mercoledì 31 agosto 2016

Morgan Lost - parte quarta



4) Volume 5: L'orologio del tempo 
Per le strade di New Heliopolis si aggira "Il caimano", un serial killer spietato che si muove nella zona del quartiere a luci rosse. Uccide chiunque senza fare distinzione di sesso o età. Per i familiari delle vittime non è certo possibile far tornare indietro l'orologio del tempo, si può solo sperare che la giustizia faccia il suo dovere e che un giorno, in un altro mondo, sia possibile ricongiungersi con i propri cari. Tuttavia anche Old Sparky non è esente dalle leve del potere. 
Abbiamo parlato di vittime e di assassini, questa volta invece Chiaverotti ci parla di "chi resta". I familiari con gli affetti distrutti per mano dei serial killer e i familiari dei serial killer stessi. Il rimpianto per le parole non dette, l'impossibilità di accettare la realtà, la vita insieme che non potrà più esserci, la separazione avvenuta in un momento difficile e troppo repentino. E non essendo cacciatori di taglie indistruttibili che possono incrociare i revolver con i cattivi, i familiari devono cercare l'aiuto degli altri, sperare nella giustizia, riuscire a convivere con il dolore. 

Ogni numero di Morgan Lost è stato di "genere diverso". Abbiamo visto un horror, abbiamo visto un action, poi un poliziesco. Il film che Chiaverotti ci proietta con questo numero è quasi un legal-dramma. Impacchettato non senza qualche inseguimento e zuffa il cattivo, si passa quindi ai tribunali. E si riflette anche sul fatto che sia veramente possibile accettare come unica forma di giustizia la sfrigolante Old Sparky. La giustizia deve davvero essere sempre ridotta a vendetta dello stato, anche quando si parla di "mostri" che sono davvero l'espressione massima della banalità e stupidità del male? E' un tema provocatorio ma che fa riflettere, scomodo, accettare che anche un caimano possegga lacrime di coccodrillo. Chiaverotti gioca con il tempo, cercando di ricostruire insieme alla protagonista della vicenda, una madre disperata, il disordinato svolgersi degli ultimi giorni. Morgan fa da supporto alla vicenda, ma dimostra che nemmeno lui può niente contro la macchina della giustizia dei tribunali, perché sono questioni morali che non si possono affrontare con i pugni. Non tutto si può risolvere come nel far west. 
Le tavole di Giuseppe Liotti svolgono egregiamente il compito di mettere al primo posto l'espressività dei personaggi, la capacità "recitativa dei disegni" è davvero buona e ci dà l'opportunità di immedesimarci in ogni personaggio. Non manca l'azione e gli stupefacenti scorci di New Heliopolis cui ci hanno abituato finora i disegnatori della testata, ma il top Liotti lo raggiunge proprio con quei volti. La dimostrazione di una grande sensibilità artistica. Un altro bel numero.




5) Volume 6 : I conigli rabbit 

Sono sexy, sono folli, sono la coppia di serial killer dell'anno!! Lui brandisce l'accetta, lei preferisce una specie di balestra. E si amano. Dopo un omicidio fanno sesso sfrenato nella stanza da letto, rimanendo coperti solo delle loro maschere da conigli. E sono in fondo dei cosplayer, adoratori di un fumetto underground ormai quotatissimo. Una miniserie, seguita da molti fan, che parla di un mondo popolato da persone zoomorfe dove i più deboli vengono schiacciati dai più forti e dove i due protagonisti conigli alla fine si suicidano. Ma i killer hanno deciso di dare un finale diverso alla storia, saranno loro a uccidere tutti.  L'autore del fumetto fiuta l'affare grazie ai due pazzi cosplayer  che seminano il caos a New Heliopolis e decide di cambiare il finale, creare una nuova mini serie. E commette sacrilegio. Fa imbestialire i fan e forse incazzare pure i due killer. Riuscirà Morgan Lost a fermare la coppia assassina prima che ammazzino tutti per poi fare sesso in tutte le case del mondo?
Entriamo in un ambito molto "meta", un fumetto che parla di un fumetto per parlare di quegli strani esseri che poi li leggono i fumetti. Gente strana i "fan" che non può che contenere qualche assassino tra le sue file (a leggere certi forum alcuni fanno davvero paura!!). Come storia stiamo un po' dalle parti di Misery non deve morire, un po' la summa di tutto l'affetto che i fan hanno verso le loro passioni, ma declinato ovviamente al mondo dei comics, con le giuste influenze rabbittesche dello sclaviano omaggio a Chi ha incastrato Roger Rabbit?, il fondamentale I conigli rosa uccidono.  I fan che sono pronti a venerare la loro opera preferita, mettendola alla base del loro sistema di valori (tipo i Trekkers). I fan che sono pronti alla lotta se qualcuno dileggia il loro mito (tipo molti fan dei film DC comics... Soprattutto quel gioviale senso dell'umorismo). Fan "kinghiani" assassini (ma pure R.R. Martin se la passa male, nel mondo reale...), dicevamo, ma soprattutto, e qui il bello, una coppia. I conigli Rabbit è una storia, contortissima ma geniale, sulla "famiglia", sui valori dello stare insieme. Ed è per questo che un po' ho visto sotto le orecchie dei Rabbit gli inquietanti assassini del film The Strangers di Bryan Bertino. Chiaverotti confeziona un bel thriller e tira fuori un finale davvero interessante, se vogliamo "poetico" SPOILER 
e che George Lucas approverebbe FINE SPOILER. I conigli sono cattivi, sexy, dannatamente iconici (e infatti "torneranno"... e sono già oggi in edicola nello special a colori di Brendon) e ci piacciono tanto anche grazie ai disegni di Cristiano Spadavecchia. Davvero favolosi e perfetti nell'integrare l'animo cartoon e un po' fiabesco all'horror. C'è una sequenza che è una gustosa citazione a Scream 2 e mi piace un sacco. C'è un ottimo senso dell'azione, i fondali sono sempre dettagliati, alcune tavole sono davvero sognanti. Ma soprattutto è ritratto un intero mondo di garruli e gentili fan di fumetti, che Spadavecchia descrive alla perfezione in tutte le smorfie e tic nervosi: Spadavecchia osserva, ha studiato e ha riprodotto i fan dei fumetti meglio di duecento puntate di Big Bang Theory. Davvero un bel numero!

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