Ok, alzi
la mano chi sta piangendo di gioia dopo aver visto questo trailer! Non ci
speravamo più, noi 11 fan italiani di Hellraiser (scherzo.. lo so che siamo
tantissimi) ma alla fine i cenobiti di Clive Barker sono tornati per
infestare di incubi anche le nuove generazioni. Nove film, di cui gli
ultimi due incredibilmente ancora inediti in Italia, un fandom per cui libri,
fumetti e film sono un'autentica religione, montagne di action figures prodotte
e chili e chili di suggestioni visive riprese più o meno legalmente dall'opera
originale. Pensate a Resident Evil, Mortal Kombat, il fumetto Berserk di
Kentaro Miura, gli Slipknot, la saga di Insidious, Death Note, la moda, la
musica. Tutti si sono negli anni portati a casa un pezzettino di Hellraiser,
che si tratti del look di qualche cenobita, una maschera o di variazioni sul
tema del misterioso "cubo", l'oggetto magico che secondo la saga
permette a chi lo schiude di attingere a un infinito potere, oltre che aprire
nel nostro mondo un'autentica porta per l'inferno. Un'affettuosa citazione
al mattatore massimo di questa saga fatta di creature né angeli né demoni, il
mostro ultradimensionale Pinhead, è pure presente in quello straordinario
accrocchio meta-cinematografico che è Cabin in the wood (da noi Quella casa nel bosco), diretto da Drew Goddard. Il materiale di
partenza è così dark, carismatico ed epico che i fan hanno sempre
invocato uno sdoganamento serio, magari una esalogia di film con il budget del
Signore degli anelli. La saga, anche per carica com'è di sangue e tette, non ha
mai ricevuto un tale privilegio, ma oggi che Il trono di spade sbanca gli
ascolti delle reti via cavo forse il mondo può cambiare. Certo che servirebbe
pure una casa di distribuzione che ci creda davvero nel progetto. Ed eccoci
quindi all'ultima incarnazione del brand, scritto e diretto da Gary J.
Tunnicliffe, che a curriculum ha scritto l'Hellraiser precedente direct - to -
video, Hellraiser: revelations, diretto nel 2004 un corto sempre sul Pinhead e
poi poco altro di qualche alto profilo, a meno che voi riteniate di alto
profilo il celeberrimo Jack e la pianta dei fagioli con Christopher
Lloyd. Però di contro il buon J. è una mezza autorità nel campo del make-up. È
nel settore dai tempi di Waxwork 2 (mamma che ricordi!) e poi è passato, tra le
mille cose, per Hellraiser III, quella cosa pazzesca che era Candyman,
quell'altra cosa pazzesca che era Warlock con Julian Sands, Halloween,
Wishmaster, il Blade della Marvel, Dracula 2000 prodotto da Wes Craven, il nostalgicamente
delizioso Halloween Resurrection, Exsorcist The beginning che non mi era
affatto dispiaciuto, il bruttarello asiatico importato Pulse, il gustoso San
Valentino di sangue, quel piccolo cult di Drive Angry sempre diretto dai tizi
pazzerelli di San Valentino di sangue, quella zozzeria ma cool di Piranha 3DD.
E poi, sempre a pasticciare con i trucchi, te lo trovi pure nei Mission
Impossible, in Wolverine, Black Mass, Final Destination, la serie TV di Scream,
Gone Girl di Fincher. Oh, il buon J. lavora un casino!! Oltre a ciò è pure stato
assistant director per un discreto pugno di horror direct to video. J. ci
piace, è nel settore da anni e ha messo un pezzetto del suo cuore e
talento in un numero spropositato di cose che sicuramente avrete visto anche
voi. Noi tifiamo per lui e lo aspettiamo con i "suoi" cenobiti, anche
se è chiaro che il film è costato due spicci come il precedente.
Il trailer è
l'esatta festa di sangue e coolness che ci si aspetterebbe da Hellraiser. Tra
gli attori c'è la prima ragazza di cui mi sono davvero innamorato, Heather
Langerkamp, la leggendaria Nancy di Nightmare on Elm Street, Nightmare 3: Dream
Warriors (il mio film più preferitissimo della vita, anche se non è una forma
grammaticale corretta quella che ho appena usato) e New Nightmare. Il Pinhead è
a questo giro Paul T.Taylor, ha la faccia giusta mi pare. A Dimension Film
"je tocca" fare questo film per non perdere i diritti cinematografici
del franchise (cosa che sarebbe davvero un bene per lo stesso) e il budget è appunto
tutto per un direct-to-video. Il buon J. a quanto pare dalle vocine su internet
ha pure dei sensi di colpa per lo scarso successo di Hellraiser: Revelations,
film che appunto lui ha scritto ma non ha potuto dirigere per motivi vari, tra
cui il fatto che gli hanno preferito il regista che ha esordito con il
sanguinoso cortometraggio El ciclo. Comunque J. qui e oggi, con
Hellraiser Judgment, vuole fare qualcosa di bello per i cenobiti, innovare la
saga, riprendersi la fiducia dei produttori. Speriamo bene.
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Bentornati, supplizianti.
RispondiEliminaRimarrà una saga cult, non destinata alle grandi platee, facciamocene una ragione e godiamoci queste novità.
Moz-
B-movie per sempre!
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