venerdì 10 gennaio 2014

R.I.P.D.- poliziotti dall'aldilà

Ora in Blu ray e dvd!

C'erano una volta filmacci come questo, che amavo vedere e rivedere presentati da zio Tibia mentre bevevo litri di coca cola per rimanere sveglio



Il titolo italiano è "Sbirri oltre la vita" e da qualche parte dovreste trovarlo senza troppa fatica (nel 2007 è uscito in dvd dalla 01 Distribution ma su Amazon si trova ancora mi pare). Ma passiamo oltre e presentiamo il film del giorno :D


Il poliziotto di Boston Nick Walker (Ryan Reynolds), coadiuvato dal collega Bobby Hayes (Kevin Bacon), mette le mani su un discreto bottino in oro dopo averlo sottratto a una gang criminale. C'è da mandare i figli all'università e prenotare sereni la prossima ps4, ma Nick è un bravo poliziotto e decide che il bottino è meglio ridarlo a chi di dovere e confessare. Per legittima divergenza di opinione il nostro si becca da Bobby una bella cannonata durante una missione sul campo e parte per l'aldilà. Tuttavia grazie a un curriculum di tutto rispetto e al fatto che, finora, gli uffici di collocamento funzionano ancora almeno nell'aldilà, Nick viene assunto dal direttore Proctor (Mary Louise Parker) nel R.I.P.D. il Rest In Peace Police Department, autorità che cura il monitoraggio e ordine tra mondo umano e ultraterreno, impedendo il verificarsi di minacce in grado di alterare l'equilibrio universale tra bene e male. In qualità di nuovo agente viene affidato alle cure di un plurimedagliato ma ancora agguerrito scheriffo del west (Jeff Bridges), cosa che la dice lunga in quanto a termine per accedere al servizio pensionistico. Insieme, i due scorrazzeranno sulla Terra in cerca di demoni e disturbatori dell'ordine vari, tra tonnellate di effetti speciali, sparatorie, battutacce e sparatorie. E siccome il destino non sembra muoversi a caso, non è detto che Nick possa avere una seconda occasione per rimettere al suo posto il bottino d'oro sottratto.

R.I.P.D. nasce come fumetto della Dark House, ideato da Peter Lenkov. Una detective story dissacrante, piena di azione e comicità, ambientata in un contesto ultraterreno e sopra le righe progettato per piacere un sacco a tutti i nerd del mondo.
Cosa poteva andare storto in questo progetto?
In fondo tutti amiamo le tematiche ultraterrene ma spiritose e tranquillizzanti di Ghostbusters (o Dead like me), al punto da seguirne il tormentato sviluppo ultradecennale del capitolo 3 e organizzare mensilmente rapimenti di Bill Murray allo scopo di farlo andare a forza sul set. Tutti amiamo i Men il Black, giocattoli e alieni viscidi pucciosi insieme, e abbiamo pianto di gioia quando l'ultima pellicola è uscita tanto bene, e ora ne vogliamo altri ventisei seguiti. Forse non tutti, ma molti infine abbiamo adorato Red, film action della resurrezione di Bruce Willis con lo stratosferico John Malkovich, in cui vecchie glorie dei servizi segreti tornavano a combattere dopo il prepensionamento in una delle più divertenti action commedy di sempre. Frullare insieme questi elementi e mettere a dirigere il tutto proprio il regista di RED, Robert Schwentike non doveva essere una brutta cosa, soprattutto in ragione del fatto che prima alla regia doveva andarci McG. Certo scegliere alla sceneggiatura tizi tremendi come Phil Hay e Matt Manfredi, scrittori di "Scontro tra Titani" era un azzardo, ma i due avevano comunque realizzato anche il simpatico “Lo smoking” con Jackie Chan (esticazzi, staranno già esultando i miei piccoli lettori). Certo, inizialmente doveva essere coinvolta la star comica del momento, il nuovo Belushi, Zack Galifianakis, ma al suo posto si è riusciti a ottenere nientemeno che Jeff Bridges, uno dei più cazzuti eroi del cinema di sempre, dal Drugo al Grinta passando per il Re Pescatore, Tron, Tucker, Crazy Heart, nonché una delle poche cose decenti in Tron Legacy! Doppio urrah! Se a tutto questo aggiungiamo un budget di 130 milioni di dollari elargiti da Universal da spendere benino benino in effetti che oggi te li fanno daddio a due lire ditemi, cosa poteva andare male di questa operazione?
É stato un bagno di sangue.

Il film esce in America il 19 luglio 2013 e a tuttoggi non è rientrato del budget. Sequel pre-cancellato a meno che l'home video non faccia robe tipo moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Cosa è successo?
La trama è brutta? No, è anche abbastanza simpatica e gli interpreti sono in palla. Non è esattamente originale, ma nemmeno cerca di esserlo. Mischia sapientemente suggestioni di Ghost, Dead Like Me, e M.I.B. portando in luce un intreccio godibilissimo, molto più action che drammatico, ma spiritoso e si guarda con piacere fino alla fine, con un finale davvero epico e riuscito. Non è a conti fatti la migliore sceneggiatura del mondo, butta troppa carne al fuoco concentrata moltissimo su (ottime) scene d'azione, tralasciando o rabberciando aspetti che potrevano essere di interesse, anche se all'apparenza banali. Si sente in particolare la mancanza di una sottotrama che ci faccia maggiormente empatizzare con i nostri eroi, da subito buttati in un maxi frullatore. Mancano o sono troppo pochi tutti quegli scherzi-screzi alla base del buddy-movie, le tipiche scene in cui i due protagonisti stanno in macchina a cazzeggiare o al bar a parlare del passato. Gli eventi tracollano troppo presto e la nostra coppia di sbirri vive spesso ingiustificatamente divisa. Nell'ottica di un prodotto seriale le cose possono bene aggiustarsi in corso d'opera, magari con un capitolo due, se il capitolo uno è comunque gradito in ragione di un apparato scenico più che spettacolare. Ma comunque è un errore che M.I.B. non faceva, laddove la prima pellicola, molto intelligentemente, preferiva mettere in soffitta la trama action ultrasbadierata pur prioritaria (che veniva per sfregio risolta in due battute) per maggiormente concentrarsi sul rapporto tra i due personaggi. All'uscita da M.I.B ti veniva da dire: “Sì. ok. Ma tutto lì il finale?... vabbeh, chissenefrega, film galattico!”. R.I.P.D. chiude meglio la trama action ma la fascinazione per la strana coppia di sbirri qui rimane più alla suggestione di un paio di buoni scambi di battute in vista di quello che potrebbe essere in futuro. Do la colpa di questo alla sceneggiatura anche in virtù del fatto che il RED Robert Schwentike sviluppa perfettamente il tema del buddy movie. Qui si vede che si sforza nel massimizzare le risorse di cui dispone, come si vede l'impegno degli attori, ma se la sceneggiatura li manda sempre in posti separati l'interazione è giocoforza limitata. Se mai ci sarà un sequel con lo stesso regista e lo sceneggiatore sarà migliore il brand di R.I.P.D. potrebbe sempre migliorare. Certo che anche a una rapida visione pare si poteva giusto sistemare con una modifichina la questione. Quando operano nel mondo reale gli agenti R.I.P.D. vengono visti con fattezze diverse come in Dead like me per evitare che qualcuno li riconosca. È una trovata magari del fumetto e comunque già usata che crea siparietti comici in quanto Bridges compare come una biondona e Reynolds come un anziano cinese. Fa ridere la cosa? Un pochino ma di fatto non serve e sottrae tempo ai due reali personaggi.

Attori osceni? Reynolds fa Reynolds ma lo fa molto meglio del solito (frase da segnalare mia al copyright). Bacon è perfetto come sempre nella parte. La Parker non ha senso che sia lì e dona surrealità extra che non dispiace. Probabilmente perchè i subbatori clandestini hanno problemi a tradurre la parlata country di Bridges, si trovano in rete feroci critiche al personaggio, quando a conti fatti è decisamente l'elemento migliore della pellicola, sagace, divertente, in grado di rubare la scena tanto nelle scene action che più prettamente recitate.
Regista tremendo? Il film è veloce e divertente e ci sono scene davvero spettacolari da vedere e rivedere. É troppo action e poco buddy movie, come sottolineato sopra, ma il lavoro del regista è più che valido e del tutto soddisfacente per una serata in compagnia. C'è da sottolineare che il film ha molto i piedi per terra e non aspira a essere altro rispetto che sano intrattenimento. L'umiltà in un action non è che serva a molto ma quando c'è l'apprezzo.

Gli effetti speciali sono brutti? Per 130 milioni di dollari del 2013 io mi aspetterei cose folli e gasanti o almeno, restando in tema con una produzione recente che affronta tematiche affini, vedrei volentieri diavoloni, zolfo e bestiario infernale variegato derivativi dall' ultimo film di Seth Rogen e James Franco, “Facciamola Finita”. Mi ritrovo invece una caratterizzazione dei dannati atipica, più originale e allo stesso tempo più vicina al lavoro svolto sugli alieni in M.I.B. Patinati, buffi e un po' grossolani i morti viventi di R.I.P.D. sono simpatici, esagerati ma forse poco incisivi e cattivi come si vorrebbe. Gli stessi agenti del R.I.P.D. sono sopra le righe in ragione di peculiari caratteristiche fisiche che li fanno assomigliare a personaggi gommosi quasi alla One Piece. Pur apprezzando, posso capire che esteticamente R.I.P.D. “fa strano” e gli spettatori trovandosi ad un bivio al botteghino vogliano scegliere uno spettacolo un po' più convenzionale.
É uscito in un brutto momento? Cenni di strategia distributiva moderna. Sì, probabilmente questa è la principale colpa del film, una scelta distributiva da suicidio. La pellicola esce in piena estate con la concorrenza di Lone Ranger (che sarà grande perdente ai box officie come lei), Pacific Rim (che ha incassato ma non da paura come avrebbe dovuto-potuto), Star Trek – Into the darkness (buoni incassi) e il cannibale del botteghino, l'oscenamente e immeritatamente campione di incassi World War Z. Il botteghino è spesso una entità che agisce senza logica, ma questa estate si è superato laddove WWZ ,film merdaccia degli ultimi 20 anni, ha stracciato fior di pellicole frutto di impegno e lavoro di molte persone più meritevoli. Essere uscito in un periodo diverso avrebbe garantito maggiore salute a molte delle pellicole vittime del tritacarne estivo. Memori di R.I.P.D. c'è attualmente un'altra pellicola già bella che pronta che i produttori costantemente rimandano in attesa del momento giusto: Seventh Son.


Anche qui un contesto fantasy. Grandi attori, il mitico Bridges guarda caso sempre protagonista. Doveva già uscire da tempo e si pensava di far uscire a febbraio, quando qualcuno ha avuto paura di 47 ronin con Reeves, pellicola con la quale condivide molte atmosfere, se non vere e proprie idee-fotocopia.


Seventh Son è ora rimandato al 2015. R.I.P.D. è già uscito e gli è andata malissimo.


Ma allora posso vedermelo sto R.I.P.D.? Direi proprio di sì. Pur nei suoi molti limiti già esposti la pellicola è godibile e se siete fan degli acchiappafantasmi e degli uomini in nero sentirete quasi una forza magnetica che inevitabilmente vi attirerà, magari quando abbastanza economica da essere irrinunciabile. Gli attori sono simpatici, le scene d'azione si sprecano, Jeff Bridges pesantemente armato con parlata country. C'è da divertirsi parecchio, peccato non tanto quanto necessario a rendere questa pellicola un irrinunciabile capolavoro. Ci accontenteremo. 
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