Da
appassionati di supereroi ci aspettavamo di rimanere a bocca asciutta sulle
novità Marvel - Disney almeno fino all'inizio del 2019, con la prospettiva di
un periodo di feste che per Disney, tra Mary Poppins e niente film di Star
Wars, con un Ralph Spacca Internet spostato a inizio anno, sembrava più
interessarsi alle bambine e alle loro mamme piuttosto che al pubblico dei
"maschietti". Invece Disney ha deciso di divulgare queste due succose
anteprime con cui potremo trastullarci a fantasticare per il prossimo
mesetto.
Il Focus
è ovviamente il finale di Avengers: Infinity War e i "mattoncini
cinematografici" che ci portano dritti al suo seguito, in uscita alla fine
di aprile.
Ormai è
storia lo "snap", lo schiocco di dita con cui il terribile e
potentissimo Thanos (un imponente e bravo Josh Brolin, in un anno
particolarmente fortunato della sua carretta) sconfiggeva tutti i supereroi
della Terra e faceva scomparire metà degli esseri viventi di tutta la galassia.
Da lì ripartiamo, con questo viaggio multi-filmico con alle spalle già la
bellezza di 10 anni e una ventina di pellicole.
Ripartiamo
da Ant-Man and The Wasp (la nostra recensione più indietro nel blog,
clicca qui),
pellicola che ha una parte finale concomitante con Infinity War ed è da
pochissimo disponibile in una sgargiante versione home video, più o meno
presso ogni dove (pure da Esselunga, con tanti bei punti fragola). Il
supereroe microscopico e il suo team (tra cui un Michael Douglas e una
Michelle Pfeiffer in ottima forma), assenti nell'ultima pellicola degli
Avengers in quanto "impegnati in altri luoghi", hanno nell'ultimo
film avuto un'esperienza molto particolare nel cosiddetto "reame quantico",
una sorta di micro-mondo-parallelo che potrebbe giocare un qualche ruolo nel
combattere e contrastare i piani di Thanos.
Attendiamo
per marzo anche l'arrivo nelle sale di Captain Marvel (ne abbiamo parlato
anche qui in occasione del primo trailer, clicca qui!),
supereroina (interpretata dalla bellissima Brie Larson) anche lei assente
durante gli eventi di Infinity War, ma della cui importanza e potenza sembra
essere stra-convinto Nick Fury (Samuel L. Jackson). Nel nuovo film, diretto da
Anna Boden e Ryan Fleck, impareremo a conoscerla e a capire i motivi per cui un
personaggio così potente è rimasto finora nell'ombra. E per rispondere in parte
a queste domande Disney ha martedì reso noto questo nuovo trailer in italiano.
È una
origin story, è ambientata ai tempi in cui c'erano ancora i Blockbuster (bei
tempi!!!), Nick Fury aveva ancora due occhi. Ma quando è giovanile qui il buon
Jackson? E gli piacciono pure i gattini!! Tra le righe si dice qualcosa sul
passato di Captain Marvel, che sembra misterioso, "riscritto/cancellato
mentalmente", legato a un addestramento militare quasi spartano (con
uniformi da combattimento con tanto di "elmo con criniera", che
ricorda gli elmi greci se non per una complicata messa in piega dei
capelli/criniera che non so quanto costi ogni volta il trattamento dal
parrucchiere). Si mette in luce il suo legame con la razza dei Kree, la stessa
di Ronan l'accusatore e Korath, antagonisti dei Guardiani della Galassia nel
loro primo film, sempre interpretati qui nel film su Captain Marvel,
probabilmente per eventi antecedenti all'avventura di Star Lord e soci, da Lee Pace e Djimon Hounson. Si parla dei suoi nemici giurati, gli Skrull, una
razza di infidi alieni mutaforma che nel trailer non hanno problemi a
travestirsi da terribili vecchiette sull'autobus. E io l'ho sempre saputo!!
Milano è piena di vecchiette Skrull!! E dopo averci sollazzati di effetti
visivi e alieni colorati, prima di farci vedere quanto piacciono a Nick Fury i
gattini, il trailer ci regala una Captain Marvel a piena potenza, con criniera
luminescente stile Goku (potremmo forse parlare della trasformazione in
"Binary", ma aspettiamo la pellicola per conferme) che vola e spara
dai pugni bande cosmiche nello spazio più dirompente di un X-Wing e più
esaltante e potente di Visione nel suo periodo pre-innamoramento.
Galattico.
Se
sappiamo quindi che Ant-Man e compagna e team allargato (Paul Rudd ed
Evangeline Lilly, più Douglass, Pfeiffer ecc.) saranno della partita, se
immaginiamo che a un certo punto anche Captain Marvel arriverà in scena a fare
la sua parte, come hanno vissuto gli eroi della Terra la sconfitta e il
"dopo snap" di Thanos. Qualcosa ci rivela il nuovo trailer uscito
oggi.
Tira
aria pesante tra le prime scene del prossimo film dei fratelli Russo in uscita
a maggio nelle sale.
Iron-Man
(Robert Downey Jr) è lontano da casa, alla deriva nello spazio, Thor (Chris
Hemsworth) è tutto incazzato e sotto la pioggia, Banner (Mark Ruffalo) conta i
morti su un proiettore olografico e Captain America, che si è rasato la barba
nonostante l'apprezzamento per il nuovo look, guarda triste la foto del suo
vecchio amore ormai scomparso, Peggy Carter (Hayley Atwell), nascosta sulla
sua bussola. Rivediamo Clint Barton (Jeremy Renner), grande assente in
Avengers: Infinity War. Ma non ha il costume e l'arco di Occhio di Falco,
quanto il nero e vendicativo outfit del "ninja" Ronin. Che lo
"snap " abbia colpito anche la sua famiglia, facendolo diventare un
eroe disilluso e dal volto coperto (gli è comunque andata meglio che in
Ultimates, dove dopo un momento ugualmente tragico iniziava ad assumere gli
atteggiamenti e modi di un certo Bullseye). La vedova nera (Scarlet
Johansson), ancora bionda, decide che è il momento di fare qualcosa e alla
porta dei vendicatori "suona" proprio Lang, il piccolo Ant-Man.
Nebula (Karen Gillian) sfiora desolata qualcosa che forse ha a che fare con
gli scomparsi guardiani. Thanos intanto è ancora felice tra le montagne di un
pianeta tipo il Trentino, a sfiorare spighe di grano come il nonno di Heidi.
Cosa succederà?
Iniziano
a pensarci su, magari a sfogliare i fumetti, magari a "ripassare" i
vecchi film. Sembra che con Avengers: Endgame arriveremo alla fine di un
viaggio, durato già dieci anni, che ci ha portato a tornare bambini. Ci saranno
altri viaggi e altre possibilità future per il genere supereroistico, così come
prima di Marvel/Disney ci sono state ottime produzioni, ma questa è stata
davvero la prima volta che abbiamo visto 20 pellicole così legate tra loro e
pure intimamente appartenenti a generi diversi. Siamo passati dallo spy- movie
(Captain America Winter Soldier) alla fantascienza "in salsa Lucas"
(I guardiani della galassia), dalla commedia natalizia (Iron Man 3) al film
sul paranormale (Doctor Strange), dalla metafora politica (Black Panther) al
"film di rapine" (Ant-Man), dalla tragedia epica (Thor) al War
movie (Captain America), dal film sull'adolescenza (Spider-Man) al film sul
possibile "cambiamento di vita" dopo l'età adulta (Iron-Man). Tutti
film che divengono connessi, incastrati e in simbiosi tra loro nelle esaltati,
divertenti e "liberatorie" Battle Royale della serie Avengers. Non so
cosa ci riserverà il futuro, ma è stato un bel viaggio e di sicuro a fine
aprile starò in sala fino alla fine dei titoli di coda. Una traduzione virtuosa
che premia i realizzatori di un'opera e che prima di Marvel/Disney sembrava una
pratica poco ortodossa.
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