... non sapevo che la Wertmuller facesse animazione
giapponese, ma dalla lunghezza del titolo pare evidente... comunque, la nostra
recensione!!... e sapere che Sakura porta la coppa E?
Per
rendere più fruibile l'articolo senza fare spoiler ma cercando di spiegare cosa
cavolo si va a vedere, ho deciso di seguire una rodata tecnica socratica, con
certificato maieutico tarocco. In pratica darò delle risposte a delle domande
possibili sul "fenomeno".
-
"Che cos'è 'sto Fate/ Stay Night?"
Va bene,
domanda base per scaldarsi. È una storia in cui alcuni liceali vengono
coinvolti in una guerra tra maghi in ragione del fatto di essere discendenti di
maghi. C'è molta (pure troppa) vita scolastica che si contrappone a
pirotecnici duelli fino alla morte che i maghi combattono con incantesimi e
mediante l'evocazione di spiriti eroici, i cosiddetti "servant",
armati di armi super distruttive. A metà strada tra Harry Potter e Hunger Games,
durante il racconto i maghi e i servant si legano tra di loro a livello tanto
sentimentale che militare, dando corpo a drammoni esistenziali, tradimenti e
accoppiamenti, colpi di scena multipli e scontri tanto esagerati, assurdi e imprevedibili da costituire una delle punte più alte, tanto per la tecnica di
disegno che per l'originalità della messa in scena, dell'animazione giappa
degli ultimi anni. Il protagonista è il classico ragazzo troppo bravo e buono
per esistere realmente, circondato da folle di donne adoranti ma alla fine non
così antipatico. Un po' perché assomiglia esteticamente (anche se pochissimo)
ad Amuro Rey, un po' perché è circondato da co- protagonisti che spesso lo
mettono in ombra per carisma, rendendolo infine più sopportabile. Fate è un
ampio progetto multi-mediale che nasce come una visual novel del 2004 ad opera
della Software House Type-Moon, poi aggiornato nella versione "Realta
Nua" (su PlayStation 2) si trasforma in un manga nel...
-
"Scusa se ti interrompo, ma che roba è una Light Novel?"
Una
light Novel è un romanzo illustrato giapponese, come Sword Art Online o La
malinconia di Harumi Suzumiha, per capirci.
-"Ma
quindi è come quella roba sui videogiochi in cui un mondo prossimo al reale si
sovrappone alla realtà? Un mondo pieno di personaggi umanamente
discutibili in ragione di particolari "skill" ma tutti di età
scolare, con una storia che ti abbindola con due spunti fantasy in croce per parlare soprattutto del liceo come ultimo squarcio di vita
sociale prima di essere legati ad una prigione lavorativa a vita? Ed è la
solita furbata produttiva con presenti così tante gnocche differenti da
poter soddisfare tutti i gusti possibili dei pipparoli/tipo, giappi
e non, che per ulteriore perversione amano identificarsi in un eroe
principale emo- impotente, buono e bravo fino a rasentare il masochismo, che
alla fine salverà il mondo dalla minaccia "xy" ma non se ne farà mai
nessuna delle gnocche di cui sopra?... insomma, è quella roba lì?"
Beh, si,
ci hai preso abbastanza sul contesto, le light novel sono prevalentemente robe
così, ma il termine light novel indica solo il fatto che è un romanzo con
illustrazioni, nel caso di Fate Stay Night un romanzo digitale in cui il
lettore può prendere alcune scelte. Scelte tipo andare in un posto invece
che un altro, parlare con un tizio invece che un altro o affrontare un nemico
invece che un altro. Tutti mattoncini narrativi che fanno cambiare il proseguo
della storia, sviluppano i personaggi in modo diverso, ti fanno provare la
sensazione di essere ne "Il giorno della marmotta" con Bill Murray. Tipo... hai presente i romanzi libro-Game di Lupo Solitario di Joe Dever
?
-
"No, perché non ho quarant'anni come te e, ti prego, non raccontarmi
dell'estate del 1989 quando nella ridente cittadina ligure di Laigueglia una
sera hai letto il primo volume della collana dal titolo Il signore delle
tenebre, che tanto mi hai già detto che ti aveva fatto cadere le palle perché
all'epoca stavi già ingrifato per via delle ragazzine, e comunque anche
se oggi ristampano Lupo Solitario non mi interessa... e poi... Ma si legge solo?
Se è in forma di videogioco una light novel non posso fare qualcosa tipo
risolvere enigmi o combattere come in un picchiaduro?"
Non
sempre, anche perché se vuoi risolvere enigmi o combattere come in un
picchiaduro ti compri direttamente una avventura grafica o un picchiaduro.
Comunque se vuoi un titolo più action in tema c'è Fate/Extella: The
umbral Star sullo store PlayStation, che è comunque legato a questa serie. Ma
se vuoi qualcosa che leghi picchiaduro e light novel in qualche forma in modo
"ortodosso", nel senso 80% lettura e 20% "altro", vai su
prodotti ps4 come Under Night IN-Birth exe: late[st] (che ha una
modalità alla light novel a sé) o su Persona 4 Arena, se vuoi il lato picchiaduro,
o su Danganrompa, se vuoi gli enigmi. Preparati con il dizionario comunque, che
è tutta roba in inglese, per lo più scritta su chilometri e chilometri di
testo... se vuoi delle quasi light Novel sui 60% lettura e 40% altro, sempre in
inglese, prova Catherine (lettura più puzzle game) o Persona5 (lettura più
gioco di ruolo). Se vuoi Catherine ha un'impostazione per certi versi simile a
come funziona Fate/Stay Night, nel senso che la storia si modifica a seconda
che scegliate di stare con una delle due ragazze che il gioco propone. Tre
ragazze per tre storie in Fate, due ragazze per due storie per Catherine, ma che diventeranno 3 in Catherine: Fullbody, espansione/remastered in uscita
presto per ps4. La differenza di fondo è che in Catherine fare il galletto con
una ragazza crea delle sfighe cosmiche nel rapporto con l'altra o con le altre,
in Fate invece si può fare i paraculi senza ripercussioni di quel genere. Nella
light Novel di Fate oltre alla cornice fantasy e ai soliti topoi giapponesi fatti
di vita scolastica e relazioni di lavoro c'è pure una moooolto soft componente
sexy-hentai (che pure in Catherine non è male).
-"Ok,
una sorta di simulatore di fidanzate con la scusa del fantasy?"
Eh, più
o meno. Ma realizzato comunque in modo sublime. La light Novel di Fate ha molto
successo, riceve il primo adattamento manga nel 2006, ha una prima
versione animata firmata Studio Deen nel 2007, riceve un prequel animato, Fate
Zero (basato a sua volta su una light del 2006) e una seconda versione animata
(Unlimited Blade Works), nel 2011 e nel 2014, ad opera dello Studio Ufotable e
oggi, inizio 2018, ha un nuovo adattamento (Heaven's Feel), sempre a
firma Ufotable che sarà composto da tre capitoli cinematografici di cui
questo film è il primo. Poi dovrei parlarvi di altri videogiochi, fumetti e
light novel e serie animate prodotte da Netflix, che sono tutte opere sensate in
quanto ripropongono uno "schema" dalle iterazioni infinite...
-"Ok,
saltiamo per ora queste menate e andiamo al nocciolo, al nucleo di riferimento
più piccolo, autonomo e di facile comprensione del tutto... cosa devo guardare
e come lo devo guardare per capirci qualcosa?"
Per
quanto riguarda il lato anime possiamo funzionalmente ridurre l'esperienza al
prequel Fate/Zero, al Fate/ Stay Night della Deen, Fate/ Stay Night Unlimited
Blade Works, Fate / Stay Night Heaven's Feel. Il prequel, Fate/ Zero, che è
pure un anime bellissimo scritto da Gen Urobuchi (Puella Magi Madoka Magica,
Psycho Pass, Black Lagoon) si potrebbe vedere come un'opera unica a sé stante,
se non fosse che nelle altre opere di cui sopra viene richiamato in millemila
modi e la voglia di metterci gli occhi sopra diventa sul serio impellente (e
speriamo quindi che Dynit ce lo porti presto in italiano, in home video
magari). Gli altri tre titoli sono letteralmente lo stesso arco narrativo con
gli stessi personaggi, ma sviluppato in modo differente, come in tre ipotetici
"Giorni della Marmotta" di Murray, a seconda che il protagonista
scelga di innamorarsi di una delle tre principali ragazze del racconto.
-
"Ma quindi posso vedere a caso l'anime della Deen o Unlimited coso o
Heaven's qualcosa?"
In
effetti... no. Certo è tragica da dire, ma è proprio così. Peraltro non ti ho
detto che lo studio Deen dopo il suo cartone animato ha provato a fare pure lui
un film su Unlimited Blade Works, che è venuto malino, per essere gentili,
perché ha compresso di brutto tutti gli avvenimenti principali. Per dare un
senso aggiunto a Unlimited Blade Works, Ufotable ha dovuto ricominciare tutto
da capo e farci ventisei episodi di cui tre di durata doppia. Incredibile a
dirsi, oggi Ufotable fa la stessa cazzata che all'epoca fece Deen!!! Certo,
l'animazione è da paura come in tutte le opere Ufotable mentre gli anime della
Deen sono meno bellini e, a volte, pure più distanti dall'originale light Novel.
Ma vedere al cinema Heaven's Feel senza avere tatuato in testa almeno Unlimited
Blade Works è impossibile. È vero che la nuova trama ci porta a una ragazza
diversa e a situazioni nuove in una sorta di domino causa/effetto, ma per le
parti che giocoforza rimanevano invariate (e a volte non solo per quelle
parti, mannaggia a Ufotable) la produzione ha operato una scelta che ha del
criminale, decidendo di saltarle a pie' pari. Certo, il "fan sa a
memoria" e se avete comunque visto di recente Unlimited Blade Works non
avrete una difficoltà che sia una a orientarvi (forse una o due difficoltà
alla fine permangono sempre però), salvo i millemila riferimenti a Fate/Zero
che comunque si fanno sentire qua e là. Ma per il neofita è dal mio punto di
vista proprio ostico, e a livello di distribuzione home video se c'è un po' di
onestà intellettuale bisognerebbe per lo meno pensare a una edizione con
re-integrate tutte le scene dell'anime precedente date qui per scontate.
E magari, a fare i fighi si potrebbe pure ragionare su inquadrature nuove
degli stessi eventi. Ho l'impressione comunque che nelle future pellicole ci
saranno meno salti narrativi, visto il punto a cui arriva la trama alla fine di
questo film. Certo si potrebbe pure vedere prima il film e buttarsi dopo su
Unlimited Blade Works, ma è un controsenso, alla stregua di auto-infliggersi
degli spoiler.
-
"Va bene, ma metti che sono fan della serie... mi piacerà?"
Assolutamente
e senza riserve. Visivamente è bellissimo e la nuova trama è davvero
interessante, molto cupa e per certi versi anche molto più sexy. Pur negli
ammiccamenti, la trama di Unlimited Blade Works non concedeva troppo al lato
sentimentale della narrazione e questa era una vera contraddizione concettuale,
visto che la storia cambia in base alla ragazza che il protagonista vuole
tampinare. Tuttavia è una contraddizione che vale "per me" e non per i
giapponesi più perversi. Infatti il love interest n.2 incarna quella che per i
giapponesi è una tipologia di carattere femminile codificato come
"tsundere", ossia il modo di fare di una ragazza dal carattere forte
che spesso fa battute sprezzanti e idealmente allontana le smancerie, pur
rimanendo sotto traccia una timidona. Per fare "L'Esempio" per
antonomasia, pensate a Sabrina di È quasi magia Johnny o ad Asuka
di Evangelion o alla Taiga di Toradora. Il love interest di Heaven's Feel è
invece una più procace, esteticamente più morbida, arrapante e sessualmente
pure disponibilissima. Peccato giusto che sia l'incarnazione della stalker
emotivamente così scoppiata da meritare un trattamento sanitario obbligatorio.
Una figura da brivido vero, che si presenta ogni giorno e ogni ora a casa del
protagonista, ossessiva nel ripetere certi gesti in modo quasi autistico, ha un
lato oscuro molto oscuro, viene da un passato di probabili abusi familiari, si
veste senza alcuna concezione climatica con gli stessi abbinamenti (tipo in
sandali sotto la neve). Fa una paura fottuta!!! È in genere il tipo di persona
che negli horror asiatici muore male per poi tornare in vita come fantasma, con
gli occhi ribaltati, i capelli davanti alla faccia e in camicia da notte, a
perseguitare in eterno il suo vecchio amore. E i Giappi si arrapano pure per
personaggi così!!! "L'Esempio" speculare è la "Tinetta" di È
quasi magia Johnny, la Feye di Cowboy Bebop o Andromeda dei Cavalieri dello
Zodiaco (si, lo so che è un uomo... ma lui lo sa?). Poi ci sono altri zilioni
di altri casi ma io le cagacazzo preferisco dimenticarmele. Anche se quindi la
possibilità di avere amplessi si scontra inevitabilmente con la paura di
morire, questo Heaven's Feel gioca un po' di più con la fisicità e, battute a
parte, il love interest è davvero una ragazza sexy e avvenente, dolce e quasi
materna.
La trama
fantasy poi procede bene ed effettivamente scompiglia molto le carte rispetto
alle storie precedenti, alimentando già a mille le elucubrazioni per le future
evoluzioni narrative (almeno per chi non ha letto la Novel).
-
"Quindi vado a vederlo?"
Sì, ma
solo se hai visto almeno Fate Unlimited Blade Works di Ufotable per via delle
"sintesi narrative" di cui vi dicevo prima. Al cinema rende di
brutto, è visivamente una delle migliori animazioni che potete trovare in giro
di questi tempi e la storia non è affatto niente male (pur con dei cliché ogni
tanto assurdi e comici, tipo il fatto che ogni due ore il protagonista è
coperto di bende), carica di colpi di scena, di una bella azione adrenalinica,
tanta, ma tanta, tanta, tanta, tanta gnocca. Talk0
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