giovedì 13 luglio 2023

Ruby Gillman - la ragazza con i tentacoli: la nostra recensione del nuovo film di animazione diretto da Kirk DeMicco (I Croods) e Faryn Pearl, dai produttori di Dragon Trainer

         


Nella ridente città sulla costa di Oceanside, vive una famiglia di persone con la pelle azzurra e le orecchie strane: dicono di essere “canadesi”. Sono bravissimi nel settore immobiliare, amano costruire dei piccoli velieri dentro delle bottiglie di vetro, vanno forte a dodgeball e in matematica. La liceale Ruby, la primogenita, è quella che va più forte in matematica, ma soprattutto sogna di poter andare al ballo di fine anno con uno skater, non canadese e riccioluto, di nome Connor. È già qualche tempo che i due studiano insieme e un po’ forse si piacciono, ma Ruby non è ancora riuscita a dichiararsi. Ruby è una ragazza super timida e studiosa, non si veste o trucca in modo appariscente, è poco sportiva, la sera non esce mai, frequenta solo un gruppo di nerd non canadesi. Connor è per lei, al di fuori dalle ripetizioni, quasi irraggiungibile: troppo bello e impossibile per i suoi standard. Su quel ballo della scuola Ruby punta tutto, ma la festa purtroppo quest’anno si terrà su una nave nel mezzo dell’Oceano ed è un grosso problema. La madre di Ruby (in originale con la voce di Tony Collette), una canadese bravissima nel settore immobiliare, è da sempre tassativa sul fatto che la figlia non debba mai e poi mai mettere piede nell’Oceano, senza scuse e senza eccezioni: mai. Non ha mai chiarito bene la questione, ma per questo motivo nega da sempre a Ruby ogni tipo di gita sull’acqua, corso di biologia marina, lezioni di sub, visite all’acquaparco e tutte le principali attività tipiche di un luogo di mare come Oceanside. C’è davvero da chiedersi per quale sadico motivo abbia voluto che la sua famiglia vivesse proprio lì e non nel deserto o su una montagna! I tentativi di convincimento per fare un'eccezione alla regola in vista del ballo sembrano subito una manovra diplomatica complicata: non ha effetto nemmeno una minuziosa presentazione in “power point” dell’evento alla famiglia! Ma il destino cambierà il corso delle cose in un modo inatteso. Pochi giorni prima della festa, mentre Ruby sta cercando ancora di invitare Connor al ballo, nel modo più maldestro possibile, il ragazzo finisce scagliato in acqua dopo essere stato colpito da una “bomba di coriandoli”. Ruby lo vede cadere in acqua, è nel panico e si butta a salvarlo senza pensare a niente. Ma al primo contatto con l’acqua il suo corpo, di colpo, sembra mutare. Le mani si allungano, spuntano sulla pelle degli starni fori dai quali escono raggi luminosi, le gambe diventano tentacoli e per finire dalla ragazza viene rilasciata una specie di “energia” che si propaga sulla costa quanto in fondo al mare con l’energia di una bomba. Ruby è disorientata ma in un secondo si riprende e velocissima riesce a portare Connor in superficie per poi dileguarsi, mentre il ragazzo viene trasportato sulla terra ferma da un'altra ragazza, di nome Chelsea. È una ragazza appena arrivata nell’istituto, del tutto “nuova” : dice di essere una “olandese”. Sembra che tutti gli olandesi siano bellissimi, gentilissimi, dai capelli vaporosi e occhi azzurri, atletici, amati e ammirati da tutti. Se Ruby è appena diventato un Kraken, questa Chelsea sembra a tutti gli effetti una sirena ammaliatrice e il suo salvataggio di Connor viene accolto con un bagno di folla mai visto a Oceanside. La nuova arrivata in pochi secondi diventa la ragazza più popolare della scuola, mentre ora Ruby, tornata momentaneamente normale, si sente così “strana e fuori posto” che vorrebbe scomparire. Si nasconde in biblioteca ma la mutazione presto torna in azione, nonostante momentanei tentativi anche riusciti di comprimerla. Di colpo Ruby si trasforma in un Kraken, una creatura marina piena di tentacoli, delle dimensioni di Godzilla che si muove abbattendo palazzi. Scoprirà di lì a poco che è una cosa che tipicamente accade più o meno a tutte le donne “canadesi” (molto girl-power), mentre gli uomini al più si trasformano in uomini-pesce di dimensioni standard. È una cosa che accade tipicamente, guarda caso, quando qualcuno di loro viene a contatto con le acque dell’oceano non ascoltando i consigli materni. Oceanside è poi una comunità in questo senso pericolosa per i “canadesi”, perché cresciuta sul mito della caccia ai Kraken. Tra le strade è facilissimo trovare ancora dei depressi “capitani Akab” che in attesa di nuovi scontri guidano piccoli pulmini turistici. Alcuni sono così “fuori” che parlano tutto il giorno con dei piccoli granchi da compagnia, ma ciò non li rende meno pericolosi… e ancora ci chiediamo come mai la mamma di Ruby abbia voluto vivere lì e nel nel deserto o in montagna, ma soprattutto ci chiediamo: come farà ora Ruby a frequentare la scuola e andare al ballo, se da un momento all’altro rischia di diventare un mostro gigante? 


Forse in suo aiuto potrebbe però arrivare, inaspettatamente, un altro mostro gigante. Un mostro dal quale la madre la ha sempre tenuta lontano con tutte le sue forze, al punto da portare tutta la famiglia a vivere a Oceanside, a diverse miglia marine da lei: sua nonna (in originale con la voce di Jane Fonda). Allertata della trasformazione della nipote da quella luce e folgori sprigionate nel mare come una bomba, la nonna ha già inviato lo zio di Ruby a darle una mano e accompagnarla nel regno sommerso dei Kraken. Qui, tra castelli, corone e sudditi adornati la regina-nonna, la nipote apprenderà tutti i rudimenti dell’essere Kraken. Qui svilupperà grandi poteri in termini di forza e raggi fotonici, ma allo stesso tempo riceverà la grande responsabilità di usarli per salvare il mondo dai più terribili mostri del mare, tra cui le diaboliche sirene. Kraken e sirene si scontrano da secoli in battaglie campali a base di pugni tentacolosi, calci a lisca di pesce, raggi laser, tridenti magici e vortici d’acqua  e la mamma di Ruby ha cercato per questo in tutti i modi di tirarla fuori da questa faida: per farle avere un'adolescenza normale, come quella di tutti coloro che non sono canadesi. Ma ora Ruby sente il richiamo “supereroistico” della sua natura marina e al contempo sta stringendo amicizia con una sirena compagna di scuola, proprio Chelsea, con la quale sta pianificando di porre fine alla guerra secolare grazie al recupero di un’arma magica. Farà bene la mamma di Ruby a continuare ad opporsi alla natura sovrannaturale/supereroistica della figlia? Troverà fine la lotta tra sirene e Kraken? Riuscirà Ruby ad andare con Connor al ballo della scuola?


In una calda estate come questa non c’è niente di più rinfrescante di un bel film sulle sirene, i kraken o gli squali. Abbiamo da poco visto il live action de La sirenetta di Disney, vedremo a breve il film sugli squali giganti con Jason Statham e oggi siamo qui in compagnia della Dreamworks e dei Kraken per una divertente e spettacolare storia di “adolescenza e mutazione del corpo”, che si colloca se vogliamo sull’onda lunga di Spider-man ma pure, per chi è nato negli anni ottanta, del classico Teen Wolf con Michael J.Fox. Oltre alla “mutazione adolescenziale”, la pellicola parla anche di un tema molto caro (e caldo) dei giorni nostri, come il rapporto tra padri e figli immigrati di seconda generazione, ricollegatosi idealmente in questo a opere animate recenti come Red e Elemetals di Pixal. Il regista Kirk DeMicco ha dato già prova con i Croods di essere molto abile nel rappresentare famiglie “fuori dagli schemi” (anche per la presenza in quell’opera nel cast vocale di Nicolas Cage), rappresentandole in modi buffi ma non banali. Come poi accade in casa Dreamworks dai tempi di Shrek, il tono generale dell’opera è amabilmente “scorretto”, descrivendo un mondo in cui le amatissime sirene sono in realtà creature diaboliche e dove i tentacolari Kreken sono invece i buoni. A rendere questa scorrettezza ancora più “divertente”, tra gli sceneggiatori troviamo al suo esordio anche Pam Brady, storica produttrice del dissacrante South Park che presto affronterà anche un musical sui Puffi. Lo stile di disegno, molto carino, super colorato e morbido, sembra uscire direttamente da una favola illustrata per bambini. Nella costruzione visiva degli ambienti di Oceanside ci sono dei richiami ai ricchissimi e artigianali “mondi di plastilina” della Aardman, mentre i personaggi “nella consistenza dei corpi” sono spesso buffi e “snodati” come i Trolls. Il reparto artistico è riuscito a conferire una caratterizzazione molto originale, “fresca” e distintiva al mondo di Ruby, che risulta sempre facilmente “riproducibile” dai più piccoli su carta con dei pastelli colorati. 


Ruby Gillman, la ragazza con i tentacoli, è una pellicola che nei suoi 90 minuti ci lancia all’interno di un vortice di battute, azione e colori, ma la storia al contempo è qualcosa di non così scontato. È come Red una storia al femminile che parla del rapporto tra donne di differenti generazioni, ma qui, pur coperta da arcobaleni, gag e musiche divertenti, abbiamo sottotraccia una vicenda anche abbastanza “cupa”, che va oltre a discorsi relativi alle differenze culturali. Sirene e Kraken nel mezzo del mare sono in guerra e la mamma di Ruby ha voluto portare la sua famiglia a Oceanside, un luogo pacifico, proprio per non farle vivere un’adolescenza fatta di preparazione militare, missioni sul campo, scontri con altri mostri marini. Trascorso un periodo di relativa pace, appena Ruby non è più una bambina viene chiamata pure lei a combattere, quasi fosse un “destino genetico”. Ruby diventa Kraken allenandosi giorno dopo giorno pur con le migliori intenzioni possibili, quelle di far terminare per sempre la guerra, ma di fatto la sua è una preparazione militare. Se vogliamo possiamo anche vederla come un più rassicurante “training da supereroe”, ed è sicuramente questo che vedranno i bambini più piccoli al cinema, ma oltre a dover accettare un corpo da adolescente/Kraken la nostra protagonista è chiamata a diventare a tutti gli effetti un eroe per “tradizione familiare”, allontanandosi dalla pacifica Riverside. È su questo tema di “impegno bellico” che si sviluppa in modo decisamente non scontato il rapporto tra Ruby, la madre e la nonna. Con l'ambigua sirena Chelsea che di fatto sostiene Ruby nella scelta di mettere da parte il suo lato umano per “imprese più grandi”. All’improvviso il coloratissimo film sulla ragazza con i tentacoli riesce a parlarci così quasi di temi di attualità, magari facendoci volgere lo sguardo a quanto sta succedendo in Ucraina, pur con tutto lo stemperamento dei toni e l’umorismo di cui l’opera è carica. Anche questo “tono adulto ulteriore” se vogliamo è nel dna di Dreamworks e lo abbiamo già riscontrato nella loro bellissima saga di  Dragon Trainer

Il nuovo film Dreamworks Animation arriva al cinema pieno di colori e personaggi buffi, con una trama divertente per i più piccoli ma che si presta a ulteriori interessanti riflessioni anche per un pubblico più adulto. Bella l’animazione e il ritmo generale, tanto delle scene d’azione che in quelle più da commedia, buono il cast vocale e la colonna sonora. Indovinata la scelta di personaggi che i bambini possono disegnare con facilità con i pastelli. 

Ruby Gillman - la ragazza con i tentacoli è un film molto carino e colorato per portare i più piccoli al cinema questa estate, in una sala magari con aria condizionata per abbattere un torrido pomeriggio a 40 gradi. Un film pieno di umorismo e buoni sentimenti, ma che si presta anche interessanti riflessioni per un pubblico più grandicello. 

Talk0

Nessun commento:

Posta un commento