeno un paio di minuti al
giorno, da quella che dovrebbe essere la realtà. E allora una
passione può anche diventare una medicina, un piccolo placebo per
l'anima, quanto meno. Spero davvero che Daniel Craft si sia divertito
quella sera e sia stato felice e assistito dai suoi cari negli ultimi
momenti della sua vita. Vorrei chiudere con il classico saluto
vulcaniano, in onore a questo sfortunato fan, ma davvero non ce la
faccio.
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