sabato 1 agosto 2015

In memoria di Roddy Piper - Essi vivono

Roderick George Toombs in arte Roddy Piper
Il mondo è invaso dagli alieni. Abbiamo già perso e nemmeno ci siamo accorti del loro arrivo. Controllano l'informazione e gestiscono le leve del potere. Ci controllano, lanciano continui messaggi subliminali che ci invitano a riprodurci, a spendere, a obbedire. Siamo poco più che pecore per loro. Ma un giorno qualcuno si infiltra nelle trasmissioni televisive a rivelare la loro esistenza. Esistono armi per smascherarli, in grado di rivelare il camuffamento che usano per confondersi tra di noi e mostrarceli con il loro vero volto, creature scheletriche e inquietanti.
Queste armi sono degli speciali occhiali da sole. Un giorno un redneck vagabondo, interpretato dalla star del wrestling Roddy Piper, si imbatte in uno scatolone pieno di questi occhiali. Ne indossa un paio e scopre un mondo in bianco e nero, invisibile normalmente. Un mondo pieno di droni di controllo, messaggi che si nascondono dietro a pubblicità della Coca Cola, creature aliene scheletriche che ci spiano, ci controllano e sono in grado di teletrasportarsi.
E così il redneck imbraccia un fucile a pompa, carico, e con gli occhiali rivelatori entra in una banca. È l'inizio della rivoluzione.
Essi vivono è uno dei film più importanti di John Carpenter. Il suo film più politico, controverso. Il suo bersaglio è il consumismo degli anni ottanta. Le derive più estreme del capitalismo, che si ammanta di connotazioni "aliene", non solo figurativamente. Il ruolo centrale dell'informazione nel veicolare le masse. Il regista ci invita a osservare la realtà da altre prospettive, ma inforcare quegli occhiali non è facile, c'è addirittura una scena di lotta furiosa per convincere qualcuno a guardare il mondo con quei nuovi occhi.


Non è un caso che a far partire la rivoluzione sia uno degli ultimi, uno che viene dal basso, l'emblema dello spiantato che non ha nulla da perdere dai "giochi di potere" perché già ai margini, un rozzo  e bifolco antieroe dal cuore grande. Un puro.
Un eroe che aveva il volto buono di Roddy Piper, in uno dei suoi pochi ruoli da attore. Un grande wrestler, grande intrattenitore, sempre umile e sempre amatissimo.
Oggi Roddy ci ha lasciato per un arresto cardiaco a 61 anni.
Non era l'attore del secolo, ma era perfetto e la migliore scelta possibile per uno dei migliori film di sempre, che oggi abbiamo voluto ricordare. Un film che avrebbe bisogno di interi libri per essere spiegato, un film fondamentale per comprendere il potere della macchina da presa nell'incanalare idee. Ma una pellicola che oggi vogliamo ricordare soprattutto per quell'omone grosso e dallo sguardo buono che la interpretava. Uno dei più grandi atleti e professionisti di quello strano, colorato e pericoloso circo che è il wrestling. E chi ama questo sport oggi sarà come me in lacrime. Non ci saranno più nuove edizioni del suo show, il "Piper 'pit", ma mi piace pensare che il Valhalla dei grandi lottatori del passato sarà pronto ad accoglierlo con un gigantesco boccale di birra. Ciao Roddy. 
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