lunedì 4 febbraio 2013

Non aprite quella porta 3d




E invece la continuano ad aprire, quella porta, pare una porta girevole.
Babbo...ehm, Gunnar Hansen
In Texas giovani scapestrati, classiche vittime di un film horror, sbagliano strada e chiedono aiuto a una famiglia di cannibali... sì farebbe ridere la cosa, solo che il film faceva dannatamente paura come il suo bizzarro e pericoloso mostro, lo spaventoso Faccia di Cuoio, impersonato all'epoca da Gunnar Hansen. Che oggi secondo la foto del profilo di imdb potrebbe interpretare Babbo Natale. La pellicola è lo specchio dei più cinici anni '70; con le grandi industrie andate in malora, nella provincia americana si respira pesante aria di crisi. E se chiudono il mattatoio presso cui lavori, sei abbastanza pazzo e vivi scarnificando facce di giovani capitati per caso a casa tua, diventare cannibale non deve essere una cosa troppo da fuori di testa (non che questa mia frase sia frutto di completa sanità mentale comunque). Nasce un film mitico. Alcuni provano a fare evoluzioni con la motosega imitando Faccia di Cuoio e scoprono che le motoseghe sono discretamente pesanti, ma da allora anche il rumore di uno che taglia un albero inizia nell'immaginario collettivo a essere uno sei suoni più agghiaccianti di sempre (dopo le unghie sulla lavagna, comunque, mi dicono dalla regia...)

L'originale era sublime. Tobe Hooper un genio della macchina da presa: senza rivelare troppo faceva quasi annusare la lordura degli ambienti, il puzzo di animali e corpi umani marcescenti. Il film fu un vero colpo allo stomaco. Sporco. Cattivo. Senza speranza. Dennis Hopper nel numero 2 era completamente fuso e affrontava faccia di cuoio in duello, entrambi armati di motosega, ma con Hopper con in testa un cappello da cowboy. Dirigeva ancora Hooper e si vedeva. La scena del vecchio-mummia con martellino è un caro ricordo per la buona notte di chiunque si sia imbattuto nella pellicola. Immenso. Poi il 3 di cui non ho memoria. Poi il quattro con una giovane e tostissima Renee Zellweger e il simpatico Mattheu - Ed tv - McConaughey. Non poteva tutto morire così, Francis Ford Coppola decide di produrre e assegna un remake al videoclipparo Nispel. Al cast si aggiunge il maggiore cattivo cattivo di Full Metal Jacket, R.Lee Ermey, mentre scompare Testa di latta (nooooo...), rimane Faccia di Cuoio (yeah...) e la famiglia viene trasformata in un matriarcato (forse a dare maggiore peso al ruolo della donna negli horror moderni? Non so se i comitati di pari opportunità pensavano a cose di questo genere..). A capeggiare il branco di vittime chiamano Eric Balfour (Milo in 24), attore che detesto e quindi sono oltremodo soddisfatto a vederlo affettato per bene (virtualmente, sempre virtualmente...). Però c'è Jessica Biel, da poco uscita da quella “cosa” chiamata “Settimo cielo” e pronta a diventare una delle attrici più belle e affascinanti di Hollywood. Da sola varrebbe il prezzo della pellicola. Cosa ne esce? Un prodotto visivamente bello, accattivante, ben girato. Solo che è un film totalmente cannato, forse per quella folle mania tutta americana di fare film violenti e poi pretendere che siano adatti anche a bambini di età prescolare per massimizzare l'incasso. E allora taglia, taglia, taglia, butta e taglia, taglia. Se l'originale è un torture porno, tanto trasuda frattaglie, qui sembra di stare nel castello di dracula di Gardaland (e non dico la casa degli orrori di certi lunapark ambulanti...quelli sì che a volte fanno venire i capelli bianchi..), tutto è plasticoso e controllato.
In una scena Faccia di Cuoio si toglie la maschera-faccia-di-un-altro-tizio è con il faccino all'insù guarda la luna. La cosa mi fa tornare in mente per uno strano gioco di sinapsi un'analoga scena di Bambi, motivo per cui mi viene tuttora da vomitare. C'è la motosega? Serve a qualcosa? Poco e non si vede nulla, Faccia di Cuoio la impugna contento mentre gioca tra i panni stesi al sole, manco fosse Heidi. Comunque ci si diverte un po', giusto per il ritmo incalzante della narrazione. Volete vedere qualcosa di forte con lo stile dell'originale pellicola anni 70? dirigetevi senza remore, ma comunque con cautela, verso il dittico di Rob Zombie: La casa dei 1000 corpi e La casa del diavolo (che poi ne è in sequel. Attenzione, da vedersi unicamente in dittico!! L'eccentricità della prima pellicola viene mitigata dalla profondità della seconda... tipo kill Bill ma meglio... vedere unicamente la casa dei mille corpi è come andare a vedere Springsteen, magari dedicato a Ghost of Tom Jones, e tornare a casa prima che questi passi a interpretare il repertorio classico. Fate voi). Tuttavia questo remake di Non aprite quella porta piace, e molto. Tanto che dopo averlo disprezzato al cinema anch'io me ne sono preso una versione dvd limitata per un paio di scene tagliate della Biel (no, non scene zozze...dannato film horror per tutti ..)...Ok, dimenticate questo ultimo passaggio. Va in cantiere un prequel, stesso cast, Ermey compreso (che comunque è una garanzia). Regia diversa. Nispel intanto decide di dirigere il brutto ma visivamente eccelso The Pathfinder e il brutto ma decisamente simpatico remake di Venerdì 13. Di recente ringrazio Nispel per il brutto ma infarcito di tette e quindi simpatico Piranha 3d. Il nuovo regista è l'esperto Jonatan Liebesman, un regista molto caro al mio socio Gianluca, il regista di uno dei suoi fil horror preferiti: Al calare delle tenebre. Ma in seguito farà anche il bruttino ma simpatico “la furia dei Titani”, che ogni tanto vedo per rilassarmi, e “World invasion”, che comunque è carino. Anche non aprite quella porta 2 esce carino, ma nulla più. Ad indossare la maschera di faccia di cuoio è, come per il film di Nispel, Andrew Bryniarski, un uomo possente quanto affascinante. Affascinante in senso un tantino ambiguo...ma pur sempre possente e...sì beh gustatevi le foto...

Poco profondo, poco sentito, recitato con in mente l'ora della pausa pranzo. Giusto un po' di divertente azione splatterosa e senza pretese. Sì, ho anche quello in dvd... mi piace l'azione splatterosa e senza pretese. Ed eccoci al numero 3 o, come vuole la moda, il 3d. A interpretare Faccia di Cuoio è Dan Yeager.
Dan Yeager
A questo giro la regia tocca a John Luessenhop, venuto alla ribalta per Takers, film dal ricco cast del 2010 che mi ripropongo di vedere prima o poi. Tra gli attori figura Alexandra Daddario, già vista in Persey Jackson e che sembra venire su molto carina, la star di Step up 2 e 3 Trey Songz, il figlio di Clint, Scott Eastwood, già visto in Flags of our Fathers e Gran Torino oltre al recente Di nuovo in gioco (chissà perché...), Tania Raymonde, vista in quasi tutti i telefilm esistenti (malcom, raven, csi, bones, 90210 ecc.ecc.), Shaun Sypos, visto nel fuori di testa Rampage, Final destination 2 (la scena del dentista!!) e molti telefilm, e tanta altra gente tra cui Bill Moseley, il mitico Otis ne La casa dei mille corpi – la casa del diavolo. Speriamo bene per questo manipolo di prodi. Non perderemo di vista questa pellicola e appena visionata vi faremo sapere cosa ne pensiamo. Notizia dell'ultima ora! (ehm, quasi dai...7 gennaio) Non aprite quella porta in 3d pare abbia squarciato al botteghino USA il panciotto di Bilbo Baggis, che a sua volta era stato sforacchiato da Django. Se son rose...
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