La giovane Anita (Casadilego), studentessa di pianoforte di musica classica, si sta impegnando anima e corpo nella
preparazione di un importate esame del conservatorio quando improvvisa e
inaspettata “sopraggiunge” l’estate. L’insegnate di piano che doveva seguirla
durante le vacanze in Romagna purtroppo ha un contrattempo e non è più
disponibile e così la madre (Anna Ferzetti), all’ultimo minuto, decide di
spedirla in una “vacanza detentiva” di solo “studio e passione” in Calabria
dalla nonna (Lunetta Savino), dove in una ridente villetta di campagna non
troppo lontana dal mare Anita, per lo più chiusa nella sua cameretta,
dovrà esercitarsi in proprio, magari sorvegliata a vista h24 perché non
si allontani dal pianoforte. La nonna invece, che un tempo lavorava nelle
carceri e non se la sente più di fare la carceriera, decide di lasciare che la
nipote viva questo periodo in totale autonomia, offrendole di gestirsi da sola
il sul tempo e per ogni necessità di chiedere aiuto a un ragazzo carino
tuttofare che si occupa del giardino, Vittore (Luca Zunic). Ben presto di
notte, direttamente alla finestra di Anita, arrivano i migliori brani
della musica Soul. Arrivano dallo stereo a tutto volume del suo nuovo, strano e
disordinato, ubriaco e curioso vicino di casa ultra cinquantenne: Vince (Tommaso Ragno), che un tempo era noto come una rockstar. Anita viene
travolta dalla voce di Ella Fitzgerald e inizia per magia a librarsi nell’aria.
Il giorno dopo al pianoforte improvvisa quella melodia e il vicino la ascolta,
dando inizio a un dialogo a distanza che presto si trasforma in complicità e
poi in amicizia. Un'amicizia che potrebbe diventare anche un sodalizio
artistico se solo potranno una ragazzina e una star sulla via del tramonto
riuscire a condividere gli stessi sogni. Riuscirà Anita, travolta tra la musica
classica e il soul, a scoprire il proprio legame con la musica e il mondo e
trovare in questa estate strana la forza di affrontare il saggio, l’amicizia e
l’amore e infine trovare nel mondo “la sua voce”?
Fabio Mollo costruisce un delicato film
sulla musica soul, principalmente dedicato a un pubblico giovane, con
protagonista la vincitrice di X Factor 2020, che qui si dimostra molto
brava e spontanea anche come attrice. Quello che accade sullo schermo ha fin
dall’inizio tutti gli ingredienti del romanzo di formazione estivo per ragazzi:
dal difficile rapporto con i genitori alla paura (e voglia) di diventare
grandi, dalle costrizioni della scuola alla libertà dei primi amori, dalla
necessità di studiare chiusi in una stanza mentre all’esterno c’è un mondo
sfavillante sotto un sole da cartolina che ci aspetta. Queste sono le premesse,
nessuna delle quali vivente tradita dalla narrazione, ma My Soul Summer in
breve prende quasi la felice forma di uno spigliato e riuscito corso di
educazione musicale. Insieme a Casadicarta, attraverso i dischi d’epoca e le
improvvisazioni al pianoforte, andiamo alla scoperta di Ella Fitzgerald,
Nina Simone e Aretha Franklin. Nel frattempo, la storia e la filosofia di
vita di queste importanti personalità ci vengono “omericamente cantate” da un
Fabio Ragno molto ispirato e partecipe, che presto diventa anche lui interprete
musicale, non appena il suo personaggio, Vince, riesce a “ritrovare la sua
voce”. Anita è alla ricerca di un suo posto e scopo nel mondo e in questo non è
differente da Vince, con le voci e interpretazioni di entrambi che attraverso
il “parlare di musica” passano alla necessità di “trovare una propria musica”.
I due personaggi così si avvicineranno, confonderanno e sovrapporranno, insieme
ai loro sogni in un percorso artistico ed emotivo non scontato. My soul Summer
riesce in questo anzi a svilupparsi in un modo non dissimile dal recente A star
is born con Bradley Cooper e Lady Gaga. Anche se qui va in scena un
rapporto diverso, quasi tra padre e figlia, nel film di Cooper come nella pellicola di Mollo la vicenda trova uno sviluppo che ha poco di
favolistico quando la musica si spegne le dissonanze emotive tra i personaggi
iniziano a spuntare fuori, producendo qualche nota amara. È un percorso emotivo
forte, non banale, quasi crudele, non privo di slanci positivi, di voglia di
riscatto e di autentica passione per l’arte. Tommaso Ragno e Casadilego
nell’esprimere questo sanno trovare una buona intesa sulla scena, conferendo
molta umanità e spontaneità ai loro personaggi. Il resto del cast è abbastanza
funzionale al ruolo e il risultato finale è apprezzabile.
C’è quindi il romanzo di formazione “estivo”, c’è l’amore per le grandi interpreti della musica e c’è la voglia, necessità e urgenza di “fare musica” come mezzo per trovare un proprio scopo nella vita. My soul Summer è un piccolo film che riesce a sposare bene queste sue anime attraverso una narrazione semplice ma coinvolgente, personaggi a cui è facile affezionarsi e un’ottima musica non solo ascoltata ma anche “raccontata”. Un'ottima occasione per avvicinare i giovani alla passione per la musica, magari da tenere in considerazione prima di intraprende un corso.
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