sabato 18 novembre 2023

Trolls 3: la nostra recensione del cartone animato musicale e “avventuroso” di Dreamworks, sui mitici pupazzetti cappelloni ideati da Thomas Dam

Dopo la fine della guerra musicale tra le tribù dei Trolls, è finalmente arrivato nel regno un lungo periodo di pace.

È un giorno di ferventi preparativi nel villaggio dei Trolls “del Pop”, perché il malinconico Branch (con la voce del cantante Stash dei The Colors e in originale di Justin Timberlake) e la super spumeggiante principessa Poppy (con la voce di Lodovica Comello e in originale di Anna Kendrick) sono stati invitati, come ospiti d’onore, al matrimonio dei loro amici bergen, re Gristle e Brigida. L’evento è organizzato da Miss Maxime (in originale con la voce di RuPaul) e si presenta come la cosa più fantastica di sempre. La sposa ha un bellissimo abito realizzato insieme a Poppy, tutto fatto di palloncini a elio. 

Tra coreografie e balletti colorati, fuochi d’artificio e canzoni ad hoc,  sembra filare tutto per il verso giusto fino al fantomatico “sì”, quando all’improvviso, dal cielo, irrompe sulla scena il fratello più grande di Branch, l’autoritario e un po’ egocentrico John Dory. 

I due non si vedevano ormai da anni, da quando il gruppo musicale/familiare costituito da tutti i fratelli di Branch, i BroZone, aveva deciso di sciogliersi per “divergenze interne multiple” mai chiarite, delle quali si sono incolpati un po’ tutti decidendo infine di non poter più nemmeno vivere insieme. 

Ma ora i termini per una Reunion dei BroZone sono diventati davvero impellenti e per nulla relativi alle solite ragioni commerciali: John Dory ha ricevuto da poco terribili notizie sul loro generoso ed empatico fratello Floyd. 

Rapito da una coppia di cantantucoli, Velvel e Veneer, Floyd è stato infilato in una specie di “diffusore in cristallo” per fare sì che il suo talento musicale possa essere spruzzato quotidianamente su queste sedicenti nuove star del pop. L’effetto ha fatto scalare al duo tutte le hit parade, ma il “talento spray” è solo momentaneo 3 dopo ogni spruzzata la vita di Floyd è sempre più prosciugata. Velvet e Veneer non hanno alcuna intenzione di fermarsi, rinunciando così alla fama. 

Per salvare Floyd e infrangere quella prigione di cristallo che lo rinchiude c’è solo un modo al mondo: l’onda d’urto che può scaturire la melodia perfetta che può essere generata solo una boyband perfettamente coordinata e al top della forma. 

Come lo erano i BroZone dei tempi d’oro.

Prima però bisogna escogitare un piano di salvataggio e prima ancora è necessario riformare il gruppo, seguendo i pochi indizi su dove ora si trovino, dispersi nel mondo, gli altri fratelli: Clay “il buffo”, che però voleva ci si riferisse a lui come all’intellettuale del gruppo (uno dei mille motivi di scioglimento della band), e l’atletico capellone Spruce. 

Terminate le nozze con gli amici Berger che partono per la luna di miele,  a bordo di un simpatico autobus millepiedi (simile al gattobus di Totoro) partono per l’avventura Poppy, Branch, John Dory e il mitico e carismatico troll glitterato Baby Diamante, ormai stufo di essere per tutti “baby” e in cerca di “avventure da adulto”. Durante il viaggio il gruppo avrà modo di allargarsi, scontrarsi e chiarirsi, ma incontrerà sulla strada anche una tribù di pop troll scomparsa anni prima dopo la terribile guerra contro i Bergen, quando ancora Poppy era una bambina. Questi ora si nascondono in un tetro campetto da mini golf abbandonato, usando i loro lunghi capelli per mimetizzarsi con le palline e spaventando gli avventori con un terribile pagliaccio gigante. 

A comandarli è Viva, una troll che assomiglia tantissimo a Poppy e che forse nasconde dei segreti. 

Riuscirà la band a riunirsi e la “forza delle Boyband” a trionfare di nuovo nel mondo?


Tornano nelle sale per la loro terza avventura cinematografia i pupazzetti capelluti creati da Thomas Dam e prodotti da Mattel, nuovamente animati dalle sapienti mani della Dreamworks Animation e nuovamente accompagnati musicalmente da una colonna sonora da sballo assoluto, prodotta da Theodore Shapiro, che pesca a piene mani e “reinventa” dal meglio della musica pop di ieri e di oggi. 

Lo stile visivo non cambia nella sua commistione tra figure semplici ma “morbide”, “slapstick” nelle espressioni facciali ma “coccolose” nei movimenti, inserite in un mondo pieno di colori e in continuo movimento, che sa sempre portarci idealmente su montagne russe psichedeliche e glitterate dalle quali non vorremmo mai scendere.

In questo terzo capitolo c’è ancora tanta voglia di sperimentare sul piano visivo, creando per il mondo dei Trolls nuove razze, animali e paesaggi dalla fisionomia e fisiologia strana, senza farsi mancare artisticamente geniali momenti in grafica “bidimensionale” che citano direttamente la storia della “musica animata” come  The Yellow Submarine (ma anche la Guida galattica per gli autostoppisti). 

I personaggi risultano ancora ben scritti e stimolanti nel loro apparirci tutti simpatici quanto autoironici, sempre pronti a lanciarsi in qualche mirabile scena d’azione o gag esilarante con uguale incoscienza. Anche i nuovi protagonisti riescono a integrarsi subito bene nel gruppo, diventando in breve tempo familiari e riconoscibili. 

Dopo un capitolo “geo-pop-politico” dedicato allo scontro e poi fusione di più popoli Trolls, nel segno della contaminazione musicale/culturale di ogni tribù, le avventure di Poppy e compagni si spostano sul tema della “famiglia” come nel classici film di Natale e in Fast’n’Furious. Questa svolta tematica, in un mondo colorato e densissimo di riferimenti musicali come è quello dei Trolls, si traduce in “storia delle Boy Band Cap.1”: nello specifico l’era passata delle Boy Band della MTV Generation. Un periodo particolarmente oscuro dell’intrattenimento musicale televisivo, quando ancora internet era agli albori, in cui i programmi radio e tv che potevano farci ascoltare il meglio dei Radiohead, del Bowie elettronico e dei Red Hot Chili Peppers venivano invasi da torme di ragazzine dall’ormone impazzito che “deviavano” da casa la programmazione “telefonando”, impestando il palinsesto degli smielati gorgheggi e testi diabetici di ragazzetti carini e ben pettinati come i Boyzone, i Take That, gli N’Sync, i Backstreet Boys. Oggi dopo vent’anni ho personalmente fatto pace con quel mondo e riconosco i meriti e le indubbie competenze musicali di quegli artisti, come tra 20 anni troverò sicuramente un senso ai cantanti che oggi rappano con l’autotune, ed è anche per questo che il nuovo film dei Trolls mi ha subito “nostalgicamente catturato”, con delle musiche davvero fantastiche ed eseguite al meglio anche nella versione italiana, per poi convincermi con una trama che riesce ancora una volta ad essere divertente e piena di idee dissacranti quanto esilaranti. 


I BroZone come personaggi sono il distillato massimo, garbato quanto ironicamente “tragico”, della storia artistica ed emotiva che negli anni d’oro hanno vissuto un po’ di tutte le Boy Band, ma nelle dinamiche c’è anche qualche accenno ai Jackson 5, si citano “svolte intellettuali nel gruppo” che riecheggiano i Beatles. C’è tutta la voglia di tornare a cantare insieme fuori tempo massimo di un gruppo già sciolto, che era anche l’anima di The Blues Brothers. Si parla anche di famiglia e “allargando il tema” arrivano pure dei momenti ABBA, dei momenti Bee Gees.  

I “villain della storia” sembrano epigoni dell’euro-pop moderno, ma hanno felicemente il sapore e i colori acidi degli Aqua: sono divertenti e stralunati nel loro essere retro/moderni. 

Per chi ama la musica c’è in ogni sequenza tantissima ironia e nostalgia in cui immergersi, mentre i più piccoli in sala si divertiranno tra colori, canzoni, inseguimenti e gag a rotta di collo.  

Inoltre si parla di Boy Band e Mr JT, voce originale di Branch, arriva proprio per questa pellicola, e in perfetta sinergia con il messaggio del film, a realizzare il sogno di centinaia di fan: rimettere virtualmente insieme il gruppo degli N’Sync e realizzare ad hoc nuovi brani. 

Di rilievo anche il lavoro di localizzazione per il nostro paese. Branch è di nuovo con la voce del bravo Stash, mentre Poppy ha ora la voce di Lodovica Comello, che raccoglie onorevolmente l’eredità di Elodie e di Elisa. Molti brani sono stati interamente tradotti in italiano mentre altri rimangono in lingua originale anche in quanto canzoni notissime: il lavoro sonoro generale risulta ancora una volta di altissimo livello.

I Trolls tornano al cinema con una nuova pellicola particolarmente frizzante e piena di rifermenti alla storia della musica contemporanea. L’animazione, la storia e l’accompagnamento sonoro si mantengono ancora una volta su altissimi livelli. Il divertiremo non manca mai e anche i nuovi personaggi si integrano al meglio nella grande famiglia dei Trolls.

Bravi anche gli interpreti vocali italiani. 

Per i fan dei personaggi e per chi ama l’animazione dai toni più leggeri o è un nostalgico della musica delle Boy band, il nuovo film dei Trolls è una pellicola da non perdere. 

Talk0

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