Come
legioni e legioni di fans dell'opera del grande e lentissimo maestro Miura,
anch'io attendevo con ansia questa nuova trasposizione animata. La linea
grafica seguita è una ideale continuazione della impostazione scelta dallo
studio 4C nella loro trilogia cinematografia che ripercorreva l'arco narrativo
della cosiddetta "Età dell'oro", un mix tra grafica tradizionale a
matita e grafica generata al computer che aveva già abbastanza diviso gli
spettatori. Tuttavia "è Berserk!! ed è tornato!", quindi questo anime
lo si guarda in devoto silenzio e senza perdersi una puntata, si va poi di
volata a comprare il videogame per ps4 che uscirà in autunno e si aspetta il
momento, secondo alcune voci "vicino", in cui pare che il saggio
Miura pubblicherà, dopo una pausa geologica, il nuovo episodio del sacro
e attesissimo manga sul Cavaliere Nero. Questo è il mantra da seguire
religiosamente, chi non lo fa è uno sfigato e un ingrato.
Devo ammettere che la tecnica misto 2D/3D non mi era dispiaciuta. Certo, avrei
preferito di gran lunga un approccio più classico, ma uno stile di questo tipo
aveva comunque il suo perché nella rappresentazione delle armature, delle
spade, degli eserciti in armi e nella profondità dei fondali. I primi piani
erano un po' da prendere con le molle, ma ci potevano stare. Le musiche erano
belle evocative e soprattutto i mostri, come Zodd, La Mano di Dio e il
Cavaliere del Teschio funzionavano bene. In questa nuova serie Miura
personalmente supervisiona, tornano i doppiatori, il fantastico compositore è confermato.
Purtroppo però l'animazione è prodotta del Lidl... cioè lo studio
"Liden", ma l'assonanza con la celebre catena di supermercati
discount, che rimanda a prodotti economici a volte di scarsa qualità, non è
purtroppo un caso. Come conseguenza la computer grafica, che ruba gran parte
della scena, ha un aspetto molto sbrigativo e raffazzonato che mi auguro con
tutto il cuore venga sistemato meglio in ragione di una futura home
video, magari priva di censure. Anche perché le animazioni chiave, la rappresentazione
scenica e in genere il comparto artistico c'è e funziona bene, così come
funziona la storia. Si è deciso di saltare un paio dei capitoli iniziali del
manga, i primissimi e di sintetizzare un po' la trama, ma nulla vieta che i
fatti mancanti vengano narrati in seguito, magari come flashback, magari come
oav a parte. Incontriamo così quasi subito Lady Farnese e siamo già lanciati
verso il capitolo degli inquisitori. La trama è veloce, si lega benissimo ai
film precedenti e soprattutto conserva la forte carica splatter ed erotica del
fumetto originale. Tutto questo l'ho apprezzato però in un crescendo narrativo
e tecnico che dalla prima puntata, invero piuttosto deludente, ha iniziato solo
con questa terza a far vedere qualcosa di interessante, soprattutto dal momento
in cui entrano nel salone dei trofei. Così una serie che esteticamente non
colpisce troppo, che guardo quasi con timidezza dal cellulare per non farmi impressionare troppo dai dettagli più grossolani, sta invece con il tempo, a mio parere, migliorando un po'. A livello di puro splatter rimane poi
un gioiellino, è davvero l'Evil Dead degli anime, sanguigno, tetro,
divertente. La Ammazzadraghi è davvero epica, sgraziata e potente. Il braccio
artificiale a cannone e la balestra componibile sono tesi ugualmente bene. Il
lungo mantello nero di Gatsu è davvero logoro, pesante, sinistro. Le cose
che contano sono già ben fissate. Un po' di rifinitura grafica generale sarebbe
quindi davvero gradita e il budget per renderla possibile si potrebbero già
ricavare dai preordini giapponesi per l'home video. Nonostante i limiti, nella
visione sto incredibilmente riprovando un po' del piacere di quando,
almeno 20 anni, fa leggevo queste storie. Probabilmente a rileggere
direttamente i manga "farei prima e meglio", ma alla fine mi sto
comunque divertendo. Insomma, seguirò questa serie e al 100% la prenderò in
home video appena sarà possibile. Sono uno schiavo di Miura, non posso farci
niente. Se questo è invece il vostro primo approccio a Berserk, lasciate del
tutto perdere l'anime e fiondatevi in edicola a leggere il fumetto, questo
cartone animato del 2016 è principalmente rivolto a chi è in così grave crisi
di astinenza dal manga da cercare come un drogato qualsiasi materiale a esso
inerente, tra ciondoli, pupazzini e altre opere di Miura. Se non siete ancora
entrati "in questo tunnel", dal quale non si esce, iniziate almeno
dalla parte giusta del viaggio e troverete un fumetto che vale più di cento
tesori nascosti. Buon viaggio, non sapete che invidia che mi fate!
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