Da dove comincio? Forse dal Dragon Ball uscito per Megadrive/Genesis della Sega.
1994. In Giappone la serie storica del maestro Toriyama
aveva da poco concluso l'argo narrativo del "Cell Game". Ai tempi
Dragon Ball non era ancora arrivato nel nostro paese in "pompa magna"
su Italia 1 (1996) si era solo intravista la prima serie sulle reti locali
(1989) e anche il fumetto della Star Comics era di là a venire (1995). Erano
tempi in cui gli anime erano ancora simili ad amori clandestini, con tutto
il merchandising saldamente fermo al porto di Tokyo. Ma c'erano i
videogame, sopratutto gdr e declinati (me ne ricordo almeno un paio di
Patlabor) ma anche i picchiaduro, che potevano in parte essere usufruiti senza
conoscere appieno l'idioma di Oda Nobunaga. Su Megadrive uscivano così un
galattico gioco basato su Ken il Guerriero (in occidente
censurato/riadattato/misconosciuto come Last Battle), un imprescindibile
Mazinsaga (che diventava Mazin Wars mi pare), uno interessante su Yu Yu
Hakusho, uno su Ranma (ma solo se avevi il fantomatico e costosissimo Mega CD).
Io stavo già in fissa per Dragon Ball dal 1989 e avevo letteralmente orgasmato
quando avevo visto (in un ormai scomparso negozio di memorabilia giapponesi al
capolinea della linea gialla della metro di Milano) la prima statuina di Goku
da adulto, avvolta come era dal suo fascio di carisma assoluto. Volevo quel
gioco, reclamizzato "bene" (non troppo bene a essere onesti...)
anche sulla storica rivista Console Mania, ma non sono mai riuscito a trovarlo
a un prezzo umano.
Dragon Ball Z Butouden 2, del 1993, per Super Famicom è
stato invece il gioco che ho cercato di più in assoluto. Perché non l'ho
cercato prima del gioco per Megadrive? Perché il Super Famicom (nello
specifico un Super Nes con adattatore compatibile con il Super Famicom) l'ho
avuto solo dopo la breve esperienza con il Megadrive. Il Super Famicom aveva
tonnellate di giochi in più tratti da anime / manga, tra cui Mazinga Zeta,
Macross, Ranma, Ken in Guerriero (anche se quello su Genesis era più belllo),
Cyborg 009... e naturalmente Dragon Ball, che in questa iterazione aveva pure
preso dei votoni sulla rivista di cui sopra. Era ovviamente un picchiaduro, era
interessante anche perché riproduceva per la prima volta il feeling degli
scontri a grande distanza del manga / anime dividendo in due lo schermo quando
i combattenti si allontanavano troppo.
Ovviamente pure questo titolo non lo avrò mai. Lo avevo
cercato disperatamente per mari e monti tra i rivenditori nazionali che lo
pubblicizzavano in listino, telefonandogli in negozi sparsi per l'Italia.
Quando internet non c'era, i rivenditori si pubblicizzavano sulle pagine delle
riviste di videogame, avevano una sezione del negozio che importava
direttamente dal Giappone con prezzi da manicomio e tempi d'attesa biblici
dovuti al costo del carburante per le navi... erano altri tempi... Comunque
per due volte sono stato sul punto di averlo, 'sto benedetto gioco, ma è
epicamente finita male: una volta il gioco arrivato nel pacco era diverso,
l'altra volta... pure...
Finalmente il successivo gioco della serie, Dragon Ball
Butouden 3, entra di diritto in casa mia come mio primo gioco del brand.
È un titolo simile al predecessore ma con meno protagonisti fighi e senza Kid
Buu, in quanto realizzato mentre la serie del ciccione rosa era ancora in corso
e non comprendente personaggi delle saghe precedenti.
9
personaggi in tutto. Oggi farebbero la rivoluzione per un roster così limitato.
Mi diverticchio giocandoci, senza stracciarmi le vesti si intende. È divertente
ma non siamo ancora al top. Un top che per me si raggiungerà solo con il
prossimo titolo...
Passiamo dal 1994 al 1996, un'epoca strepitosa per il Super Famicom. Più o meno nello stesso periodo (fine 1995) esce per Square Soft, in collaborazione con il Bird Studio di Akira Toriyama, Chrono Trigger, che a tutti gli effetti diventa il mio gioco preferito di sempre nonché il mio primo gioco di ruolo giapponese. In Europa non esce nemmeno all'epoca, succederà secoli dopo in versione NIntendo DS. Ma torniamo a noi. Hyper Dimension lo vedo in un celebre negozio di Milano zona Bande Nere. Celebre per i prezzi assolutamente folli. Dragon Ball Hyper Dimension da solo costa quanto una console o una sera nell'albergo più caro dell'epoca. Uno stillicidio. Ma già dalla copertina, che sfoggia un Vegetto da antologia bad-assica, promette faville. E le mantiene. C'è il meglio del manga, i personaggi più tosti e le mosse riprodotte nel modo più fedele possibile. Non c'è più lo schermo che si divide mentre si allontanano i personaggi, ma la grafica è migliore sotto tutti i punti di vista.
Non mi
sono mai divertito ed esaltato tanto, anche perché nel frattempo il manga Star
Comics era arrivato e questi personaggi li conoscevo, leggevo le loro storie
prima di andare a scuola alle 7.00 di mattina. Negli anni ho poi preso un paio
di titoli di Dragon Ball in tutto. Una cosa brutta e laida in 3D pedestre,
dedicato alla saga GT, giocato e rivenduto in una settimana. Anche la saga GT
all'epoca la vedo poco e male, non mi prende un granché e non mi piace manco
l'accompagnamento musicale (però la sigla e le trasformazioni non sono male,
come il livello medio dell'animazione... è la storia che ingolfa tutto). Il
numero due della saga Boudokai Tenkaiki per ps2, realizzato bene, con tre
milioni di personaggi ma noioso come la morte. Sarà che il primo gioco di
questa serie lo regalano a McDonalds... mi sento fuori target. E arriviamo ai
giorni nostri, quando in TV compare la saga Dragon Ball Super.
Ma quanto è bella questa sigla? Ma quanto sono "lo
stato massimo dellammerda" le sigle italiane di Dragon Ball a confronto ?
Certo la serie Super è leggerina leggerina e ha
seimila difetti circa storia, ritmo, animazioni. Eppure. Sarà che si colloca
dopo la fine del fumetto classico (la saga di buu) e prima di quel
"pasticcio" di GT, sarà che Dragon Ball mi fa riaffiorare ricordi di
quando avevo vent'anni, ma Dragon Ball Super mi attira più di quanto gli scavi
attirino i pensionati. Ed eccoci all'argomento di cui al titolo del post, che a
tutti gli effetti è la quadra del cerchio (non so esattamente se ha senso
quanto ho appena scritto)
Questo è Dragon Ball Hyper dimension al quadrato. Ha lo
stesso roster più tutte le aggiunte che ho sempre sognato, in specie C-16, il
mio personaggio preferito in assoluto. Presenta l'evoluzione in cell shading
aggiornata al 2018 delle stesse animazioni usate in Hyper Dimension (che prendeva
dritto dal manga, ma aggiungeva qualcosa di suo che qui è riconoscibilissimo).
Ha poi dietro Arc System Works, lo studio di Guilty Gear e Blazblue, gli unici
che dai tempi di Darkstalkers di Capcom cercano (riuscendoci) di creare titoli
picchiaduro originali, tecnici e che visivamente sembrino dei cartoni animati.
Io quando i maggiori picchiaduro hanno barattato i pixel per una grafica
tridimensionale da tre soldi ho pianto, anche se oggi il livello è talmente
alto che non mi lamento più. Dragon Ball Fighterz, come Hyper Dimension, butta
finalmente via quella palla desolante dei combattimenti aerei. Si inventa una
meccanica 3v3 stile Marvel vs Capcom in tempi in cui Marvel vs Capcom Infinity
(che è un salto carpiato all'indietro rispetto a MvC 3 in tutto) si
"riduce" al 2v2. Diventa finalmente un titolo competitivo per gli
EVO et simila, i giocatori e giornalisti che lo hanno provato lo hanno già
promosso a pieni voti: tecnico e avvincente (oltre che visivamente da urlo). Ha
uno story mode originale con personaggi nuovi ad hoc e tonnellate di filmati
narrativi, sempre in ottimo cell shading che rilegge il fumetto di
Toriyama epurato dalle brutture del GT e lancia ponti proprio con la serie
Super (c'è Golden Freezer, i Sayan Blu e magari in futuro altri). Uscita il 28
gennaio ma qui sul blog stiamo già contando le ore.
E l'anno prossimo arriva pure il videogioco di Ken il
guerriero realizzato dallo Yakuza Team di Sega. Tutto come vent'anni fa. Io
sono un po' invecchiato, ma Dragon Ball è decisamente in ottima forma a
giudicare dalle premesse e di sicuro ne riparleremo all'uscita del titolo. E
ora, da vero tredicenne dei tempi che furono, un po' di wish list sui
personaggi giocabili non ancora annunciati ma che vedrei volentieri nel
gioco.
Dalla
serie classica:
Vegetto:
perché è troppo figo nel suo modo di combattere "svogliato a braccia
conserte". Sarebbe di fatto l'unico personaggio che manca rispetto al
roster di quello storico Hyper Dimension.
Zarbon (con Dodoria di supporto): nel gioco compaiono già personaggi "a
gruppo", come C17+C18, Tenshinan+Jaozi o Ginew insieme a "tutta la
squadra Ginew". I due generali di Freezer mancano ancora all'appello è
proprio Zarbon potrebbe essere interessante per via anche della
trasformazione.
Dottor
Gero (con supporto C19): perché amo i Cyborg (pure c17 del GT per questo) e
perché potrebbero essere insieme buoni combattenti dalla
distanza grazie a raggi laser e colpi assorbi-energia
Darbula
(con supporto Babidy) Il diavolone con spada ha sempre il suo perché. Sarebbe
figo fargli incrociare le lame contro Trunks
Dagli
oav:
Un nome
su tutti: quel pompato di Broly. Altro personaggio amatissimo dal fandom, altro
picchiatore pazzesco. Brutale, grosso e cattivo.
Tapion:
uno dei personaggi meglio caratterizzati visivamente per me, anche lui uno
spadaccino.
Dalla
serie super:
Black
Goku: perché è uno dei cattivi più fighi della serie Super e il perfetto
"doppio" di Vegetto.
Lord
Beerus (con Whis di supporto): lo immagino con uno stile alla Vegetto.
Zamasu (magari anche in versione Merged), Hit e Kafla (che però non ho ancora capito
come combatta).
Ma alla
fine è fin troppa roba da aggiungere e credo che il focus rimarrà più sulla
serie classica "rivisitata".
Talk0
Nessun commento:
Posta un commento