venerdì 5 gennaio 2018

Slender Man - il primo trailer


C'è un mostro che si aggira nei boschi. Sa manipolarti la mente fino a farti impazzire e se arriva a toccarti puoi morire all'istante. È una figura alta, dagli arti allungati, assomiglia a un uomo in giacca e cravatta, è calvo, ha un volto pallido senza occhi, naso, bocca e orecchie. Il volto di un manichino. Chi lo ha visto sa che può spostarsi con estrema velocità, potrebbe nascondere dei tentacoli e di sicuro la sua presenza crea dei disturbi alle apparecchiature elettroniche. Lo slender man, "l'uomo snello", è forse un alieno, forse un demone, forse qualcosa di estremamente vecchio e da sempre presente nel mondo. Ed è a caccia. 
Nato come trovata pare un concorso fotografico, lo Slender Man è diventato virale in breve tempo, ispirando le Urban legends telematiche (le cosiddette Creepy Pasta), i fumetti, i videogame, i forum. C'è gente che è arrivata a credere che fosse qualcosa di vero, al punto da uccidere in suo nome (i contorni di questa vicenda sono davvero tristi, si parla di bambine di 12 anni e il padre di una di questo si sta opponendo alla pellicola) e non era stano pensare che questo nuovo babau virtuale prima o poi varcasse i cancelli di Hollywood, dopo che Youtube e i social letteralmente esplodono di film amatoriali e racconti ispirati a questo essere. C'è già in giro di fatto un film, di James Moran, che "ufficiosamente" si è occupato del tema, un prodotto simpatico e nulla più che potete trovare già in home video. Eccovi il trailer



A differenza di Always Watching, questa prodotta da Sony per la regia di Sylvian White è invece la "trasposizione ufficiale".
David Birke come sceneggiatore ha all'attivo l'interessante thriller con Ron Perlman 13 Sins. Joey King la abbiamo di recente apprezzata nel simpatico (ma non epocale) Wish Upon di Leonetti (regista di Annabelle) e la ricordiamo bene in The Conjuring di James Wan. Annalise Basso era nei bellissimi horror di Mike Flanagan in Ouija - l'origine del male e in Oculus e i più "hipster" l'hanno magari notata in Captain Fantastic. Sotto lo Slender Man c'è poi Javier Botet, una leggenda. L'attore specializzato a interpretare mostri che abbiamo già incontrato come xenomorpho in Alien Covenant, come fantasma in Crimson Peak di Del Toro e in Non bussate a quella porta, come demone con il martellone nella saga Rec, come "l'uomo storto", The Crocked Man, scappato da un giocattolo inquietante in The conjuring 2 (che avrà uno spin-off della saga dei demonologi Warren a lui dedicato, come già successo ad Annabelle e come a giugno succederà per The nun), come "mama" in La madre di Muschietti (che lo ha voluto pure in IT ) e che è nelle sale, adesso, ad interpretare lo spaventoso Key Face in Insidious: l'ultima chiave. Se un mostro al cinema di recente ve l'ha fatta fare sotto dalla paura, sotto il make-up probabilmente c'è Doug Jones, Joseph Bishara (che di lavoro ufficiale fa comunque il compositore) o Javier Botet. 



Venendo al trailer, troviamo nelle immagini, da subito, qualcosa che ci ricorda felicemente il disturbante e "technofobico" remake di The ring di Verbinski, che rispetto all'originale di Nakata, ispirato al romanzo di Suzuki, aggiungeva al già bellissimo impianto visivo e narrativo la straordinaria fotografia di Borjian Bazelli e gli effetti di trucco di Rick Baker. Anche qui ci sono ragazzini che se la vedono brutta, anche qui scene violente ma senza sangue (poi al cinema vedremo se è effettivamente questo il taglio che vorranno dare alla pellicola), anche qui ci sono immagini strane e disturbanti come quelle generate dalla videocassetta di Samara/Sadako, anche qui c'è un cielo spettrale e quasi verdastro, alieno, che colora male i colori spenti della campagna americana. Lo Slender Man, ovviamente, si vede poco. Non  sappiamo se sarà quindi più manichino o più alieno o tentacolare o spettrale o in altre delle infinite varianti con cui oggi è immaginato in rete. Vedremo. Per ora, belle vibrazioni. L'investimento è consistente e a livello di curriculum ci siamo. La prova vera comunque è tutta da giocare in sala. Vi faremo sapere. 
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