The watch
Evan (Ben
Stiller) ama la sua comunità e si dedica con altruismo spassionato ad essa. Offre lezioni di lingua, tiene un corso di ginnastica mattutina
per il parco, rispetta le minoranze etniche e accetta con gioia
quando queste ottengono la cittadinanza americana. Evan dirige un
megastore dove Antonio, Joe Nunez, fa la guardia giurata.
Una notte
Antonio viene aggredito durante il suo turno di guardia da una figura
misteriosa. Il giorno dopo, trovando il cadavere dilaniato di
Antonio, Evan decide che la città non è abbastanza al sicuro, per
questo decide di arruolare qualcuno per la ronda di quartiere.
Accorrono, a dire il vero, in pochi. Il costruttore edile Bob, Vince
Vaughn, superficiale e fancazzista, il disoccupato Franklin, Jonah
Hill, gasato ed esagitato, e l'impeccabile e corretto vicino
Jamarcus, Richard Ayoade. La ronda si forma. Sono delle mezze seghe e
pertanto vengono sbeffeggiati a ogni loro “eroica missione”. La
polizia giustamente li sfotte. Sembra che il gruppo sia formato più
per esigenze personali dei singoli membri che per effettivo interesse
per la causa; la cosa sulle prime demotiverà Evan, ma poi una specie
di equilibrio interno arriverà.
Presto le cose si faranno davvero
strane. Antonio è stata la prima vittima non di un assassino comune,
ma di una razza aliena di invasori che usano la pelle delle vittime
per nascondersi tra la gente comune. Sono già arrivati e sono in
tanti. La ronda di quartiere riuscirà a contrastare il loro attacco?
Vicini del terzo tipo è un film strano. Ci sono scene divertenti, ma
non è un film prettamente comico. Ci sono scene che richiamano alla
fantascienza, ma questa è per lo più poco dettagliata per avere
particolare attrattiva. Anche come film sulla società medio borghese
americana sferra qualche unghiata sulla superficialità
dell'americano medio, ma non ha gli attributi per fare reale critica
sociale. Qua e là, a ulteriore conferma di un quadro di insieme così
incerto, alcuni buchi di sceneggiatura. Poteva essere una commedia
fantasy sul modello di Ghost Busters o Man in Black, ma il modello
più vicino di riferimento è il film inglese Attack the Block, cui
mutua più di una suggestione. Perfino Evolution era più carino.
Akiva Schaffer è regista del Saturnday Night Live e del simpatico
Hot Rod, ma qui manca decisamente il colpo o forse sono io a non
essere nel mood giusto (la comicità del Saturnday Night Live attuale
non è che mi faccia proprio impazzire).
Cosa rimane
quindi, pur nei limiti? Un film sull'amicizia virile, filone che
annovera Scappo dalla città e gli Hangover (una notte da leoni) e,
perché no, visto che parliamo di Stiller e Vaughn, il simpatico
Dodgeball (palle al balzo). Siamo lontani però dalle pellicole
sopra citate, forse per volontà di non varcare certi limiti, di
stare in acque chete . La cosa irrita anche perché gli attori sono
bravi e convincenti, gli effetti speciali sono discreti e molte
suggestioni dello script sono valide. Manca qualcosa e lo si avverte.
Ideale per vederlo una sera, ridere un po' con gli amici,
dimenticarselo il giorno dopo. Peccato.
Talk0
Nessun commento:
Posta un commento