giovedì 4 gennaio 2018

Finalmente il trailer di Battle Angel Alita!




Taglio corto. Alita o "Gunnm" (che sta per Gun Dream come "Gundam") di Yukito Kishiro è uno dei manga che ho amato di più nella mia vita. Fino a quando la sua "espansione" The New Order mi ha frantumato i coglioni per così tanti numeri di "nulla" che l'ho mollato per disinteresse totale. Eppure quanto era figo e pieno di idee nei "tempi d'oro". Un mondo pieno di cyborg con l'anima e uomini simili ad androidi anaffettivi. Un mondo diviso tra due città così speculari da fare impressione. Un continuo brutale festival della carne e del sangue (ricostruito anche in uno dei momenti più ispirato di A.I. di Spielberg) accompagnato dai momenti più alti e più lirici che ricordi in un fumetto. Tante, tantissime idee diverse, originali ed esaltanti messe in campo. Tantissima azione, malinconia e cuore.  Alita al lettore letteralmente dona il proprio cuore, strappandoselo dal petto con tutto il sangue e bulloni che contiene, mente con l'altra mano tiene la testa mozzata di un Cyborg punk. Ed è davvero difficile descrivere a parola quanto nel farlo sia potente, bella e al contempo vulnerabile. Lo stile di Kishiro poi è così unico e iconico che lo ha solo lui. Pieno di rifiniture e ombre, dettagli maniacali e paesaggi infiniti in cui perdere lo sguardo. 


Di questo adattamento cinematografico si parla da sempre, nello specifico prima della serie TV Dark Angel con protagonista Jessica Alba e la produzione di James Cameron. Poi Dark Angel si è evoluto in qualcosa di diverso ma la Alba era lei, era una Alita perfetta e Cameron il miglior regista possibile per ricreare su grande schermo un mondo di androidi malinconici e di umani disumani. Poi però il regista cult si è riversato anima e corpo su Avatar, a cui donerà probabilmente il resto della sua vita, e ha passato il progetto a quel gran mistero di regista che è Robert Rodriguez. Rodriguez ci è stato pure simpatico, dai tempi di El Mariachi fino a (quasi) Machete (anno del signore 2010) ce lo siamo goduto tutto, tollerando male i suoi excursus nel cinema per lattanti con cagate come Sharkboy e Lavagirl. Il dannato Rodriguez "d'annata" sarebbe stato ottimo per Alita: sanguigno e ironico, splatteroso e melodrammatico, stralunato e geniale. Le sue trovate tecnico-visive stile la  "minchia a pallettoni" (vista più volte nei suoi film... tra gli altri in Desperado, in Dal Tramonto all'alba e Machete) probabilmente piacerebbero a Kishino, che con Rodriguez potrebbe condividere lo stesso malato e contagioso senso dell'umorismo, del macabro e della poesia. Ma parliamo del Rodriguez, lo ripetiamo, di un tempo passato. Dopo gli anni d'oro Rodriguez fa quella cosa ignobile "direct-to-video" di Spy Kids 4, un film che bisogna vedere con i propri occhi per rendersi conto di quanto è disastroso. Miracolosamente gli arriva poi la grande occasione, Predators, che però rifiuta di girare  per motivi pretestuosi, mettendo nello stesso tempo in cantiere quella mezza cagatina di Machete Kills, film molto più triste e svogliato del numero 1 che lui non si degna manco di chiudere in qualche modo: brutto e monco. Sperando che abbia in serbo ancora due o tre cartucce gli commissionano pure il sequel di Sin City, quanto il numero uno, sempre diretto da lui, non era uscito affatto male. Purtroppo viene fuori un film interessante ma loffio che per lo più spreca grandi attori e un'ottima fotografia, distruggendo ogni speranza per un capitolo 3, ai tempi già programmato (ma fu un anno orribile per i film tratti dalle graphic novel di Miller, pure il sequel di 300 andò malino, nonostante in entrambi i film ci fosse una divina Eva Green). E questo è Rodriguez oggi, dopo che si è dilettato un po' con la produzione della Serie TV tratta da Dal tramonto all'alba, che anche lei è carina ma poco più. Saprà questo Battle Angel Alita tirar fuori dalla carcassa morente di Rodriguez un cuore ancora pulsante, con la voglia di farci divertire e stupire senza freni come ai tempi di Planet Terror? Speriamo. Intanto guardiamo il trailer e troviamo un interessante Christoph Waltz nel ruolo di Ido, lo scienziato / cacciatore di taglie che trova nella discarica Alita, la ripara e ne diventa padre. Già partiamo malissimo, Waltz sarebbe stato perfetto nel ruolo del pazzo e stravagante dottor Desty Nova, uno dei villain più affascinanti della serie, ma su Ido proprio no... Ido sarebbe stato ottimo con il volto di Edward Norton o Anthony Edwards. Ma alla fine chissà, potrebbe andare benissimo pure Waltz, non voglio precludermi alcuna sorpresa positiva. È presente il personaggio di Hugo, (interpretato da Keean Johnson), c'è Chiren (Jennifer Connelly), Vector (Mahershala Ali) e il terribile Zapan (Ed Skrein). Questo potrebbe significare che il film si ispira a uno dei primissimi archi narrativi della serie, peraltro trasposto già in animazione, nel 1993 dalla storica Mad House, in un ancora bellissimo (e struggente) dittico di episodi "autoconclusivi" .   




Resta da parlare di Alita stessa, interpretata da Rosa Salazar. Il suo volto è volutamente modificato al computer, artificiale e squadrato come una bambola di porcellana, con gli stessi immensi occhi della eroina del manga. È straniante, è espressivo, è sinistramente affascinante. Mancano però le labbra "a piovra". Jessica Alba aveva esattamente il volto di Alita vent'anni fa, ed erano lineamenti che andavano benissimo così, senza questo mascherone digitale che di primo acchito spaventa. Però è una soluzione visiva potente e non scontata. Anche gli altri cyborg vanno bene, sono tentacolari, sono disperati, sono luridi, sono sgradevoli ma umanissimi. Non vediamo l'ora di vedere in azione il martellone a razzo di Ido. Partiamo bene insomma. Speriamo bene e diamo fiducia a Cameron e Rodriguez. Di sicuro potremo presto riparlarne. 
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1 commento:

  1. Speriamo in bene!
    Sto leggendo il manga, la prima serie mi è piaciuta molto, la seconda man mano che vado avanti sempre meno (tra l'altro, sei arrivato al combattimento dei karateka con Anomaly, che spara plasma dal suo pene gigante? quello sì che sarebbe pane per Rodriguez...).
    Dal trailer si capisce che l'arco narrativo preso in considerazione è il primo, e meno male, perché è ancche il più bello, secondo me.
    Il film d'animazione devo ancora vederlo... ma rimedierò.

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