lunedì 3 agosto 2015

Lupin III : la nuova serie arriva il 30 agosto




Manca pochissimo alla messa in onda della serie di Lupin ambientata in Italia, quella che sarà ricordata per la nuova "giacca blu". Una coproduzione da sogno tra lo storico studio TMS e La società milanese del "Biscione" che permetterà al nostro paese di essere il primo al mondo a godere di questo anime.
Dalle prime immagini il celebre antieroe di Monkey Punch sembra davvero in ottima forma e pronto insieme al suo team a compiere le imprese più temerarie. Riuscirà Zenigata a catturarlo? Ma soprattutto temiamo la risposta a una domanda, che già ci pesa come un macigno gigantesco. Riuscirà il ladro gentiluomo a passare sotto le forche Caudine di Mediaset e uscirne integro? Ci sarà stata coordinazione o dovremo assistere all'orribile spettacolo delle forbici della censura italiota, che già in passato hanno deflorato questa serie, una serie dai toni adulti, per renderla meno traumatica e accessibile alle platee dei minori nella fascia del primo pomeriggio? È vero che il passato è passato, le recenti avventure di Lupin sono arrivate su Mediaset Italia 2 integre. Ma la nuova collocazione di orario, in prima serata su Italia 1, un po', da paranoici, ci spaventa. E autentico terrore ci trasmette pure la nuova sigla voluta dalla produzione italiana...


Una sigla che colpisce decisamente al cuore, per citare il testo. Ma da farci infartare! Cantata da Moreno. Portavoce della ricchissima schiera dei rapper italiani con difetti di pronuncia. Uno strano mitologico figuro defilippiano che per scelta dei testi appare quale adepto di una corrente, spero esigua, di "rapper per bambini". Perché Adam Kadmon non ci ha preparati a questo? Fanno davvero più paura gli illuminati dei rapper per bambini? Ve lo immaginate il futuro pieno di cinquenni e seienni di oggi fan di Moreno alla guida del Paese? Moreno, che già mi ha infartato una volta con l'esistenza di un suo pezzo alla fine di Big Hero 6. Non vi ho ancora parlato di Big Hero 6, che è bellissimo, perché ogni volta mi scontro con l'esistenza del suddetto pezzo e cado in catatonica depressione. Roba che per chi segue  il rap originale nato negli USA, dalle forti connotazioni adulte, ideologiche e sociali è una bestemmia in chiesa.
C'è chi si è ribellato, chi ha scritto e fatto petizioni. Ma Moreno ce lo cattiamo e amen. Avrei quasi preferito un revival della misconosciuta, rara e leggendaria, orribilerrima sigla scartata a opera dei Cavalieri del Re più sottotono di sempre:


Certo, la sigla di Moreno, come di recente dichiarato dall'autore Giorgio Vanni, non può piacere a tutti. Ma a chi può piacere? Spaccati di analisi profonda dei personaggi come "Goemon non ride ma è forte" e le "siga storte" per definire Jegen. metrica arrancata e accelerata (come nella spaventosa strofa su Zenigata) e i classici luoghi comuni Stato, Mafia, Calcio, Spaghetti e Mandolino in una auto-presa-per-il-culo-del-nostro-paese (il patentino da rapper sociale?).  Forse piacerà ai giovani.
Ma tiriamo innanzi.
Vediamo positivo! Magari al nono ascolto non ci penseremo più e poi non è "tutto qui". Lupin che sbarca in Italia! Lupin che vive avventure nel nostri Belpaese! Ed è disegnato pure bene! Questa è un'occasione da non mancare, il 30 agosto una data del calendario già segnata .
Certo ci mancheranno Del Giudice, Consoli e Pellegrini. Sempre. Ma le nuove voci italiane conosciute nelle recenti produzioni sono all'altezza.
Forse ci siamo illusi che Lupin rimanesse limbizzato nei nostri ricordi di ultra trentenni. Abbiamo esultato quando l'ultima serie e film sono stati ambientati negli anni '70, con lo stile grafico fighissimo di Takeshi Koike, che citava tanto il tratto originale di Monkey Punch quanto i nostri Manara e Pratt. Quel Lupin era un elitario, raffinato e magnifico. Un Lupin d'autore che è un autentico schifo non avere in Italia in home video. Ma era anche un Lupin che a tanti "giovini" non è piaciuto.


Dannati loro. Se in edicola invece di Topolino si vedessero più opere di Manara e Pratt vivremmo in un mondo migliore.
Questa nuova serie in 26 episodi negli intenti vuole prendere il buono degli ultimi progetti e adattarlo anche al nuovi pubblico. Meno dialoghi su Cime Tempestose e citazioni dei classici greci, più azione, magari meno violenza e sesso. Un po' come accaduto tra la giacca verde e la rossa. Lo dico per i tecnici. La giacca blu non dobbiamo vederla per forza come un male. Ma divertirci e guardarla insieme alle nuove generazioni. Magari non esplodendo nella violenza quando per strada becchiamo qualche ragazzino che dirà "Ué raga! Il Jigen c'ha le siga!! Oh, bella, da oggi me le fumo pure io storte!!". In fondo c'è chi lo faceva e diceva anche prima che lo notasse Moreno. Alla fine siamo tutti fan e ci vogliamo tutti bene. E quando alle fiere c'è qualche santa cosplayer gnocca inguainata in vestitini in latex di Fujiko siamo tutti più contenti di essere appassionati del magnifico, scimmiesco e irresistibile antieroe di Monkey Punch. Facciamo già gli in bocca al lupo alla nuova serie, ricordandoci che pure l'immaginario Castello di Cagliostro era ispirato al nostro bel paese. Ma speriamo che tengano ben lontane le forbici. Evitiamo questa volta di dover attendere trent'anni e Yamato Video per poter vedere l'opera integrale con un senso logico degli episodi non mutilati, per tutelare i puerperi, di sesso droga and rock 'n'roll. Come successo con la stagione tre, ultra martoriata proprio da mediaset. Dita incrociate. 
Talk0

Nessun commento:

Posta un commento