La città è
invasa dagli zombi. L'unico che tiene testa alla loro minaccia e agli
uomini pesce, agli scienziati pazzi, alle creature di altre
dimensioni e ai più incalliti e perversi criminali è famiglia
Labrazio con il suo potente e letale braccio armato, il gigante
sfigurato noto come The Goon. In una zona dimenticata dalla polizia è
Goon a costituire la legge, oltre allo spaccio della carne essiccata
clandestina, ai bordelli e al giro di estorsioni varie. Un uomo
apparentemente spietato, ma che conosce sentimenti e un forte
attaccamento al suo quartiere, alla sua “casa”, che insieme al
suo fidato inseparabile amico Franky tutto conosce e tutto
“aggiusta”. Perché un pugno a volte vale più di mille parole.
Ma per capire veramente chi sia Goon, forse mille parole non bastano.
Eric Powell è uno
che di gavetta se ne è fatta tanta, tanto come autore quantocome
disegnatore di comics. Dai fumetti di Buffy a Mad magazine,
dall'Incredibile Hulk a Hellboy Weird Tales, dagli adattamenti di
Star Wars ai Simpsons ha sempre dimostrato impegno e talento da
vendere. Dopo tanta fatica crea The Goon, da lui scritto e disegnato,
passando alla storia e vincendo un sacco di premi.
Powell come
disegnatore è un autentico cavallo di razza. Contamina Kirby con
Mignola, innaffia i personaggi con l'umanità di cui era capace solo
Eisner, vivifica le atmosfere del Superman delle origini e dei suoi
corti animati anni trenta con una spruzzata dell'animazione più
moderna-retrò del Batman televisivo anni '90. Nasce un'opera che è
solo visivamente di Powell, unica, così peculiare e personale che
quando in rari casi a disegnare viene chiamato qualcun altro si
storce quasi il naso, tanto è il divario. Un tratto morbido e
versatile, inconfondibile, dalle matite vecchia scuola ma capaci di
incredibile guizzo dinamico. Di colpo si scopre che personaggi
massicci e precisi nella loro sintesi visiva sono dotati di una gamma
inusuale di espressioni, di pulsante umanità. Colori temperati,
spesso scalati in bianco e nero a sostengo di tavole ordinate, sempre
chiare nella scansione dell'azione. Copertine realizzate con tecnica
a olio meritevoli di una galleria d'arte.
Non da meno, il
Powell autore. Goon parte in sordina, sicuro del fascino grafico non
si spreca in dettagli cavalcando la potenza visivo-emozionale. I
primi numeri costituiscono una galleria di piccole storie,
apparentemente slegate tra loro, costellate di strilloni pubblicitari
modello rivista del passato, quella che ti dà un numero da chiamare
per ricevere a casa gli occhiali a raggi x. Poi scopri che è tutto
collegato-collegabile, anche le pubblicità, che l'affresco è più
grande e ben più interessante che a una prima occhiata, che la
coralità è il vero punto di forza della serie ma che al contempo
non può questa prescindere da un chara eccezionale e sfaccettato
come Goon. Se quindi a prima vista sembrano tutte pedine, presto non
potrete che amare personaggi come l'Avvoltoio e il Dr.Alloy, provare
rabbia ma al contempo compassione per il Prete Zombie come per Grave
e i suoi figli deformi. Imparerete a conoscere Franky e non potrete
che tifare per lui. Ma Goon. Dopo La mia infanzia criminale e
Chinatown non potrete che essere innamorati persi di lui, non potrete
che andare oltre all'aspetto esteriore di questo bruto sfregiato e
cattivo e scoprire uno dei personaggi più autentici, sofferenti e
guasconi che il panorama fumettistico di sempre sia mai riuscito a
create. A storie scanzonate si alternano quindi autentici pugni allo
stomaco del lettore, ci si trova come pazzi a morire dal ridere per
subito dopo piangere. In un panorama attuale che punta tutto
sull'impatto ma langue in dettagli e cuore, The Goon è una mosca
bianca.
Se date peso ai
premi, The Goon ha già vinto 5 Eisner. Dovreste per lo meno essere
incuriositi da un'opera che raggiunge un tale traguardo. Se non date
peso ai premi, leggetelo comunque, magari partendo dal volume 6,
l'autoconclusiva e fuori continuity Chinatown che viene venduta anche
in volume brossolato mega lusso: un oggettino significativo da
mettere a fianco a V per Vendetta, Watchmen, Kingdome Come, Red Son,
Return of the dark Knight, Arkham Asylum ed Elektra Lives.
Quindi è vera
manna per noi che la Panini lo abbia riportato in Italia,
ripubblicandolo dall'inizio, in volumi di pregevole fattura da
fumetteria. Ve lo consiglio, senza alcuna riserva.
David Fincher da
tempo sta cercando di produrre un film o una serie su The Goon, al
momento su Kickstarter si stanno raccogliendo fondi e speriamo che
presto l'operazione abbia la visibilità da meritare l'apporto,
essenziale, di una major (e per certe “affinità” non vedrei male
come major la Warner). Qui sotto un trailer autoprodotto da Fincher
con Powell, nella speranza di avere presto buone nuove
sull'argomento.
Sì, amo questo
fumetto.
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Interessante!!
RispondiEliminaMolto! Te lo consiglio vivamente!
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