Shintarou
è un poliziotto di quartiere timido e costantemente bullizzato dai colleghi e
pure dagli stessi delinquenti. Per questo sviluppa un'indole arrendevole, ma
che lo porta a sogni ad occhi aperti in cui vuole uccidere tutti, pur conscio
del fatto che è un poliziotto e ama il suo lavoro più di ogni cosa. Un
giorno, come in Magnolia di P.T.Anderson, iniziano a piovere rane dal cielo. In
quanto di origine aliena, le rane pazze iniziano a "entrare nei
corpi" delle persone, trasformandole in "uomini guasti" che, in
ragione della propria specifica indole, mutano anche esteticamente in mostri
"specifici". In pratica, una persona che era solita essere aggressiva
a parole può mutare in una creatura che per gran parte del corpo è
composta da una lingua allungabile per metri e metri, coperta di denti aguzzi
dappertutto. Sì, può ricordare roba che accadeva in Sailor Moon.
Una rana
si impossessa anche del nostro poliziotto, facendolo mutare in una specie di
uomo-arma dalla mano-pistola piuttosto fallica, votato alla distruzione di ogni
uomo guasto. Un supereroe che prenderà il nome di "Jagan"! Ad
aiutarlo nell'impresa di search 'n' destroy di uomini guasti, compare un
gufetto superdeformed stile animale buffo dei cartoni animati di maghette. Il
gufetto dice di essere una specie di poliziotto spaziale, racconta la storia
degli uomini guasti al nostro eroe e fornisce a Jagan un modo per rallentare la
sua trasformazione progressiva e inevitabile in uomo guasto, un particolare
oggetto da masticare. Si tratta di sfere nere che il gufo "espleta dalla
sua parte posteriore" una volta che un uomo guasto viene sconfitto e lui
si è mangiato la rana pazza al suo interno. Riuscirà Jagan a sopravvivere e a
sterminare gli uomini guasti malvagi? Con il tempo al nostro si uniranno altri
uomini guasti non malvagi, formando una sorta di team di supereroi
tutti fuori di testa, disfunzionali, con manie suicide e roba così. Tutto
sommato non saranno granché utili ai fini della trama, ma faranno sentire Jagan
meno solo e daranno un'impennata alla sua ritrovata fiducia per un genere umano
che, guarda sfiga, si sta dimezzando a causa dei mostri.
Riuscirà
Jagan a vincere per lo meno la sua depressione cronica?
Vengono
in mente le raccapriccianti mutazioni di uomini in diavoli e la volontà di
questi di coalizzarsi in gruppi di Devilman di Go Nagai, c'è un lato
psicologico che si esaspera e riplasma la forma fisica delle come in Homunculus
di Yamamoto e come i Meganoidi di Daitarn 3. C'è una componente weird
splatter-alien come in Kiseiju di Iwaaki, che combina esseri pucciosi a
schifezze visive inenarrabili, c'è una umanità allo sbando ma ancora ironica
nello sguardo e matta negli intenti come in I am a Hero di Hanazama. C'è un
lato erotico, sempre presente e raccapricciante come in Last Man di Egawa. Non è
un'opera adatta ai minori, ma questo manga, con tutte le derivazioni che in
qualche modo lo rendono un bel mix, diverte un sacco. L'azione è concitata e si
muove di escalation in escalation, puntando al risultato visivo più esagerato
ed estremo numero dopo numero. Gli scontri sono pieni di tattiche folli alla
Jojo che riescono a essere ben gestite. La componente narrativa è ricca di
ironia ma gli eventi sono spesso grotteschi, estremi e tragici. Tranne forse il
protagonista, il cast è del tutto esposto all'umore dell'autore, che spesso
sembra decidere chi eliminare come R.R.Martin. Lo stupore dei primi numeri
sembra attenuarsi sui canoni del battle shonen e mi auguro che sia solo una
fase non "tutto il resto della narrazione". Per ora mi sto divertendo
ancora, speriamo duri.
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