lunedì 22 gennaio 2018

Hellraiser: Judgment - finalmente un trailer


Ok, alzi la mano chi sta piangendo di gioia dopo aver visto questo trailer! Non ci speravamo più, noi 11 fan italiani di Hellraiser (scherzo.. lo so che siamo tantissimi) ma alla fine i cenobiti di Clive Barker sono tornati per infestare di incubi anche le nuove generazioni. Nove film, di cui gli ultimi due incredibilmente ancora inediti in Italia, un fandom per cui libri, fumetti e film sono un'autentica religione, montagne di action figures prodotte e chili e chili di suggestioni visive riprese più o meno legalmente dall'opera originale. Pensate a Resident Evil, Mortal Kombat, il fumetto Berserk di Kentaro Miura, gli Slipknot, la saga di Insidious, Death Note, la moda, la musica. Tutti  si sono negli anni portati a casa un pezzettino di Hellraiser, che si tratti del look di qualche cenobita, una maschera o di variazioni sul tema del misterioso "cubo", l'oggetto magico che secondo la saga permette a chi lo schiude di attingere a un infinito potere, oltre che aprire nel nostro mondo un'autentica porta per l'inferno. Un'affettuosa citazione al mattatore massimo di questa saga fatta di creature né angeli né demoni, il mostro ultradimensionale Pinhead, è pure presente in quello straordinario accrocchio meta-cinematografico che è Cabin in the wood (da noi Quella casa nel bosco), diretto da Drew Goddard. Il materiale di partenza è così dark, carismatico ed epico che i fan hanno sempre invocato uno sdoganamento serio, magari una esalogia di film con il budget del Signore degli anelli. La saga, anche per carica com'è di sangue e tette, non ha mai ricevuto un tale privilegio, ma oggi che Il trono di spade sbanca gli ascolti delle reti via cavo forse il mondo può cambiare. Certo che servirebbe pure una casa di distribuzione che ci creda davvero nel progetto. Ed eccoci quindi all'ultima incarnazione del brand, scritto e diretto da Gary J. Tunnicliffe, che a curriculum ha scritto l'Hellraiser precedente direct - to - video, Hellraiser: revelations, diretto nel 2004 un corto sempre sul Pinhead e poi poco altro di qualche alto profilo, a meno che voi riteniate di alto profilo il celeberrimo Jack e la pianta dei fagioli con Christopher Lloyd. Però di contro il buon J. è una mezza autorità nel campo del make-up. È nel settore dai tempi di Waxwork 2 (mamma che ricordi!) e poi è passato, tra le mille cose,  per Hellraiser III, quella cosa pazzesca che era Candyman, quell'altra cosa pazzesca che era Warlock con Julian Sands, Halloween, Wishmaster, il Blade della Marvel, Dracula 2000 prodotto da Wes Craven, il nostalgicamente delizioso Halloween Resurrection, Exsorcist The beginning che non mi era affatto dispiaciuto, il bruttarello asiatico importato Pulse, il gustoso San Valentino di sangue, quel piccolo cult di Drive Angry sempre diretto dai tizi pazzerelli di San Valentino di sangue, quella zozzeria ma cool di Piranha 3DD. E poi, sempre a pasticciare con i trucchi, te lo trovi pure nei Mission Impossible, in Wolverine, Black Mass, Final Destination, la serie TV di Scream, Gone Girl di Fincher. Oh, il buon J. lavora un casino!! Oltre a ciò è pure stato assistant director per un discreto pugno di horror direct to video. J. ci piace, è nel settore da anni e ha messo un pezzetto del suo cuore e talento  in un numero spropositato di cose che sicuramente avrete visto anche voi. Noi tifiamo per lui e lo aspettiamo con i "suoi" cenobiti, anche se è chiaro che il film è costato due spicci come il precedente. 


Il trailer è l'esatta festa di sangue e coolness che ci si aspetterebbe da Hellraiser. Tra gli attori c'è la prima ragazza di cui mi sono davvero innamorato, Heather Langerkamp, la leggendaria Nancy di Nightmare on Elm Street, Nightmare 3: Dream Warriors (il mio film più preferitissimo della vita, anche se non è una forma grammaticale corretta quella che ho appena usato) e New Nightmare. Il Pinhead è a questo giro Paul T.Taylor, ha la faccia giusta mi pare. A Dimension Film "je tocca" fare questo film per non perdere i diritti cinematografici del franchise (cosa che sarebbe davvero un bene per lo stesso) e il budget è appunto tutto per un direct-to-video. Il buon J. a quanto pare dalle vocine su internet ha pure dei sensi di colpa per lo scarso successo di Hellraiser: Revelations, film che appunto lui ha scritto ma non ha potuto dirigere per motivi vari, tra cui il fatto che gli hanno preferito il regista che ha esordito con il sanguinoso cortometraggio El ciclo. Comunque J. qui e oggi, con Hellraiser Judgment, vuole fare qualcosa di bello per i cenobiti, innovare la saga, riprendersi la fiducia dei produttori. Speriamo bene. 
Talk0 


2 commenti:

  1. Bentornati, supplizianti.
    Rimarrà una saga cult, non destinata alle grandi platee, facciamocene una ragione e godiamoci queste novità.

    Moz-

    RispondiElimina