venerdì 11 ottobre 2019

Le Storie n.84 "Il prisma oscuro" Disegni di Max Avogadro, Storia di Maurizio Principato




Strani suicidi, forse provocati da uno stato di ipnosi, iniziano a piovere incontrollati sopra Milano. C'è forse un nuovo serial killer in circolazione. Si diverte a uccidere nel mondo dell'editoria, gioca con con la polizia decorando le vittime con bigliettini numerati e con strane citazioni. Un giornalista che si occupa di musica per un quotidiano locale viene ingaggiato al volo per occuparsi del caso, non essendo nei paraggi redazionali nessun altro esperto di cronaca nera disponibile. Sarà per lui un viaggio del tutto inedito dalla sua solita routine, che forse lo porterà alla fama o alla dannazione. Al centro delle indagini potrebbe esserci la figura fantomatica di un romanziere misterioso, l'autore di un singolo bestseller di cui nessuno sa niente. 
Dopo un bel po' di tempo, torno con piacere a leggere il mensile antologico di Sergio Bonelli Editore grazie a una storia di stampo action-thriller autoconclusiva di un numero, ambientata nella città di Milano ai giorni nostri. Il capoluogo lombardo è una delle mie principali mete lavorative e ci sono molto affezionato. Anche il mensile "Amarcord" Cani Sciolti di Bonelli è ambientato a Milano e indugia tra vie e monumenti a me noti, anche se prevalentemente ambientati nel passato, come del resto la Milano del passato era scenario del malinconico libro Appunti di un venditore di donne di Giorgio Faletti. Se invece cercate qualcosa di più "contemporaneo", poetico e sulla Milano a me più amata, quella dei Navigli (peraltro oggetto, sempre però "vintage" di alcune delle più belle sequenze di Porco Rosso di Miyazaki), vi voglio consigliare il bellissimo volume Bao Pubishing, Un romantico a Milano, scritto è disegnato da Sergio Gerasi. 
Il prisma oscuro è ambientato dalle parti di un'altra delle mie zone preferite, dalle parti di Palestro, Porta Venezia e Corso Buenos Aires, facendo una capatina vertiginosa in zona City Life, toccando piazza Fontana e buttandosi in Fulvio Testi. Tutto è descritto con dettagli e riferimenti visivi limpidi, che per uno che ci vive un po' commuovono. Il lavoro visivo di Avogadro è accuratissimo, prezioso ma anche duttile per descrivere al meglio una storia dalla cospicua componente action, piena di inseguimenti e omicidi. Il prisma oscuro è un po' come un piccolo Seven di Fincher ambientato nel capoluogo lombardo. L'autore, anche giornalista, infarcisce di citazioni musicali e letterarie tutta la vicenda, le conferisce un ritmo sostenuto e si lascia aperta una piccola porta per il futuro dei personaggi. Rivelare di più di quanto ho già fatto sulla trama sarebbe rovinarvelo, ma di fatto potrebbe essere benissimo l'inizio di una serie, si potrebbero narrare altre vicende a questa collegate. L'idea, che si esplica nella "svolta della vicenda", quando il puzzle diviene più chiaro, è davvero buona, se la Bonelli fosse la Blumhouse forse non se la farebbe scappare. La caratterizzazione dei personaggi è invece un po' da affinare, ma trovo che sia un peccato veniale davanti ai molti meriti visivi e narrativi. Se cercate un divertente thriller a fumetti, quanto proposto da Le Storie questo mese è la scelta giusta. 
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P.S. Se volete che torni un po' a commentare Le Storie della Bonelli, lasciatemi un commento da qualche parte.

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