Mini sinossi: Dylan ha un nuovo strano cliente, Holden, un
tizio che lo porta in luoghi pericolosi a disseppellire cadaveri rischiando
delle denunce. Holden sostiene di essere malato di una sindrome molto grave
chiamata ipertimesia. Questa da circa quattro anni lo costringe a ricordare
tutti gli eventi della sua vita, dettaglio per dettaglio, minuto per minuto,
dai più seri a quelli insignificanti. Spesso per la massa dei ricordi che lo
colpisce Holden perde contatto con quello che sta facendo nel presente e la sua
vita sta diventando un inferno. In più il male sta peggiorando in un modo
misterioso, perché di recente la sua mente lo spinge a ricordare anche eventi
che lui non ricorda di aver vissuto. E tra questi nuovi ricordi ci sono pure
omicidi compiuti e cadaveri seppelliti da persone ancora ignote alle forze di
polizia. Sembra che sia particolarmente abile a fiutare "i brutti
ricordi". Holden non sa come riesca a rubare tali vissuti e
Dylan da principio non gli crede, fino a che non segue il suo cliente in un
edificio fatiscente di periferie dove trovano, su indicazione di un ricordo di
Holden, nascosto dietro a un finto muro, il primo cadavere. E non sarà che la
prima di molte riesumazioni tanto in zone isolate dell'Inghilterra quanto nei
meandri della psiche umana. Perché Holden è in grado anche di raggiungere gli
assassini, scovandoli grazie alla google maps soprannaturale della sua mente.
Vuole confrontarsi con loro e ha chiesto a Dylan di accompagnarlo nelle
loro case, nella speranza che quei frammenti di memoria non lo tormentino più.
Sarà la nascita di un nuovo supereroe?
Quasi un episodio di Medium, ma senza tette: Esordisce su
Dylan Dog l'autore Matteo Casali, accompagnato dagli ottimi disegni di Nizzoli.
Casali è attivo da diversi anni nel campo fumettistico, ha lavorato per la
Vertigo e anche per l'uomo pipistrello della DC comics. Di suo ho letto
l'adattamento a fumetti di La neve se ne frega, tratto dal romanzo
di Luciano Ligabue e pubblicato da Panini Comics qualche anno fa. E mi è piaciuto.
Casali struttura questo numero 359 come una puntata pilota
Medium/Ghost Whisperer. Presente quei telefilm dove una
protagonista "bona" con la quarta di seno "sente le voci dei
fantasmi" e va in giro a risolvere casi irrisolti? Qui accade più o meno
lo stesso, ma ad avere i poteri è un personaggio tormentato,
che se non guidato sulla retta via potrebbe quasi diventare un
potenziale Villain. In pratica si è passati dalla "bona al cattivo".
E non c'ha manco le tette!! Battute a parte l'Holden di Casali è interessante
e inconsueto come eroe. Sgradevole e manipolatore. Spesso
trattato male perché accusato dei crimini che "vede" e soprattutto
rancoroso, anche per via della sua difficile condizione di vita. Fantasticando
sul suo "potere mutante" potrebbe davvero, se lo volesse, rubare
l'identità o ingannare chiunque. Certo può lavorare solo su frammenti di
ricordi, ma potrebbe bastargli. In più è anche un "guscio
vuoto", una spugna che assorbe ricordi altrui senza filtri e ha già
chiare, e deviate, intenzioni da giustiziere. Se iniziasse a fare
confusione e iniziasse a giudicare le persone solo dai frammenti che vede dalle
sue visioni sarebbe un bel guaio. Dylan deve quindi aiutarlo non solo a combattere il male, ma anche cercare di fare in modo che il suo
cliente non passi nel lato oscuro. E'quindi l'ennesimo numero di
"Dylan Dog assistente sociale", la collana parallela segreta che
conta ogni mese sempre più lettori entusiasti? lo so che ci siete!! Fatevi
sentire!!!! Questo numero è tutto per voi 6!!! Yeeeh!!
Scusate avevo appena
detto "niente fesserie"... Sono un ipocrita. Torniamo a noi. Come
anticipato, Holden non è proprio un tipo malleabile, anche se ha un certo
fascino misterioso. Cadavere dopo cadavere, assassino dopo assassino Dylan
cerca di far emergere qualcosa dal pozzo nero della memoria di Holden, qualcosa
che si è annidato sul fondo, schiacciato da questa ipertimesia soprannaturale (e forse causa del superpotere stesso). E qui ci sarà un colpo di scena
interessante...
SPOILER
Holden ricorda
male le cose, e quindi è pericolosissimo
FINE SPOILER
...seguito da un altro che
invece lo è per me di meno. Perché Casali riesce a conduce in un affascinante
labirinto psicologico, dimostra di conoscere e gestire bene i personaggi
storici della serie (molto buoni Groucho e Bloch), ha talento nell'impostare
le scene oniriche che da sempre caratterizzano questo fumetto capitalizzandone la fama, sa creare la giusta tensione e riesce a trovare la
vena malinconica giusta a dare cuore al racconto, ma manca di qualcosa. Questo
numero poteva essere un "episodio pilota", ci sarebbe stato da dire e
sviluppare molto di più e invece si arriva a pagina novanta e poi "il
buio". Come debutto non è davvero niente male e tutto regge per
"sole" 90 pagine comunque su 98. Purtroppo.
Il finale non va: Poi arriva il finale con annesso "spiegone"
di 11 pagine e, mamma mia, cadono le braccia. Non so a voi, ma a me è parso un
vero pasticcio che arriva a minare l'ossatura di tutto il racconto.
SPOILER
parlo della contorta storia dell'"abbandono del bruchino", che
farebbe arrossire anche il più integerrimo degli animalisti nel suo parallelo e
sovrapposizione onirica con "la fine dell'amore di una vita"...
FINE SPOILER
Ad aggravare la cosa sembra si volesse arrivare a quel punto fin dalla
copertina di Stano, che fosse quella l'idea forte, e ci sono
almeno una decina di tavole che mirano a confermare la tesi. Ma non
voglio dare la colpa della "debacle" finale solo all'autore, per me
nelle ultime dieci pagine è mancato davvero "il team". Io posso
capire che un'idea inconsueta appaia buona e interessante nella
testa dell'autore (può capitare a tutti) e che in tutta buona fede questo
cerchi di trasmettere con tale spunto al lettore delle buone vibrazioni. Però
una volta che si mette su carta una bizzarria ci deve essere un redattore che
la legge, un disegnatore che ne fa i primi schizzi, un supervisore che la
controlla, quello del lettering che la scrive, magari anche il copertinista che
ne trae spunto. In generale mi chiedo, tra tutto questo mucchio di gente
(che l'ha vista questa idea per poi gradualmente concretizzarla
sulle pagine) è possibile che una trovata del genere, la trovata da cui deriva
la copertina per intenderci (quella che Stano ha realizzato regalandoci anche
un Dylan strabico) sia piaciuta a tutti? Nessuno ha pensato che si dovesse
tirare il freno a mano prima di far deragliare quelle 10 pagine finali? A me
questo finale ha depresso più della caduta di Nibali alle olimpiadi, avvenuta
anche lei negli ultimi 10 km/ pagine. Ma forse sono io a essere poco sensibile
a certe tematiche. Si vede che il team Bonelli ha scorto in queste
pagine una bellezza e limpidezza di intenti tale che "così e solo così va
bene" e sono forse solo io sbagliarmi. Magari c'è stata una tale
convinzione, dispendio di mezzi e determinazione sull'effetto finale voluto e
raggiunto che alla fine questo finale piacerà a tutto il mondo. E magari solo
io, stronzo, non sono stato in grado di capirlo. Ma il resto del viaggio, 90
pagine, "dai a Cesare...", me lo sono goduto.
I disegni: Nizzoli regala ottime tavole a questo numero. Ha uno stile
ordinato e chiaro, i suoi personaggi sono espressivi e realistici ed è davvero
bravo con i paesaggi, soprattutto quelli agresti e quelli urbani degradati
delle prime pagine, davvero immersivi. Molto bella la sequenza di pagg.
6-11, soprattutto la prima vignetta di pagina 11 è davvero "potente" (a me ha ricordato, per posizione e "scocciatura", una splash page del
primo numero di The Tenth di Tony Daniel, della Imagine Comics, roba figa dei
tardi anni 90). Belle anche le sequenze di pagg. 44-47, 58-59,
82-99.
Conclusione: Casali è interessante come autore, ma a mio parere deve essere
guidato meglio. Riesce a gestire bene i personaggi sulla scena, conosce il modo
giusto per costruire la tensione e si fa leggere "avidamente". Questo
suo thriller sovrannaturale potrebbe per me avere anche un bel seguito (e
potrebbe essere imprevedibile)
Nizzoli è perfetto per le atmosfere gotiche, mi
piace moltissimo.
Le ultime dieci pagine invece per me (qui si parla sempre a nome proprio, noi
non rappresentiamo nessuna "categoria") sono piuttosto problematiche
e lasciano un po' l'amaro in bocca, nonostante il resto fosse stato niente male.
Talk0
N.B. Sul finale SPOILER sembrerà strano ma anche a me, un
po' come a Dylan, quando sono arrivato alle ultime pagine è venuto in mente un
ricordo di infanzia in cui ho schiacciato un grillo per poi rimanerci malissimo
(di fatto io se posso non schiaccio mai niente...). Sono rimasto sorpreso.
Forse è la dimostrazione più tangibile che l'idea non era così male, che tutti
"ancestralmente" abbiamo avuto questo tipo di colpa e seguente
rimorso, che almeno una volta siamo stati carnefici. Mi ha ricordato anche un
passaggio del manga dei Cavalieri dello Zodiaco dove Lune giudicava Seiya per
aver torturato durante l'infanzia dei piccoli animali. La cattiveria, anche se
"inconsapevole" nei bambini esiste. Tuttavia non ce la faccio
davvero, pur con tutto il simbolismo del mondo, a mettere sullo stesso piano un
bruco e una persona. Si vede che sono una brutta persona FINE SPOILER.
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