martedì 9 aprile 2013

The Goon




La città è invasa dagli zombi. L'unico che tiene testa alla loro minaccia e agli uomini pesce, agli scienziati pazzi, alle creature di altre dimensioni e ai più incalliti e perversi criminali è famiglia Labrazio con il suo potente e letale braccio armato, il gigante sfigurato noto come The Goon. In una zona dimenticata dalla polizia è Goon a costituire la legge, oltre allo spaccio della carne essiccata clandestina, ai bordelli e al giro di estorsioni varie. Un uomo apparentemente spietato, ma che conosce sentimenti e un forte attaccamento al suo quartiere, alla sua “casa”, che insieme al suo fidato inseparabile amico Franky tutto conosce e tutto “aggiusta”. Perché un pugno a volte vale più di mille parole. Ma per capire veramente chi sia Goon, forse mille parole non bastano.

Eric Powell è uno che di gavetta se ne è fatta tanta, tanto come autore quantocome disegnatore di comics. Dai fumetti di Buffy a Mad magazine, dall'Incredibile Hulk a Hellboy Weird Tales, dagli adattamenti di Star Wars ai Simpsons ha sempre dimostrato impegno e talento da vendere. Dopo tanta fatica crea The Goon, da lui scritto e disegnato, passando alla storia e vincendo un sacco di premi.
Powell come disegnatore è un autentico cavallo di razza. Contamina Kirby con Mignola, innaffia i personaggi con l'umanità di cui era capace solo Eisner, vivifica le atmosfere del Superman delle origini e dei suoi corti animati anni trenta con una spruzzata dell'animazione più moderna-retrò del Batman televisivo anni '90. Nasce un'opera che è solo visivamente di Powell, unica, così peculiare e personale che quando in rari casi a disegnare viene chiamato qualcun altro si storce quasi il naso, tanto è il divario. Un tratto morbido e versatile, inconfondibile, dalle matite vecchia scuola ma capaci di incredibile guizzo dinamico. Di colpo si scopre che personaggi massicci e precisi nella loro sintesi visiva sono dotati di una gamma inusuale di espressioni, di pulsante umanità. Colori temperati, spesso scalati in bianco e nero a sostengo di tavole ordinate, sempre chiare nella scansione dell'azione. Copertine realizzate con tecnica a olio meritevoli di una galleria d'arte.

Non da meno, il Powell autore. Goon parte in sordina, sicuro del fascino grafico non si spreca in dettagli cavalcando la potenza visivo-emozionale. I primi numeri costituiscono una galleria di piccole storie, apparentemente slegate tra loro, costellate di strilloni pubblicitari modello rivista del passato, quella che ti dà un numero da chiamare per ricevere a casa gli occhiali a raggi x. Poi scopri che è tutto collegato-collegabile, anche le pubblicità, che l'affresco è più grande e ben più interessante che a una prima occhiata, che la coralità è il vero punto di forza della serie ma che al contempo non può questa prescindere da un chara eccezionale e sfaccettato come Goon. Se quindi a prima vista sembrano tutte pedine, presto non potrete che amare personaggi come l'Avvoltoio e il Dr.Alloy, provare rabbia ma al contempo compassione per il Prete Zombie come per Grave e i suoi figli deformi. Imparerete a conoscere Franky e non potrete che tifare per lui. Ma Goon. Dopo La mia infanzia criminale e Chinatown non potrete che essere innamorati persi di lui, non potrete che andare oltre all'aspetto esteriore di questo bruto sfregiato e cattivo e scoprire uno dei personaggi più autentici, sofferenti e guasconi che il panorama fumettistico di sempre sia mai riuscito a create. A storie scanzonate si alternano quindi autentici pugni allo stomaco del lettore, ci si trova come pazzi a morire dal ridere per subito dopo piangere. In un panorama attuale che punta tutto sull'impatto ma langue in dettagli e cuore, The Goon è una mosca bianca.

Se date peso ai premi, The Goon ha già vinto 5 Eisner. Dovreste per lo meno essere incuriositi da un'opera che raggiunge un tale traguardo. Se non date peso ai premi, leggetelo comunque, magari partendo dal volume 6, l'autoconclusiva e fuori continuity Chinatown che viene venduta anche in volume brossolato mega lusso: un oggettino significativo da mettere a fianco a V per Vendetta, Watchmen, Kingdome Come, Red Son, Return of the dark Knight, Arkham Asylum ed Elektra Lives.
Quindi è vera manna per noi che la Panini lo abbia riportato in Italia, ripubblicandolo dall'inizio, in volumi di pregevole fattura da fumetteria. Ve lo consiglio, senza alcuna riserva.
David Fincher da tempo sta cercando di produrre un film o una serie su The Goon, al momento su Kickstarter si stanno raccogliendo fondi e speriamo che presto l'operazione abbia la visibilità da meritare l'apporto, essenziale, di una major (e per certe “affinità” non vedrei male come major la Warner). Qui sotto un trailer autoprodotto da Fincher con Powell, nella speranza di avere presto buone nuove sull'argomento.

Sì, amo questo fumetto. 
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