Nel medioevo Kaulder (Vin Diesel) faceva parte di un
esercito silenzioso che per secoli aveva combattuto nell'ombra della storia
contro le streghe, contrastando l'avvento dell'apocalisse del male nota
come Black Death (che non so come tradurranno in Italiano, visto che
qualcuno a fine anni '70 ha tradotto in un celeberrimo film Dark
Star in Morte Nera...forse faranno a cambio e chiameranno qui l'evento
sabbatico massimo Stella Nera?). Kaulder era riuscito a colpi di lama a farsi
strada tra le schiere della potente regina delle streghe (Julie Engelbrecht)a confrontarsi con lei e infine sconfiggerla. Ma in fin di vita la donna
maledisse Kaulder, condannandolo alla immortalità. Passarono gli anni, il cacciatore vide la sua
famiglia morire e il dolore di non potere ricongiungersi con lei inaridì il suo
cuore al punto di tramutarlo in un assassino spietato. Per secoli
continuò a sterminare legioni di streghe, mentre le fila dei suo compagni si attottigliavano sempre di più, fino a che non rimase l'ultimo del
suo ordine. Con il tempo però anche la regina trovò l'energia per
risorgere e ai giorni nostri si prepara a confrontarsi di nuovo con il suo
nemico. È più potente di allora, Kaulder è solo a contrastarla e la Black Death
è quantomai vicina a realizzarsi.
The last witch hunter guarda dritto nelle palle degli
occhi il cult movie di Russell Mulcahy Highlander, con protagonista Christopher
Lambert e con la straordinaria colonna sonora dei Queen. Forse per distanziarsi da quest'ultimo'ingombrante paragone musicale, il trailer ci regala una comunque
apprezzabilissima cover di Paint it Black.
L'atmosfera, i colori, una storia che sbalza tra passato e presente tra onore, amore e maledizione. Il cocktail è quello, con l'aggiunta di una ricca innaffiata di effetti speciali e splatter, il budget è ambizioso, sui 90 milioni, la voglia è farci un brand, aggiungere Kaulder a Riddick e Toretto nella stanza degli eroi tormentati di Vin Diesel, magari in attesa che si abbiano nuove notizie del suo Xander Cage. Se Christopher Lambert divideva lo schermo con Sean Connery, qui Vin Diesel potrà contare su un equivalente mostro sacro come Michael Caine. Il cast è poi ricco di attori interessanti come Elijah Wood, che dismessi i panni di Frodo abbiamo amato nel cazzutissimo e nerissimo Maniac e qui vediamo in un inedito ruolo di sacerdote (che speriamo non toni a somigliare troppo a Frodo). Attori come Rose Leslie, che ha incantato gli spettatori del Trono di Spade con la sua selvaggia e tenera Ygritte. Certo c'è da valutare se tutte le streghe del mondo capitanate da Julie Engelbrecht saranno in grado di farci spaventare a morte quanto il Kruger, il cacciatore di immortali interpretato da Clancy Brown. C'è da valutare se la toria avrà il medesimo fascino e malinconia. Ma sentiamo di volere bene al progetto. Il regista Breck Eisner era partito malissimo nel 2005 con un brutto adattamento di Clive Cusser, Sahara, con protagonista, nel ruolo dell'avventuriero Dirk Pitt, uno sperduto Matthew McConaughey. Ma poi nel 2010 ci aveva sorpreso con il suo remake di The Crazies, La città verrà distrutta all'alba, confezionando un prodotto sanguigno come si conviene ma anche ben ritmato, scorrettamente ironico e ben confezionato. La sceneggiatura di questo The Last Witch Hunter raccoglie delle penne interessanti come Matt Sazama e Burk Sharpless, già dietro all'interessante Dracula Untold (e ovviamente noi non vi abbiamo ancora fatto la recensione ma provvederemo) già accreditati per il blockbusterone Gods of the Egypt con Gerard Butler, ossia il "nuovo" Scontro di Titani Warner in salsa egizia. Ad affiancare i due c'è poi Cory Goddman, sceneggiatore del prossimo Underworld nonché dello sfortunato Priest (tagliuzzato, incasinato, bruttarello ma con qualche guizzo mica male... il classcio film di Paul Bettany pre Avengers: age of Ultron). Gente che ci mastica con le atmosfere gotiche e con i mostri, il che non dovrebbe essere un male, anche se legati a un tipo di scrittura leggera e frizzantina, ideale per portare in sala anche il pubblico più giovane. Lo score musicale è affidato a un esperto come Steve Jablonsky, che tra sue le mille opere (tutte quelle prodotte o dirette da Bay nel recente) è riuscito a scrivere anche per i nuovi adattamenti di horror come Non aprite quella porta, Venerdì 13 e Nightmare. Alla fotografia c'è Dean Semler con una carriera che parte da Mad Max 2, prosegue per Apocalypto e arriva ai qui similari colori sgargianti di Maleficent.Tanti buoni spunti che andranno ovviamente confermati con la prova in sala. Il rischio è un nuovo brutto Constantine o un nuovo Legion o un nuovo Priest. Ma se l'opera avesse le ali per volare verso un Highlander o anche solo per adagiarsi sui toni di Hansel e Gretel Witch hunter noi saremmo più che contenti. Vin Diesel è il nostro secondo pelatone preferito (il primo è Jason Statham), ci ha sempre divertito, ci mette sempre un sacco di impegno nei suoi film e qui ha pure una spada di fuoco. Che fosse il suo Kauldel il maestro di vita di cui parlava Verdone in Un sacco bello?
In effetti le similitudini ci sono... E ora raccogliamoci tutti in preghiera e speriamo di andare a vedere a fine ottobre in sala un film bello. Incrociamo le dita.
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