mercoledì 15 gennaio 2020

Playmobil - the movie



Charlie e Marla sono due piccoli fratellini felici, pieni di sogni e di pupazzi Playmobil, che sognano di viaggiare, grandi avventure, combattere i draghi, sempre insieme, senza litigare, creando storie nuove ogni giorno, insieme. Nel mondo dei pupazzetti Charlie è un vichingo, Marla un cavaliere in armatura, il mondo tutto loro e i cattivi si possono sconfiggere tutti con la loro mossa combinata finale. Poi passa qualche anno, la vita va per il verso sbagliato e i genitori non ci sono più. Marla, la più grande, si assume il ruolo di madre del fratellino, deve lavorare per trovare i soldi per vivere con lui, è piena di impicci, non ride più, non gioca più con Charlie e i Playmobil vanno in soffitta. Charlie pensa che Marla non gli voglia più bene, fa i capricci, non vuole andare a scuola e un giorno, sorpresa, arriva in città una mostra dei Playmobil gigantesca. Una mostra a cui Marla non vuole portarlo ma alla quale Charlie ci va, con la sorella che lo insegue, fino a che, nella stanza più grande dell'allestimento, che pare la Mini-Italia del Playmobil, i due si ritrovano, si scontrano e, dopo un fulmine che cade dal cielo, spariscono. Marla si risveglia in un mondo fatto di Playmobil, fatta anche lei come un Playmobil. Non trova Charlie, ma è sicura che da qualche parte, nel suo vestito da vichingo, riuscirà a trovarlo. Deve solo farsi aiutare da nuovi amici e trovare dentro di sé la guerriera in armatura di plastica che era da bambina.
Lino Di Salvo scrive e dirige un film dedicato al pubblico dei più piccoli, i realizzatori sono gli stessi del Piccolo Principe e si respira un po' la stessa aria anche qui, al netto di una malinconia più contenuta. Cristina D'Avena e J-Ax danno corpo a un paio di personaggio davvero divertenti, ci sono delle canzoncine subito orecchiabili. La produzione è di buon livello, è tutto giusto e tarato a livello di bambino, il racconto è pieno di azione e buoni sentimenti, fa venire voglia di andare a ripescare i Playmobil che un po' tutti dovremmo avere a casa in cantina o in soffitta (quanto era bello il galeone dei pirati!!). L'universo Playmobil è ben rappresentato tra luoghi, personaggi e giocattoli più noti, facilmente qualcuno ricorderà qualche pezzo della propria infanzia, gli attori hanno voci frizzantine e se avete otto anni vi divertirete un mondo. Probabilmente se portate al cinema con voi un bambino di otto anni, vi divertirete vedendo lui divertirsi. Faccio più fatica a immaginare dei quarantenni che vengano travolti dalla storia e personaggi al punto da andare a comprare dei nuovi set Playmobil, ma credo che non fosse questo lo scopo della produzione. Se Lego ha ammiccato con i suoi prodotti a un pubblico più vasto e adulto, facendo leva sul potenziale infinito delle costruzioni a mattoncino, alimentando mille citazioni e re-invenzioni, Playmobil sta nel suo target di riferimento, i bambini, pur ogni tanto strizzando l'occhio al cinema e alla cultura pop, sottolineando e valorizzando la bellezza e versatilità di mondi fantastici alla loro portata. Il film di Di Salvo è come un pomeriggio passato nel soggiorno del vostro nipotino, sul tappeto, a giocare con lui tra pupazzi buffi e più o meno aguzzi quando vi finiranno sotto i piedi. Se vi piace l'idea o avete otto anni è il film per voi.
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