Un impianto di trivellazione scava così
in profondità da trovare un mondo sommerso, da cui spuntano fuori delle
creature tentacolose e pucciose disegnate dal tizio di Lilo & Stich, Dragon
Trainer e Wuba. Una creaturina, più per indole che per stazza, scappa. Si
scatenano dei Men in black su dei monster truck a setacciare tutta la fangosa
zona di prossimità. Nel mentre ogni ragazzo sogna di guidare un Monster truck
sul fango, anche il nostro protagonista restaura un Monster truck mentre lavora
dallo sfascia carrozze a svariati Monster Truck. Poi, sorpresa, anche la
creatura aliena si scopre che ama i Monster Truck, perché se ne “indossa uno” e
inizia a guidare felice sul fango come un Monster Truck vero. Forse tritandosi
qualche arto poliposo ogni tanto, perché sarebbe inevitabile, ma felice, roba
da allungare i tentacoli e fare Spiderman, correre sui tetti, inseguire
ragazzine a cavallo in una love story interspecie. E tra un inseguimento e
l’altro con i men in Black con il Monster Truck e qualche sfida con il bulletto
della scuola e il suo Monster Truck, cosa ci può scappare per il gran finale?
Chi dice una bella gara sul fango di Monster Truck? Vi ho detto che il mostro
del Monster Truck fa per tutto il film versetti che paiono scoregge?
Se amate i Truck non siete in cerca di
un film come questo, ma di uno spiazzo fangoso dove sgommare con il Truck. Per
tutti gli altri questo proposto da Dreamworks è un onesto film per ragazzini di
stampo anni ‘80, con piccola love story dentro e i paesaggi country del North
Dakota. Il protagonista ha naturalmente un background doloroso e cerca la
rivalsa, il suo amico tentacoloso lo capisce, c’è la musica dolce mentre nuota
nel laghetto di notte, nel suo “abito Truck” con i fari accesi. Presto
arriveranno un altro paio di tentacolosi pucciosi, probabilmente ne
sarebbero arrivati pure altri se il film avesse avuto successo e ora parleremmo
della saga di Monster Truck, magari a carattere corsaiolo contro altre auto
mutanti. Poteva essere l’anello di congiunzione tra Scooby Doo e Il Maggiolino
tutto matto. Avrebbe magari aperto la strada di un crossover con le tartarughe
ninja e gli Street Sharks, ma non è andata così. Sarà che in Italia e resto del
mondo dopo la stagione di The Grave Digger nessuno si fuma più il fascino del
Truck con le ruote grosse. Spariti dalla tv più veloce della Mountain Dew dai
supermercati.
Peccato perché ai bambini, target di riferimento non oltre i 12 anni direi, piace questa creaturina tentacolosa con gli occhioni dolci. Gli effetti visivi sono carini, la storia, semplice ma carina, con qualche gustoso inserto da Kaiju Movie, prosegue dritta e senza intoppi. Anche i giovani attori sono simpatici e meno appiccicaticci e bambinosi del solito (è noto ai lettori Il mio viscerale odio per i ragazzini-attori-americani). Il regista Chris Wedge dopo i cartoon digitali L’era glaciale, Robots (quello da noi doppiato da Facchinetti) ed Epic, incappa in questo suo primo film con attori dal vivo e tonfa. Forse colpa anche di un budget così così. Ci fosse stato Michael Bay magari avevamo un nuovo Transformers e qualcuno che avrebbe saputo combinare meglio tentacoli e teen-agers... ma questa è un’altra storia e se siete del target di questo Monster Trucks probabilmente non potete ancora capirla. Se avete 6- 12 anni avete però trovato qualcosa da vedere con il papà la sera, per poi giocare con le macchinine sul tappeto.
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