lunedì 13 gennaio 2014

Superior Spider-Man

Considerazioni dopo quattro uscite italiane

PER NON FARMI SCRIVE TUTTO IN GIALLO, L'ARTICOLO RIVELA SPOILER SULLA SITUAZIONE CHE FA DA PREMESSA A SUPERIOR SPIDER-MAN. ROBA CHE MEZZA RETE VI AVRA' ORMAI URLATO NELLE ORECCHIE ANCHE MENTRE STAVATE NAVIGANDO SU SITI DI GIARDINAGGIO. CERTO SE VOLETE LEGGERE ADESSO SPIDERMAN SU QUESTI FATTI CI SBATTERETE IMMEDIATAMENTE IL GRUGNO, QUINDI ORMAI E' TIPO UN SEGRETO DI PULCINELLA. MA QUANTO E' DA CAFONI SCRIVERE TUTTO IN MAIUSCOLO?



L'età porta guai e acciacchi anche ai supercriminali e prendere costantemente botte in testa da tizi come Hulk incrementa esponenzialmente la possibilità di incorrere in traumi cerebrali più o meno gravi. Così Otto Octavius, il buon Doc Ock, a un certo punto della sua anziana e acciaccata vita ha dovuto confrontarsi con i limiti della sua natura terrena. Gli anni che avanzano e uno stato di salute sempre più precario lo hanno progressivamente costretto all'immobilità fino a che Otto si è trovato con le forze esaurite del tutto, sciolte in malanni irreversibili e che nel giro di poco tempo ne avrebbero decretato irrimediabilmente la morte. Con un'innata voglia di vivere e di lasciare un'indelebile traccia di sé nelle generazioni future Doc si è però creato un'armatura-sarcofago interamente gestita dai fidi-amati tentacoli e ha rimesso insieme il suo supergruppo, i sinistri sei, per compiere le ultime e più grandi imprese. Ma Spider-man ha sempre mandato tutto a rotoli e gli ultimi giorni di vita Otto li vede attraverso le sbarre del solito carcere di massima sicurezza, in agonia a chiedere ai secondini come ultimo desiderio la visita del suo nemico numero uno. Perché nell'agonia, nonostante il vecchio dottore non riesca più a formulare frasi compiute, qualcosa riesce comunque a comunicare, un nome, Peter Parker. 
Il supereroe accorre e per tutto il fandom dell'arrampicamuri parte uno degli shock più clamorosi degli ultimi anni. Perché ad analizzare più correttamente i fatti, non è in realtà Ock a chiedere di incontrare Parker. La voce che proviene dal corpo morente di Ock afferma invece di essere in realtà lo stesso Peter Parker. Nel corpo di Spider-man, scopriamo invece in poche drammatiche pagine, pare esserci inequivocabilmente Doc Ock. Come e quando è avvenuto questo scambio? L'arrampicamuri impostore sorride beffardo e vedendo sbigottito l'antagonista di sempre contorcersi in un involucro asfittico, rivela che un buon prestigiatore non svela mai i suoi trucchi e lo abbandona lì, sul letto di morte. Parker cerca allora di reagire. Il tempo strige ma provvidenziali arrivano i sinistri sei che, non sapendo nulla delle circostanze, cercano di liberare l'Ock morente. Ultimi momenti di speranza, parte una lotta disperata quanto impari. Ma tutto va a scatafascio e l'Ock che asseriva di essere Peter Parker muore, non prima di aver comunicato la sua identità all'agente Carlie Cooper, l'amica di sempre recentemente sedotta e abbandonata. Ora Ock sembra libero di diventare il nuovo uomo ragno, un uomo ragno superiore. Dopo una carriere dedicata al crimine, frutto di una infanzia difficile di dolori e stenti, Ock vuole davvero essere una persona migliore. Il fatto che un criminale voglia, incredibilmente, diventare il migliore dei supereroi è circostanza che non stupisce il classico lettore Marvel e spesso è una situazione ricercata-sperata-amatissima. Certo, Ock vuole diventare un supereroe a modo suo, ma l'impegno fin da subito non manca. Ma qualcosa non torna, dentro di lui c'è ancora, in qualche modo, lo spirito di Peter Parker, sempre presente e pronto a rivestire il ruolo di grillo parlante. Qualcosa nel passaggio di memoria non ha funzionato del tutto. 

E' con queste premesse che parte il nuovo, fortunatissimo, corso di Superior Spider-man che da qualche mesi attira e affascina molti lettori anche nella nostra penisola. Scambi di corpi e relativi equivoci. Un genere florido, interessante ma a volte pure stucchevole. Mi vengono in mente film come Viceversa e tutti i suoi miliardi di cloni (film quasi tutti orridi-orribili) e sempre restando in ambito ragnesco sono ancora recenti le millemila volte in cui Parker non è stato Parker ma il Camaleonte che ne ha rivestito i panni, in storie che hanno mirato a movimentare un po' la vita del personaggio con esiti anche piuttosto importanti. Ma se finora parliamo di situazioni straviste o di routine, in Superior Spiderman c'è effettivamente una marcia in più e le implicazioni di questo sviluppo non si limitano alla classica sciocchezzuola di padri che si cambiano con figli, sorelle con fratelli e via discorrendo. Nell'attuale situazione Marvel inoltre un nuovo Spiderman è anche in grado di pesare diversamente su più testate, considerando che l'arrampicamuri fa parte di vari supergruppi (e testate correlate). Vedere come mutino la meccanica dei rapporti e il modus operandi del tessiragnatele è interessante anche nella misura in cui Doc Ock non è semplicemente un tizio che si mette la faccia di un altro, é invece una delle migliori nemesi di Spider-man, pur se negli ultimi tempi è stato trattato alla stregua di un nemico bollito di serie b tipo Boomerang. 

Un cattivo con un suo modus operandi tipico, un background interessante, spesso leader di gruppi di supercriminali come i sinistri 6. Ock meritava un'occasione editoriale che lo rimettesse al centro dei riflettori. Doc è uno scienziato come Peter e può agilmente sostituirlo nel suo attuale lavoro di ricercatore alla Orizon Labs, fornendo nuovi spunti e conoscenze. Doc conosce tutti i supercriminali per averci lavorato spesso insieme e potrebbe tanto sconfiggerli che allearsi di nascosto con loro. Doc ha “dentro la testa” Peter, ed è una cosa esilarante. Doc potrebbe guidare le azioni dei vendicatori! Ma soprattutto Doc potrebbe mettere ordine nella vita di Parker, utilizzare più efficacente le sue armi contro il crimine, rendere il ragno più gradito alle forze dell'ordine, aumentare il numero dei salvataggi a New York e, cosa pazzesca, riuscirebbe perfino a far ottenere a Parker un dottorato che per nerdosità manifesta lui non ha mai cercato di ultimare. 

Dan Slott scrive decisamente bene e si nota come l'intreccio fosse una storia che cullava da anni, da quando era un semplice fan del personaggio. I dialoghi sono frizzanti e vengono gestiti con tranquillità una miriade di personaggi e rapporti. Furbamente Slott dipana una amabile e gustosa critica alla gestione editoriale del fumetto-personaggio-icona-ragno, da sempre volta a farne un perenne inconcludente a vita per motivi di marketing, perché negli anni c'è sempre stato un direttore editoriale che ha detto al disegnatore della testata: “Fai che Parker torni squattrinato a fare foto per J.J.". Così Parker faceva carriera ma poi doveva fallire. Diventava insegnante ma poi doveva fallire. Cresceva e si sposava ma poi doveva fallire perché altrimenti diventava “adulto” e troppo adulto è male perché il fumetto è diretto ai pischelli che non si immedesimerebbero più. Strategie che hanno portato a cose assurde come One More Day, e so che solo ad aver citato questa cosa un'attacco di colite è partito a qualcuno dei nostri lettori. Slott agisce con astuzia e profonda critica al personaggio anteponendogli “in corpo” un carattere più risoluto, decisionista e spietato, in grado di mettere in scena già un paio di numeri davvero memorabili, cose talmente estreme da farvi tracollare. I disegni di Stegman (sul numero 1) sono decisamente buoni, dinamici e spettacolari nelle scene d'azione, ironici e splendidamente “sopra le righe” quando descrivono Spider-ock intento a gestire, goffamente, le situazioni di tutti i giorni.

Sulla scorta dell'entusiasmo dei primi quattro numeri vedo questo albo dalle parti delle migliori uscite Marvel, a fianco di Wolverine e gli X-men e i nuovissimi X-Men (le serie vendicative, complice la pallosa era di Ultron e l'orrenda run disegnata da Land su Iron Man, le ho un po' in calo, anche se apprezzo il nuovo Cap disegnato da Romita Jr e leggo sempre con piacere Thor). Questo status quo ragnesco pare essere stato accolto molto bene a livello di vendite e di fatto non sembra ancora vicina la fine, che prima o poi sarà comunque inevitabili. Come sempre i fan duri e puri si sono divisi tra chi si è stracciato le vesti e chi ha ironicamente deciso di “vedere dove va a finire”. Anche perché se la premessa è una “sciocchezzuola” c'è anche da dipanare il mistero su come Ock sia riuscito a sostituirsi a Peter e come la situazione potrà infine ricomporsi. In questa ottica la quarta uscita, da poco in edicola, getta oltremodo dubbi sulla possibilità di Parker di riapprorpiarsi del proprio corpo e speriamo che in questo caso non sia il solito diavolo a metterci lo zampino (chi ha orecchie da fan per intendere intenda). Ovviamente anch'io vi consiglio la lettura di questo fumetto; è anche un buon punto di partenza per molti lettori, magari anche solo per avere una copia dell'albo che, chissà, un domani (come molte ripartenze di Spider-man) potrebbe valere qualcosa su E-bay... e se il personaggio vi piace potete anche seguire le sue gesta dal numero 16 di Spiderman il vendicatore (Spiderman universe 21), iniziare a comprare le riviste dei vendicatori, il crossover di Ultron (no quello no... più va avanti e peggio è...) ecc.ecc. Roba da uccidere il portafoglio. Pertanto limitatevi a Superior Spiderman per ora. Consiglio spassionato...
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