sabato 29 maggio 2021

Lol Australia “Last one laughing “ - la prima stagione su Amazon Prime.

 


L’attrice comica divertente Rebel Wilson, al posto dei non divertenti Fedez e Mara Maionchi, conduce la versione australiana di Lol, che arriva da noi sottotitolata su Amazon Prime. È uno show dai tempi più serrati, con regole più chiare, decisamente più divertente. Il montaggio è più veloce, premia le migliori battute e non si perde nei momenti con quel senso di “morte e sconforto”, in cui ti sentì davvero male per i concorrenti quanto per te che li guardi, tipici del Lol italiano. Le regole sono poche ma precise. Rimane una gara di 6 ore tra comici, a eliminazione, ambientata in un locale pieno di stimoli creativi per far ridere. Chi ride si prende prima una ammonizione e poi esce, ma allo stesso modo vengono puniti i concorrenti che rimangono passivi. Si può usare una volta un jolly, che obbliga tutti i concorrenti a fermarsi e a guardare l’esibizione di uno di loro. E poi basta! Niente “pulsantiere buffe”, niente “momento supereroi” o altro. Circa i comici coinvolti si avverte una direzione artistica dello show molto differente, in ragione dei gusti degli spettatori australiani. Nel Lol australiano vanno fortissimo le gag fisiche, che comportano lo spogliarsi e usare tette finte, coprirsi di peni in lattice, cospargersi di bibite gasate e nuotarci dentro, espletare cose buffe da ogni orifizio, compresa la cacca. Ma c’è anche una parte di Black humor a tema disturbi mentali, (dis)parità di genere ed età, sessualità in tutte le forme, prese in giro crudeli (c’è un momento che viene sfottuto uno di loro a cui è stato cancellato un programma radiofonico). Poi naturalmente c’è “tutto il resto” che si può vedere anche nel Lol italiano, ma quello che mi ha affascinato è che questi comici australiani sanno ridere “di più cose”, travalicano quello che noi percepiamo come politicamente corretto e non hanno paura nell’affrontare la satira. Noi italiani siamo a confronto dei dannati cacasotto, timorosi di poter ridere al massimo delle code al supermercato, di uno vestito da batman o di Frank Matano che gioca con un tubo sonoro. Se la comicità e la satira servono per esorcizzare i dolori del mondo, da cui la parola “simpatico” che etimologicamente significa “soffrire insieme”, noi italiani ci sottraiamo a questo ormai continuamente. Gli australiani riescono a ridere delle cose che il senso comune giudica “imbarazzanti” e questo serve di fatto a combattere e far evolvere il senso comune. Noi italiani evitiamo sul nascere di parlare di cose imbarazzati per evitare querele da parte degli attentissimi custodi della nostra moralità,  di fatto non affrontando le paure che si annidano nel sociale, ingigantendo i problemi e sviando un qualsiasi dibattito costruttivo su di essi.  Mettendo da parte questa nota amara (avevo scritto 10 cartelle di attacchi alla elite politica e culturale del nostro paese che vi risparmio) è stata una vera sorpresa conoscere con questo Lol Australia attori comici come Anne Edmonds, Frank Woodley e Sam Simmons. È stato liberatori vederli posseduti da personalità multiple borderline alcolizzate e animali vari, vederli intenti in giochi erotici e una quantità così alta di falli di gomma allungabili da far arrossire un sito erotico. Certo non tutto è divertente al cento per cento, ma il gioco funziona. Vi consiglio caldamente la visione. 

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