La piccola e inquietante Mercoledì (in
originale doppiata dalla “Hit Girl” di Kick Ass Chloe Grace Moretz e in
italiano da Eleonora Gaggero), il genietto sadico della famiglia Addams, sta
diventando grande. Per lei, che di se stessa dice “fin da piccola pratico il
distanziamento sociale”, non basta più essere considerata “uguale agli altri
bambini”, anche perché la sola idea di ricevere un abbraccio di
“incoraggiamento” la indispettisce. Anche quanto sente dentro di sé muoversi
dei sentimenti che “sembrano farfalle nello stomaco”, spera che queste vengano
presto “uccise dai succhi gastrici digestivi”. Così Mercoledì soffre,
quando non si sente abbastanza riconosciuta e stimata dalla sua famiglia, dopo
che alla gara di scienze della scuola media “vincono tutti la medaglia del
primo posto”, mentre lei ha sbaragliato la concorrenza di tutti gli alti
bambini (con i loro classici “vulcani di plastica” che eruttano),
proponendo come lavoro un siero fosforescente che trasferisce lo spirito di un
polpo dentro lo Zio Fester (doppiato da Nick Kroll in originale e da Raul
Bova in italiano), trasformandolo in mutante (in una sequenza che è uno
straordinario omaggio al ri-animatore di H.P.Lovecraft e alla trasposizione
cinematografica dello stesso di Stuart Gordon e Yuzna). Ugualmente anche il
piccolo Pugsley (doppiato in italiano da Luciano Spinelli), il fratellino di
Mercoledì, sta diventato grande ed è sempre più attratto da un universo
femminile che trova affascinante e sfuggente. I consigli sulla seduzione dello
Zio Fester sulle “frasi da rimorchio” e sui “balletti sexy” non sembrano
aiutarlo moltissimo nelle conquiste, ma forse presto arriverà la ragazza
giusta, quella “che saprà capirlo” nella sua scelta morale di “mangiare dolciumi
senza usare mani o forchette”.
Insomma, i piccoli Addams stanno
diventando grandi e i loro genitori, Gomez (doppiato da Oscar Isaac e in
italiano da Pino Insegno) e Morticia (doppiata da Charlize Theron e
in italiano da Virginia Raffaele), vogliono partire insieme a loro per un bel
viaggio in camper lungo gli Stati Uniti, per “coccolarli un’ultima volta” e
creare “tanti bei momenti insieme” prima che i pargoli inizino a vivere le loro
vite adulte. Gli USA offrono infiniti luoghi che si adattano ai gusti
particolari degli Addams, dalla Valle della Morte a Salem, passando per Alamo,
la Haddonfield di Michael Mayers, il Bates Motel, l’Overlook Hotel (il film è
pieno zeppo di riferimenti ai film horror da cercare nei dettagli). Ma uno Zio
Fester che sembra sempre più “posseduto da un polpo” (e Chtulhu appare davvero
dietro l’angolo…) sembra cerca spesso di deviare l’itinerario su mete a “sfondo
acquatico”, come le sempre terribilmente spaventose cascate del Niagara
(in cui gettarsi dentro delle botti secondo “tradizione locale”) o la spiaggia
di Miami tanto “cariche di squali”. Ma mentre sono tutti in viaggio, Mercoledì
è sempre più in cerca di se stessa e delle sue origini. Non crede al 100% di
essere una Addams, alcune situazioni del passato sembrano alimentare
logicamente tali dubbi e c’è qualcuno che sta iniziano a farle pensare di
essere il suo vero padre.
Dopo la prima divertentissima pellicola
animata, che riprendeva la classica atmosfera della serie tv inzuppandola in
una felice animazione creepy, quasi da stop motion burtoniana, la saga degli
Addams continua con un secondo capitolo. Forse un capitolo più “disimpegnato” e
più sulla linea del “divertimento in quanto tale”, dove il viaggio
famigliare per il “coming of age” di Mercoledì è super movimentato e non lascia
spazio ai classici temi sulla integrazione sociale della strana famiglia nel
resto della comunità americana. Mercoledì, epicentro di tutta la storia, è
teneramente diabolica e fierissima di esserlo, generando di continuo una serie
di divertenti siparietti a tema horror in cui si presenta come mad doctor,
strega e indemoniata (uno dei miei preferiti è una situazione da Little
Miss Sunshine con un inaspettato epilogo alla Carrie lo sguardo di
satana… personaggio peraltro interpretato sempre da Chloe Grace Moretz, voce di
Mercoledì, nel remake). Non mancano però (e sanno essere commoventi)
situazioni davvero tenere, nella maniera “tutta loro” con cui gli Addams
intendono la tenerezza, ovviamente. Il cast storico è tutto presente, Snoop Dog
dà voce ai versetti di un cugino It super cool che forse ha “conquistato Billie
Eilish”, c’è il maggiordomo Lurch, la tigre, la nonna e la casa stregata
impazzano nei rave-party. C’è un villain, come trama richiede, ed è un po’ uno
sfigato perché “troppo normale”, con la sua magione definita “troppo da dottor
Jackill e poco da mr.Hide”. Forse un villain non troppo incisivo ma funzionale,
con interessanti trovate visive a caratterizzare il suo mondo.
Il messaggio del film, relativo al
capire “da dove veniamo per sapere chi siamo” è ben sviluppato e anche alla
portata di un pubblico più piccolo.
Il secondo film animato degli Addams è
divertente, ideale per passare una serata al cinema con i più piccoli. Gli
amanti del cinema horror giocheranno a trovare le mille citazioni di cui
l’opera è zeppa, i bambini si divertiranno con un'animazione colorata e una
trama piena di siparietti divertenti.
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