Bradley
Cooper è Jackson Maine, un rocker fracassato che sta perdendo l'udito e naviga
sempre più abitualmente in fiumi alcolici verso l'autodistruzione. Lady GaGa è
Ally, una cameriera che è stata giudicata dai produttori troppo brutta per il
pubblico, che la sera canta in un club frequentato da omosessuali con il trucco
di una drag queen. A Jackson serve un bar dove trovare alcol, Ally è sul palco
con le sue ciglia finte e il trucco pensate, l'incontro sembra voluto dal
destino. E c'è magma, c'è energia. Sessuale, artistica, passionale. Lei si
unisce alla tournée di Jackson e presto sono come Johnny Cash e June Carter. La
stella di Ally inizia a brillare di pari passo alla sua travagliata storia con
il musicista, caratterizzata da tanta dolcezza quanto dalle preoccupazioni di
una convivenza non facile. A un certo punto entra in scena un produttore senza
calzini che vuole dare a Ally una carriera solista e "da Lady GaGa" e
tutto inizia a deragliare.
Preparate
i fazzoletti, soprattutto se siete persone che amano piangere al cinema, perché
la ricetta è quella e questo A Star is born è uno dei migliori drammi
sentimentali degli ultimi tempi. Merito di una Lady GaGa senza trucco (ma ci è
piaciuta anche con trucco in American Horror Story) e in stato di grazia in
grado di ricordare, per spontaneità e sincerità interpretativa, Cher in
Stregata dalla luna. Merito di Cooper e del suo continuo perfezionare il ruolo
dell' uomo qualunque sconfitto dalla vita (vedi Il lato positivo o American
Sniper), danneggiato ma ancora in grado di combattere e con la voglia di farsi
trascinare dalle emozioni. Il suo rocker merita che A star is born sia gustato
in double vision con lo strabiliante Crazy Heart con protagonista Jeff Brigdes.
Meno interessante del previsto la visione in combo con la versione musical anni '70 di A star is born (c'è pure un film del '37) con Barbara Streisand e
Kris Krisstofferson, ma è sempre una serata che potreste volervi fare,
soprattutto per la musica, l'altro grosso tema portante del film insieme al sentimento.
E vi consiglio di trovare un multisala con impianto sonoro da urlo, perché A
star is born sa pompare al massimo le casse e si bea di magnifici assoli di
chitarra (non ho capito se suonati effettivamente da Bradley Cooper, che nel
caso si meriterebbe un applauso extra). Se siete fan di Lady GaGa so che non
devo convincervi, perché sarete già andati a vedere il film, ma invito alla
visione anche chi non la segue e semplicemente ama la musica rock.
Dopo un
lungo periodo di gestazione, con un momento in cui si immaginava pure un film
con Beyoncé diretto da Clint Eastwood, e dopo i quattro anni di lavoro di
Cooper, per quella che è la sua prima e strabiliante regia, A Star is Born sa
convincere ed emozionare con temi semplici, belle musiche e buone interpretazioni
(e su questo segnalo anche un Sam Elliot in ottima forma). Mi ha convinto, e
dire che i film "potenzialmente sdolcinati" come questo spesso mi
fanno scappare a gambe levate.
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