Siamo in Italia, ai giorni nostri, in un condominio di lusso che può
trovarsi nel centro di Roma come di Milano. Il maestro di musica Giulio (Claudio Bisio) ha una vita tranquilla, va a lavorare al conservatorio in vespa,
è sposato con una donna affascinate come Federica (Vittoria Puccini), ha una
figlia in età scolare e un bell’appartamento con un'ampia terrazza ai piani
alti, circondato dal verde come un piccolo paradiso terrestre, con al centro
una grande tavolata che permette cene romantiche all’aperto sotto alle stelle.
Tutto il suo mondo è in armonia, pacifico e silenzioso, ordinato quanto di
classe, non si spreca un euro. Tutto perfetto, tranne i nuovi vicini, Laura (Valentina Lodovini) e Fulvio (Vinicio Marchioni).
Laura e Fulvio sono lì da poco e non è ancora chiaro che lavoro facciano
per vivere, ma sono di sicuro persone rumorose e moleste. Con la musica alta a
tutte le ore si accoppiano animalescamente nella loro camera da letto che la sfortuna vuole che si trovi esattamente sopra la camera da letto di Giulio e
Federica, urlando di piacere come dei dannati. Pare il terremoto o una zona di
guerra. E se poi, per la paura di svegliarsi di notte sentendo rumori e
urla, la loro bambina avesse dei traumi? Giulio non li regge questi
vicini e non regge in special modo Fulvio, che quando si trovano insieme in
ascensore “lo tocca”, prima gli sorride e poi lo abbraccia. Ma perché quel
tizio lo abbraccia sempre?
Un giorno Giulio rincasa e trova Federica con un vestito e un tappeto
nuovo, dello stesso colore. “Si diceva di risparmiare” e la moglie compra tappeti
e vestiti in abbinato, ma quello non è il peggio. Il peggio è che Federica ha
deciso di invitare quella sera per cenare sotto le stelle i vicini di casa
molesti, per parlarci e conoscerli un po’ mentre la loro bimba è dai nonni.
Giulio è molto contrariato all’idea, specie quando scopre che oltre al vestito
e al tappeto la moglie ha comprato pure un prosciuttone spagnolo “Patanegra”, che subito cerca di mettere al sicuro. Ma gli ospiti
arrivano troppo presto, portando in dono un piatto afrodisiaco cucinato dalla
bella e prorompente Laura, che in breve abbassa tutte le tensioni
iniziali della serata. Laura è una psicologa, Fulvio un vigile del fuoco e a
parlarci sembrano brave persone, qualcuno con cui a metà serata scatenarsi con qualche
ballo country. La discussione passa presto però al nuovo tappeto, che i
vicini trovano sarebbe molto comodo per farci sopra l’amore. Loro l’amore lo
fanno ovunque, a tutte le ore, hanno pure un letto rotondo girevole che è
comodissimo, da provare! Giulio prende la palla al balzo per chiedergli di
farlo in modo meno rumoroso, magari senza urlare alle quattro di notte. Laura
gli risponde che in genere non è lei a urlare ma una sua amica, perché sono
soliti fare sesso con tre, massimo otto persone. Può capitare anche in dieci,
ma solo se ci sono in ballo dei compleanni. Lo fanno in genere nella camera da
letto sopra di loro e ora che hanno conosciuto Giulio e Federica potrebbero
farlo anche in 12, perché no? In fondo c’è una bella chimica questa sera e
anche se Fulvio continua a toccare Giulio con abbracci e pacche sulle spalle,
che lui non sopporta, chissà… Il clima inizia a scaldarsi sempre di più con la
conoscenza e a fine serata potrebbe forse seguire un dopo serata rovente, ma
qualcosa interferisce con quei piani. Perché Giulio e Fede in realtà si toccano
molto poco tra loro da troppo tempo. E l’idea di iniziare a toccare altre
persone fa decisamente paura.
Se mi promettono dal trailer un film con Vittoria Puccini e Valentina
Lodovini che vogliono fare “una cosa a quattro” con Claudio Bisio e Vinicio
Marchioni, la situazione si può fare intrigante. Intriga perché la Puccini e la
Lodovini sono due attrici bellissime, che hanno già saputo giocare senza
inibizioni con la propria sensualità… in pellicole guarda caso girate però
sempre solo da registi tedeschi. Chissà perché in pellicole tedesche, poi. La
Puccini era una baronessa sexy nel 2006 in un film sul periodo della
principessa Sissi, Il destino di un principe di Robert Dornhelm. La Lodovini
era un'operaia che diventava coraggiosamente attrice hard, nel 2007, in un
film sugli anni '70 della liberazione sessuale, Pornorama, diretto da Marc
Rothemund. La Lodovini e la Puccini, con la premessa del trailer, potevano
farci assaporare, rigorosamente in versione 2.0 con la sensibilità del
2022, quell’immaginario da commedia italiana sexy anni ‘70 a base di
ammiccamenti, tante docce e situazioni assurde in cui primeggiavano Edwige
Fenech, Barbara Bouchet, o la “rossa” Dagmar Lassander. Intrigava anche Vinicio
Marchioni, che quando è nel contesto giusto ha una “faccia da cinema” che
ricorda tantissimo Tomas Millian, Angelo Infanti e Glauco Onorato, riportandoci
anche lui in un attimo in una sala virtuale anni ‘70. Il pubblico odierno lo ha
già visto bene in questo senso in un poliziottesco anni ‘70, ma versione 2.0,
come Romanzo Criminale. Intrigava infine e soprattutto la presenza di Claudio
Bisio, attore comico che a inizio carriera aveva numeri da cabaret dal titolo
Quella vacca di Nonna Papera, ma aveva pure realizzato dischi
demenziali con Elio e le storie tese in cui si parlava di sesso ed è conosciuto
per baciare con la lingua tutte le sue partner televisive (tra cui Vanessa
Incontrada, che ricordiamo rimanendo in tema particolarmente sexy in un film
con Luca Zingaretti, Tutte le donne della mia vita). Un comico all’avanguardia,
cresciuto tra Dandini, Paolo Rossi, Zanzibar e approdato prestissimo alla corte
di Gabriele Salvatores, in pellicole come il leggendario Kamikazen, ultima
notte a Milano. Dal trailer di Vicini di Casa, per un attimo, ho pensato a film
della commedia anni ‘70/80 come Zucchero, Miele e Peperoncino, quello in cui in
un episodio il personaggio compassato e tranquillo di Pippo Franco veniva quasi
convinto dalla moglie “di vedute più aperte”, interpretata da Dagmar Lassander,
a stringere amicizia con una piccola comunità di nudisti capitanata da Glauco
Onorato. Pur con gli imbarazzi del caso, tanti imbarazzi che finivano poi quasi
in tragedia, in quel film si parlava tranquillamente di sesso e sessualità
esplicita all’interno di una commedia, non dissimilmente che in Vedo Nudo di
Dino Risi. Degli “aspetti piccanti della sessualità” ne hanno parlato Mastroianni
e la Loren (Ieri, oggi e domani), Tognazzi (Cattivi Pensieri), Moretti (Bianca),
Verdone (Stasera a casa di Alice), Manfredi (Questo e quello), Sordi (Quelle
strane occasioni), Fellini (La dolcevita), Ferreri (Diario di un vizio),
Antonioni (Al di là delle nuvole), le commedia anni '80 e '90, ma poi il cinema
italiano negli anni ha smesso del tutto di parlare, anche solo con
leggerezza, di sesso e sessualità. Con le ultime “provocazioni” a base di
naked sushi che venivano dai cinepanettoni di Boldi e De Sica come Merry
Christmas e un Sorrentino che oramai “solo” continua tutt’oggi con tenacia a non
togliere una componente “sexy” dai sui film. La recente commedia ha
provato a parlare di temi vicini al piccante con film come Pane e Burlesque,
Come è bello far l’amore, Così fan tutte, ma con una timidezza tanto
sconfortate da sembrare “colpevole”, come se fosse qualcosa ormai di
impensabile al cinema. E allora ci speravo nel trailer di Vicini di Casa, che
vedevo proprio come quell’episodio di Zucchero, Miele e Peperoncino in versione
2.0: con Bisio novello Pippo Franco, Vinicio Marchioni novello Glauco Onorato e
la Lodovini e Puccini “novelle” Dagmar Lassander, tutti insieme ad
affrontare con ironia la sessualità o per lo meno “a provarci”, con gli
strumenti della commedia. Se il tono della commedia sexy anni ‘70 era “troppo”,
come poteva risultare “eccessivo” un accostamento agli American Pie o alle
commedie di Seth Rogen, si poteva andare verso la commedia allusiva francese,
ossia il tipo di commedia che più importiamo e riadattiamo, guardando magari ai
lavori di Bertrand Blier (Per sesso o per amore?) o Daniel Auteuil (Sogno di
una notte di mezza età), consci del fatto che Bisio spesso oggi bene interpreta
parti vicine ai ruoli di Daniel Auteuil o Christian Clavier o Kad Merad (Giù
al nord, ma anche Just a Gigolo). Si poteva quindi sperare in una commedia
sexy che potesse anche minimamente affrontare con il massimo garbo, sensibilità
e tatto, con il massimo della classe e anche giusto un minimo accenno, un tema
come lo scambio di coppia? No, non si può.
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