martedì 1 novembre 2022

Inconceivable: un film davvero “inconcepibile” sulle paure delle giovani madri partorienti, con protagonista per qualche strana combinazione del destino Nicolas Cage

 


L’uomo di mezza età Brian Morgan (Nicolas Cage), medico e padre modello, che ama tagliarsi il prato da solo e fare jogging mattutino con il berretto in testa, sogna di guidare la sua Harley Davidson e ritiene Purple Rain una canzone che parla di paternità. Peccato che Brian si trovi nel film sbagliato, perché in Inconceivable si parla quasi solo ed esclusivamente di maternità, amicizie femminili e come da titolo “problemi di concepimento”: motivo per cui il nostro eroe e “pure sua madre”, interpretata qui addirittura da Faye Dunaway, staranno per la maggior parte della narrazione fuori di scena. Avremmo voluto passare più tempo con Brian che tutto felice taglia il prato di casa con il suo trattore e invece i riflettori sono puntati sulla moglie di Brian Angela (Gina Gershon), donna sulla quarantina, mora, madre della piccola Cora e con tanta voglia di avere altri figli. Un giorno Angela incontra un nuova amica giovane, bionda, gnocca e appena arrivata in città: Katie (Nicky Whelan), madre della piccola Maddy, coetanea di Cora. Le due finiscono per caso nello stesso corso di ginnastica madre-figlia gestito dalla scattante personal trainer Linda (la bellissima wrestler Eva Marie) e da lì iniziano a fare pigiama party, corsi di ballo con bambini, shopping con i bambini, compleanni con i bambini, le cene la domenica con i nonni dei bambini e infine diventano inseparabili, come le loro due figlie. Angela è medico come Brian e naturalmente è ginecologa, parla solo di bambini, vuole un altro bambino o magari altri più bambini, oltre a Cora (che sembra le interessi di meno in quanto “ce l’ha già”), e li vuole a tutti i costi, perché ama le famiglie allargate con tanti bambini, ma ha problemi di concepimento di nuovi bambini, che la rendono perennemente infelice e frustrata per il fatto di non poter più allevare personalmente in futuro nuovi bambini. La soluzione sembra essere trovare una madre surrogata che porti in grembo l’ovulo del suo nuovo bambino e dopo alcune vicissitudini Linda punta fortissimo sulla sua nuova amica Katie, che essendo al momento spiantata e disoccupata potrebbe fare pure la babysitter h24 per tutti i bambini, dipingere in modo professionale la cameretta dei bambini con i disegni di orsetti che tanto amano i bambini e magari pulire casa mentre lei è al lavoro, a far nascere bambini di altre mamme. Angela si rivela una vera “amica” per Katie insomma, anche se forse un po’ monotematica nell’ossessione constante dei bambini. Ma la paga da mamma surrogata/baby sitter/arredatrice/colf pare adeguata e la bionda accetta. La suocera Faye Dunaway è dubbiosa sul piano di affidare alla nuova amica della nuora il suo futuro nipotino e incalza: “Ma cosa sappiamo davvero di Katie? E se fosse una pazza psicopatica? Ma lei lo vorrebbe davvero in grembo un nuovo bambino? Ma a lei piacciono davvero anche i bambini di altri che devono crescere nella sua pancia?” Lo scopriremo alla fine del film. Ma intanto Katie si insedierà stabile nella casa dei Morgan, facendo di notte il bagno in piscina in topless sotto gli occhi di un Brian casualmente nei paraggi, che per qualche istante vorrebbe pure pensare a qualcosa di diverso dai bambini. 

In questo film del 2017 ha gli stessi occhi di ghiaccio di Natasha Henstridge in Specie Mortale, la biondissima e super sexy attrice e modella australiana Nicky Whelan. Aveva già sollecitato, nel ruolo di hostess, le attenzioni di un pilota di linea “potenzialmente fedifrago” interpretato da Cage, nel thriller soprannaturale ultra-religioso Left Behind, del 2014. Ma ora la tensione erotica tra i due può farsi più “bollente”, appunto perché non siamo più in un film ultra-religioso e…no, non è vero e non voglio illudevi in quel senso…


Sembra qui invece decisamente “travagliato” il rapporto tra Cage e la Gershon, che si erano già incontrati sul set del mitico Face/Off di John Woo nel 1997, dove avevano vissuto su schermo una relazione altrettanto travagliata, se vogliamo sempre con alla base delle “persone surrogate”. Gina Gershon, la star californiana super sexy che sempre nel 1997 recitava in Bound Torbido Inganno, dove era al fianco di Jennifer Tilly, in Inconceivable interpreta una madre tormentata, dallo sguardo perennemente ansioso, i capelli meshati e vestiti abbondanti, che vive in un costante stato di paranoia anche a causa di una trama che, anche se parla per il 90% di volere o accudire bambini e per il 5% di Cage che vuole tagliare il prato con un trattore, alla fine riesce ad essere anche un thriller. 

Un thriller che magari colpirà maggiormente per le tematiche il pubblico femminile più sensibile alla questione “bambini”, ma dotato di alcuni spunti originali da “revenge movie”. Non è ovviamente A l’interieur di Bustillo e Maury, assomiglia se vogliamo di più a La mano sulla culla di Curtis Hanson, ma riesce a essere un filmetto gustoso anche solo per gli occhi magnetici della Whelan e per la grinta che come sempre quando serve sa elargire la Gershon. Le due sembrano molto affiatate nel portare insieme le bimbe alla festa dei nonni quanto nel cavarsi gli occhi con odio. Una bella amalgama. Spaesatissima Faye Dunaway, che sembra un po’ Valeria Fabrizi nella serie di Rai 1 Che Dio ci aiuti. La wrestler Eva Marie è purtroppo sotto sfruttata, anche perché riesce a dare corpo a un personaggio interessante e sensuale nei brevi momenti in cui è in scena. Evanescente “per motivi di trama” pure il nostro amatissimo Cage, che anche se sul finale sembra riprendersi un po’ dallo stato di torpore passivo in cui riversa, non riesce mai a mostrare nel film il suo “occhio della tigre”. La pellicola sul valore della paternità dei genitori divorziati che aspettano di vedere la loro bambina nel weekend, secondo il personaggio di Cage alla base della canzone Purple Rain di Prince, dovrà attendere un altro film. Un film da domenica pomeriggio, da gustare in caso salti la programmazione della Signora in giallo. Quando Cage esce di scena con la sua Harley Davidson dopo l’inizio del film, per ricomparire solo più tardi, vorremmo un po’ seguirlo e finire con lui in un’altra pellicola, ma Nicky Whelan non ci è affatto dispiaciuta. 

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