mercoledì 9 dicembre 2020

Monster Trucks - la nostra recensione di una variante del maggiolino tutto matto per il pubblico del North Dakota

 

 


Un impianto di trivellazione scava così in profondità da trovare un mondo sommerso, da cui spuntano fuori delle creature tentacolose e pucciose disegnate dal tizio di Lilo & Stich, Dragon Trainer e Wuba. Una creaturina, più per indole che per stazza, scappa. Si scatenano dei Men in black su dei monster truck a setacciare tutta la fangosa zona di prossimità. Nel mentre ogni ragazzo sogna di guidare un Monster truck sul fango, anche il nostro protagonista restaura un Monster truck mentre lavora dallo sfascia carrozze a svariati Monster Truck. Poi, sorpresa, anche la creatura aliena si scopre che ama i Monster Truck, perché se ne “indossa uno” e inizia a guidare felice sul fango come un Monster Truck vero. Forse tritandosi qualche arto poliposo ogni tanto, perché sarebbe inevitabile, ma felice, roba da allungare i tentacoli e fare Spiderman, correre sui tetti, inseguire ragazzine a cavallo in una love story interspecie. E tra un inseguimento e l’altro con i men in Black con il Monster Truck e qualche sfida con il bulletto della scuola e il suo Monster Truck, cosa ci può scappare per il gran finale? Chi dice una bella gara sul fango di Monster Truck? Vi ho detto che il mostro del Monster Truck fa per tutto il film versetti che paiono scoregge?

Se amate i Truck non siete in cerca di un film come questo, ma di uno spiazzo fangoso dove sgommare con il Truck. Per tutti gli altri questo proposto da Dreamworks è un onesto film per ragazzini di stampo anni ‘80, con piccola love story dentro e i paesaggi country del North Dakota. Il protagonista ha naturalmente un background doloroso e cerca la rivalsa, il suo amico tentacoloso lo capisce, c’è la musica dolce mentre nuota nel laghetto di notte, nel suo “abito Truck” con i fari accesi. Presto arriveranno un altro paio di tentacolosi pucciosi, probabilmente ne sarebbero arrivati pure altri se il film avesse avuto successo e ora parleremmo della saga di Monster Truck, magari a carattere corsaiolo contro altre auto mutanti. Poteva essere l’anello di congiunzione tra Scooby Doo e Il Maggiolino tutto matto. Avrebbe magari aperto la strada di un crossover con le tartarughe ninja e gli Street Sharks, ma non è andata così. Sarà che in Italia e resto del mondo dopo la stagione di The Grave Digger nessuno si fuma più il fascino del Truck con le ruote grosse. Spariti dalla tv più veloce della Mountain Dew dai supermercati. 

Peccato perché ai bambini, target di riferimento non oltre i 12 anni direi, piace questa creaturina tentacolosa con gli occhioni dolci. Gli effetti visivi sono carini, la storia, semplice ma carina, con qualche gustoso inserto da Kaiju Movie, prosegue dritta e senza intoppi. Anche i giovani attori sono simpatici e meno appiccicaticci e bambinosi del solito (è noto ai lettori Il mio viscerale odio per i ragazzini-attori-americani). Il regista Chris Wedge dopo i cartoon digitali L’era glaciale, Robots (quello da noi doppiato da Facchinetti) ed Epic, incappa in questo suo primo film con attori dal vivo e tonfa. Forse colpa anche di un budget così così. Ci fosse stato Michael Bay magari avevamo un nuovo Transformers e qualcuno che avrebbe saputo combinare meglio tentacoli e teen-agers... ma questa è un’altra storia e se siete del target di questo Monster Trucks probabilmente non potete ancora capirla. Se avete 6- 12 anni avete però trovato qualcosa da vedere con il papà la sera, per poi giocare con le macchinine sul tappeto. 

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