Strani
suicidi, forse provocati da uno stato di ipnosi, iniziano a piovere
incontrollati sopra Milano. C'è forse un nuovo serial killer in circolazione.
Si diverte a uccidere nel mondo dell'editoria, gioca con con la polizia
decorando le vittime con bigliettini numerati e con strane citazioni. Un
giornalista che si occupa di musica per un quotidiano locale viene ingaggiato
al volo per occuparsi del caso, non essendo nei paraggi redazionali nessun
altro esperto di cronaca nera disponibile. Sarà per lui un viaggio del tutto
inedito dalla sua solita routine, che forse lo porterà alla fama o alla
dannazione. Al centro delle indagini potrebbe esserci la figura fantomatica di
un romanziere misterioso, l'autore di un singolo bestseller di cui nessuno sa
niente.
Dopo un
bel po' di tempo, torno con piacere a leggere il mensile antologico di Sergio
Bonelli Editore grazie a una storia di stampo action-thriller autoconclusiva
di un numero, ambientata nella città di Milano ai giorni nostri. Il capoluogo
lombardo è una delle mie principali mete lavorative e ci sono molto
affezionato. Anche il mensile "Amarcord" Cani Sciolti di Bonelli è
ambientato a Milano e indugia tra vie e monumenti a me noti, anche se
prevalentemente ambientati nel passato, come del resto la Milano del passato era
scenario del malinconico libro Appunti di un venditore di donne di Giorgio
Faletti. Se invece cercate qualcosa di più "contemporaneo", poetico e
sulla Milano a me più amata, quella dei Navigli (peraltro oggetto, sempre
però "vintage" di alcune delle più belle sequenze di Porco Rosso di
Miyazaki), vi voglio consigliare il bellissimo volume Bao Pubishing, Un
romantico a Milano, scritto è disegnato da Sergio Gerasi.
Il prisma oscuro è
ambientato dalle parti di un'altra delle mie zone preferite, dalle parti di
Palestro, Porta Venezia e Corso Buenos Aires, facendo una capatina vertiginosa
in zona City Life, toccando piazza Fontana e buttandosi in Fulvio Testi. Tutto
è descritto con dettagli e riferimenti visivi limpidi, che per uno che ci vive
un po' commuovono. Il lavoro visivo di Avogadro è accuratissimo, prezioso ma
anche duttile per descrivere al meglio una storia dalla cospicua componente
action, piena di inseguimenti e omicidi. Il prisma oscuro è un po' come un
piccolo Seven di Fincher ambientato nel capoluogo lombardo. L'autore, anche
giornalista, infarcisce di citazioni musicali e letterarie tutta la vicenda, le
conferisce un ritmo sostenuto e si lascia aperta una piccola porta per il
futuro dei personaggi. Rivelare di più di quanto ho già fatto sulla trama
sarebbe rovinarvelo, ma di fatto potrebbe essere benissimo l'inizio di una
serie, si potrebbero narrare altre vicende a questa collegate. L'idea, che si
esplica nella "svolta della vicenda", quando il puzzle diviene più
chiaro, è davvero buona, se la Bonelli fosse la Blumhouse forse non se la
farebbe scappare. La caratterizzazione dei personaggi è invece un po' da
affinare, ma trovo che sia un peccato veniale davanti ai molti meriti visivi e
narrativi. Se cercate un divertente thriller a fumetti, quanto proposto da Le
Storie questo mese è la scelta giusta.
Talk0
P.S. Se
volete che torni un po' a commentare Le Storie della Bonelli, lasciatemi un
commento da qualche parte.
Nessun commento:
Posta un commento