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corto. Alita o "Gunnm" (che sta per Gun Dream come
"Gundam") di Yukito Kishiro è uno dei manga che ho amato di più nella
mia vita. Fino a quando la sua "espansione" The New Order mi ha
frantumato i coglioni per così tanti numeri di "nulla" che l'ho mollato
per disinteresse totale. Eppure quanto era figo e pieno di idee nei "tempi
d'oro". Un mondo pieno di cyborg con l'anima e uomini simili ad androidi
anaffettivi. Un mondo diviso tra due città così speculari da fare impressione.
Un continuo brutale festival della carne e del sangue (ricostruito anche
in uno dei momenti più ispirato di A.I. di Spielberg) accompagnato dai momenti
più alti e più lirici che ricordi in un fumetto. Tante, tantissime idee
diverse, originali ed esaltanti messe in campo. Tantissima azione, malinconia e
cuore. Alita al lettore letteralmente dona il proprio cuore,
strappandoselo dal petto con tutto il sangue e bulloni che contiene, mente con
l'altra mano tiene la testa mozzata di un Cyborg punk. Ed è davvero difficile
descrivere a parola quanto nel farlo sia potente, bella e al contempo
vulnerabile. Lo stile di Kishiro poi è così unico e iconico che lo ha solo lui.
Pieno di rifiniture e ombre, dettagli maniacali e paesaggi infiniti in cui
perdere lo sguardo.
Di
questo adattamento cinematografico si parla da sempre, nello specifico prima
della serie TV Dark Angel con protagonista Jessica Alba e la produzione di
James Cameron. Poi Dark Angel si è evoluto in qualcosa di diverso ma la Alba
era lei, era una Alita perfetta e Cameron il miglior regista possibile per
ricreare su grande schermo un mondo di androidi malinconici e di umani
disumani. Poi però il regista cult si è riversato anima e corpo su Avatar, a
cui donerà probabilmente il resto della sua vita, e ha passato il progetto a
quel gran mistero di regista che è Robert Rodriguez. Rodriguez ci è stato pure
simpatico, dai tempi di El Mariachi fino a (quasi) Machete (anno del
signore 2010) ce lo siamo goduto tutto, tollerando male i suoi excursus
nel cinema per lattanti con cagate come Sharkboy e Lavagirl. Il dannato Rodriguez "d'annata" sarebbe stato ottimo per Alita: sanguigno
e ironico, splatteroso e melodrammatico, stralunato e geniale. Le sue trovate
tecnico-visive stile la "minchia a pallettoni" (vista più
volte nei suoi film... tra gli altri in Desperado, in Dal Tramonto all'alba e
Machete) probabilmente piacerebbero a Kishino, che con Rodriguez potrebbe
condividere lo stesso malato e contagioso senso dell'umorismo, del macabro e
della poesia. Ma parliamo del Rodriguez, lo ripetiamo, di un tempo
passato. Dopo gli anni d'oro Rodriguez fa quella cosa ignobile
"direct-to-video" di Spy Kids 4, un film che bisogna vedere con
i propri occhi per rendersi conto di quanto è disastroso. Miracolosamente gli
arriva poi la grande occasione, Predators, che però rifiuta di girare per
motivi pretestuosi, mettendo nello stesso tempo in cantiere quella mezza
cagatina di Machete Kills, film molto più triste e svogliato del numero 1 che
lui non si degna manco di chiudere in qualche modo: brutto e monco. Sperando
che abbia in serbo ancora due o tre cartucce gli commissionano pure il sequel
di Sin City, quanto il numero uno, sempre diretto da lui, non era uscito
affatto male. Purtroppo viene fuori un film interessante ma loffio che per lo più
spreca grandi attori e un'ottima fotografia, distruggendo ogni speranza per un
capitolo 3, ai tempi già programmato (ma fu un anno orribile per i film tratti
dalle graphic novel di Miller, pure il sequel di 300 andò malino, nonostante in
entrambi i film ci fosse una divina Eva Green). E questo è Rodriguez oggi, dopo
che si è dilettato un po' con la produzione della Serie TV tratta da Dal
tramonto all'alba, che anche lei è carina ma poco più. Saprà questo Battle
Angel Alita tirar fuori dalla carcassa morente di Rodriguez un cuore ancora
pulsante, con la voglia di farci divertire e stupire senza freni come ai tempi
di Planet Terror? Speriamo. Intanto guardiamo il trailer e troviamo un
interessante Christoph Waltz nel ruolo di Ido, lo scienziato / cacciatore di
taglie che trova nella discarica Alita, la ripara e ne diventa padre. Già
partiamo malissimo, Waltz sarebbe stato perfetto nel ruolo del pazzo e
stravagante dottor Desty Nova, uno dei villain più affascinanti della serie, ma
su Ido proprio no... Ido sarebbe stato ottimo con il volto di Edward Norton o
Anthony Edwards. Ma alla fine chissà, potrebbe andare benissimo pure Waltz, non
voglio precludermi alcuna sorpresa positiva. È presente il personaggio di Hugo,
(interpretato da Keean Johnson), c'è Chiren (Jennifer Connelly), Vector (Mahershala Ali) e il terribile Zapan (Ed Skrein). Questo potrebbe significare
che il film si ispira a uno dei primissimi archi narrativi della serie,
peraltro trasposto già in animazione, nel 1993 dalla storica Mad House, in un
ancora bellissimo (e struggente) dittico di episodi "autoconclusivi"
.
Resta da
parlare di Alita stessa, interpretata da Rosa Salazar. Il suo volto è
volutamente modificato al computer, artificiale e squadrato come una bambola di
porcellana, con gli stessi immensi occhi della eroina del manga. È straniante,
è espressivo, è sinistramente affascinante. Mancano però le labbra "a piovra".
Jessica Alba aveva esattamente il volto di Alita vent'anni fa, ed erano
lineamenti che andavano benissimo così, senza questo mascherone digitale che di
primo acchito spaventa. Però è una soluzione visiva potente e non scontata.
Anche gli altri cyborg vanno bene, sono tentacolari, sono disperati, sono
luridi, sono sgradevoli ma umanissimi. Non vediamo l'ora di vedere in azione il
martellone a razzo di Ido. Partiamo bene insomma. Speriamo bene e diamo fiducia
a Cameron e Rodriguez. Di sicuro potremo presto riparlarne.
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Speriamo in bene!
RispondiEliminaSto leggendo il manga, la prima serie mi è piaciuta molto, la seconda man mano che vado avanti sempre meno (tra l'altro, sei arrivato al combattimento dei karateka con Anomaly, che spara plasma dal suo pene gigante? quello sì che sarebbe pane per Rodriguez...).
Dal trailer si capisce che l'arco narrativo preso in considerazione è il primo, e meno male, perché è ancche il più bello, secondo me.
Il film d'animazione devo ancora vederlo... ma rimedierò.