domenica 23 luglio 2017

Transformers - L'ultimo Cavaliere: la nostra recensione



Premessa: Ma come, non bastava quello che ho scritto nell'anteprima? Vi serve una doppia portata di questa roba sul serio? 
Sinossi: Oddio... la storia devo proprio scriverla?? A metterla insieme quasi occorre tornare in sala a prendere appunti. Credo che sia stata scritta a casaccio e di impulso su dei post-it, appesi poi al frigorifero di Bay. A seconda del giorno di ripresa, in base al cast tecnico, luce e attori disponibile, un post-it sempre tutto autonomo. Il girato tutto poi, immaginiamo di 97 ore visti i mezzi impiegati, è stato montato pescando a caso le scene completate... in base a una certa attinenza delle sfumature cromatiche. Molto avanguardista. Forse andando per nuclei narrativi la storia risulta più comprensibile; forse ho appena usato una espressione troppo forte; diciamo, forse attraverso una serie di "pensierini" si possono individuare delle storielle, che poi si incastrano o forse no. Magari... proviamo: 
1) Cade Yeager e i cuccioli Dino robot cerca famiglia: dalla fine di Transformers 4, lasciata la figlia all'università, Mark Wahlberg scopre che i Dinobots fanno ovetti metallici da cui nascono piccoli dinosaurini robotici (i Transformers sono ermafroditi come in Jurassic Park? Non chiedere, non chiedere... i Pokémon sono ermafroditi come in Jurassic Park?) e allora crea, insieme ad una spalla comica poco divertente, un'area cuccioli/bambini con gonfiabili, palline colorate, scivolo e zona disegno presso una discarica in un territorio gestito dagli indiani d'America (...). Il "grande capo", l'autorità locale,  si lamenta che Grimlock mangia volanti della polizia, che poi sputa smocciolando roba verde, ed è tutta roba da grasse risate in sala. Nella riserva di Yeager ci sono anche altri autobot che cazzeggiano o vengono accolti e riparati, perché essere transformers è più discriminatorio che in passato, a quanto pare. Riuscirà il nostro eroe a salvare tutti i 101 cuccioli? Ah, dimenticavo, un Transformers caduto a caso dallo spazio gli dice che è discendente di re Artù e gli dona una specie di sex-toy Transformers stile terminator 1000 che subito si sposta sui testicoli del nostro eroe. Giuro, è nella trama...


2) La suicide Squad di Megatron/ Galvatron: Dal cielo cadono in continuazione Transformers, questi non pagano l'affitto, mangiano pasta col tonno e Yeager li ripara pure. Non va bene! Per fermare il nostro eroe l'esercito assolda Megatron e una squadra di decepticon tamarri, ricoperti di oro come papponi e graffitati sulla carrozzeria come Fedez, per scovare e cercare di fermare il nostro eroe (la riserva sembra invisibile dai satelliti e l'esercito, con droni e simil metal Gear non è mai riuscito a inseguire Yeager fino al rifugio). L'auto della polizia decepticon, Barricade, non è mai caduta così in basso... pare un cattivo delle tartarughe ninja appena uscito da un memorial a 2pac. Megatron  è sempre più rincoglionito duro (ricordo che nel terzo film faceva un monologo sulla conquista del mondo a uno stormo di gru nel deserto dei Gobi... non è migliorato) e quando si arrabbia, per una nuova strana forma di demenza senile Transformers, scoreggia fuoco dal lanciafiamme impiantato sul suo braccio. Caduto in bassissimo, in una scena si mette pure a parlare con degli avvocati umani per decidere il rilascio di alcuni membri della sua nuova sgangherata truppa. Gli avvocati sono seduti a dei tavolini, lui è in piedi con una spada gigante a urlargli contro come un monarca medievale e alla fine viene pure gabbato con il rilascio dei decepticon più pippe. Riusciranno i decepticons pippe a far piangere i cuccioli dinorobots? 


3) Le spassose avventure nel mondo dell'Altzheimer di Sir Anthony Hopkins e maggiordomo: se c'è una costante in tutti i film dei Transformers, questa è di sicuro lo stato drammatico della memoria dei robottoni alieni. La saga dei Transformers è per questo tenuta sotto osservazione da un team internazionale di neurologi. Ogni giorno i Transformers si svegliano e iniziano a parlare di cose mai sentite né accennate poche ore prima, se non mai sentite proprio. Nel primo film cercavano un cubo, nel secondo una roba chiamata la matrice del comando, nel terzo un capo autobot che si erano dimenticati sulla Luna negli anni '60, nel quarto le cellule di transformium. La memoria non ce l'hanno mai tutta insieme, questi poveretti. Non sorprende molto che Megatron oggi si svegli, scoreggi fiamme e urli chiedendosi: "Ma dove cazzo è finito il mio bastone di Merlino??". Certo non si può pretendere piena sanità mentale dai nostri eroi se uno di loro, quello più carismatico, per affrontare il suo più acerrimo nemico, una fottuta astronave spaziale da guerra, sceglie di trasformarsi in camion. Ma in questo film sono pure peggiorati. Si scopre che più diventano anziani prima sopraggiunge  la schizofrenia. Qui abbiamo un anziano robot maggiordomo stile C3PO con scatti di ira psicotica e chiari segni di personalità schizoide. Ed è fantastico il modo in cui si relaziona con il suo amabile "padrone" umano, Sir Anthony Hopkins, che qui è per esigenze di trama rincoglionito duro pure lui. Sono una coppia di amabili pazzerelli. Per motivi ancestrali sono anche gli unici custodi della storia nascosta del mondo, quella che coinvolge i Transformers con gli umani pure nel ciclo bretone, ai tempi di Re Artù, tra catapulte e draghi. Forse loro, che sono amabilmente british e che fanno parte del fantomatico ordine dei Witwiccans (vi ricorda qualcosa il nome?), qualcosa sul bastone di Merlino la sanno... se la ricordassero però, ed è qui che interviene ...


4) Bridget Jones alla conquista di Cybertron: Laura Haddock interpreta, con il corpo di una modella di intimo, una inglesissima studiosa di lettere antiche, frustrata nel non trovare l'uomo giusto al punto da non credere più alle favole come la tavola rotonda e roba varia. Le sue ziette inglesi nel loro salotto con the e biscotti sono rattristate per lei, che sfoga la sua frustrazione giocando a polo a livello professionistico. Riuscirà a trovare l'uomo della sua vita, magari guardando al di là della piovosa Londra? Ora mi chiederete, ma che cosa c'entra tutto questo con un film sui Transformers? La Haddock è in possesso di un'auto che a sua insaputa diventa un robot. E parla con accento francese.
5) Minorenni con tette pazzesche, alla scoperta del girl Power barely legal secondo Michael Bay: ok, dopo la sedicenne Nicole Peltz del 4, scendiamo di nuovo di età, a quattordici, per la nuova "ragazza co- protagonista", Izabella, interpretata da  Isabela Moner. Ed è pure una scelta niente male. La ragazza è davvero, oltre che molto carina, molto determinata, credibile  e potrebbe essere una perfetta giovane Lara Croft. Ha dei grandi occhioni e tutta la cazzimma di una micro Michelle Rodriguez. Speso divide teneramente la scena con una specie di R2D2 (che mi ricorda tanto il robottino del figlio del capo nella serie TV animata anni ottanta Mask).  È anche lei una "inventrice", come Yeager, e si specializza subito come medico degli slumdog-Transformers (in pratica Transformers depressi e arrivati sulla terra senza un perché che si trasformano per lo più in cumuli di spazzatura... più ne parlo più mi deprimo). Il robottino suo amico viene da lei smontato e rimodellato più volte, rimanendo però sempre amabilmente orribile e pure lui con gli occhioni. Incredibilmente la ragazza non rompe narrativamente le scatole, non è molesta, è molto utile e riesca pure a instaurare una bella relazione con Yeager, a cui manca un po' la figlia lontana. A un certo punto della trama la perdiamo di vista, ma l'inizio della sua storia è folgorante: in una zona semidistrutta della città lei vive in simbiosi con gli slumdog-Transformers, cercando di curarli e nasconderli da un esercito sempre più fuso di testa che ormai spara a vista e pure "accazzo" su qualsiasi cosa si muova in quel territorio, anche sui civili. Izabella riesce a salvare un gruppo di bambini troppo curiosi e incoscienti e diventa subito nostro personaggio preferito. Ricorda in qualcosa pure la protagonista della nuova saga di Star Wars; finalmente un personaggio femminile nella saga dei Transformers privo di forti connotazioni sessuali? Quasi. Izabella fa tutto con impegno e passione. Ma perennemente con una camicetta aperta che sfoggia un super  bikini push-up. Anche nelle scene in cui per una tempesta di sabbia si copre il volto pesantemente. Girlpower...


6) il colonnello Lennox in: "l'esercito fa cose": accennavamo prima all'idea dell'esercito di creare una Suicide Squad con Megatron e pezzenti colorati vari per catturare Yeager. È solo una delle loro tante idee, come quella di sparare a vista su qualsiasi cosa si muova che potrebbe sembrare un Transformers, civili compresi. Poi Lennox, che con sguardo pallato e capelli ingialliti male pare uno scappato dal TSO raggiunge il culmine di incoerenza quando ordina cose tipo: "No lui no, è un amico mio!!". Il problema strutturale serio di avere un cattivo che può apparire solo dopo due ore di film, in quanto sta su un altro pianeta, è che devi trovare qualcuno che sia un cattivo comunque convincente per le prime due ore. Del resto piovono Transformers dal cielo, fai che uno è caduto sulla casa di un militare, rendendolo molto incazzato, e hai già una motivazione plausibile per un conflitto robot/militari. Lennox però, lo ripeto, si mette subito a capo di una unità che potremmo definire in codice "lemmerde", votata a contrastare gli stessi autobot che conosce da almeno tre film per motivi vaghi e contraddittori... "C'è scritto nella sceneggiatura". A un certo punto Lennox si chiede pure lui che cazzo stia facendo di preciso e parte nell'unita la rivoluzione più buffona che si sia vai vista. Come in ogni film dei Transformers, anche in questo i militati devono dimostrare di saper fare cose sempre nuove e a livello di robot/alieni/evoluti. La storia degli scoiattoli volanti e del "chiama la pioggia" è ormai vecchia... In questo film i militari pilotano dei mini - sommergibili corazzati e usano dei Metal Gear tattici. Ah, e hanno sempre la solita atomica fallico/tattica da voler lanciare a tutti i costi. Invidia del pene alieno-robotico, probabilmente. Poi, ripeto, per via del loro ruolo di "tappabuchi" fanno tutto a caso e senza un senso e quindi mi calano un po' di significato. In Transformers 6 vedo già Lennox armato di Fidget Spinner nunchaku a una festa del KKK a torturare Transformers di colore. Poi però si pentirà, ovviamente. Povero Lennox. 


7) Optimus Prime in "Sono Optimus Prime e ho un nuovo messaggio per tutta l'umanità: Suka!!". Optimus partiva, a fine 4 ", per lo spazio per rompere il culo ai suoi creatori malvagi, i quintessenziali. Ora arriva su Cybertron e dopo tre minuti, appena uscito dal casello, si fa incatenare e plagiare dal primo cattivo che si vede e di cui non si è fatta mai menzione in quattro film precedenti (un po' un classico della saga). Più ridicolo di quando nel terzo film è rimasto per 45 minuti legato come un salame a dei cavi della luce. Più ridicolo di quando, sempre nel tre, è rimasto bloccato in autostrada. Tornerà sulla terra in versione malvagia e rinsavirà in un modo decisamente equivoco (SPOILER se i Transformers sono ermafroditi che legame può avere Optimus con Bumblebee? FINE SPOILER) . Anche se quanto entra in scena è devastante e roba la scena a chiunque, è sempre più evidente che vogliono farne un personaggio in pre-pensionamento... lo dimostra a questo giro l'assenza di qualsiasi oggetto Power - up o arma extra da allegare al "giocattolo", come il suo minutaggio su schermo sempre più risicato. 


8) Quella volta che Bumblebee c'aveva un fratello con accento francese e insieme a lui e ad un orologio Transformers psicopatico ha sconfitto Hitler:.. devo davvero aggiungere qualcosa? Inglorious Transformers!!! La variant di Bumblebee in versione mezzo anni '40 con colore mimetico penso che stia già arrivando sui pre-order. Diciamo che tutto il film è costellato di oggetti e flashback volti a testimoniare che i Transformers ci sono da sempre sulla Terra, l'idea è carina in effetti, come il fatto che i Transformers nel passato abbiamo rivestito i panni di creature mitologiche. Ha senso? Non credo, ma nella mia mente Gods of Egypt di Proyas è già diventato in continuity con questo film. E visto che i Transformers nel secondo film hanno dimostrato pure di potersi trasformare in esseri umani, "ha senso". Oddio, non è che imparentate la saga a un altro film tamarrissimo giovi davvero a qualcosa, a pensarci bene.


9) la triste vita dello scienziato serio in un film stupido: c'è un tizio che viene chiamato per "calcolare cose" e "fare grafici" come se ci trovassimo in un disaster movie, anche perché a un certo punto il film diventa a tutti gli effetti un disaster movie. E ovviamente il tizio non se lo caga nessuno. ...zzz... zzz... scusate, mi sono appisolato per la "palla di noia" di introdurre l'ennesima catastrofe gigantesca". Ogni tanto il tizio dice qualcosa e fanno finta di ascoltarlo per poi pensare ad altro. Fa un po' tristezza, come quei marinai in Independence Day 2 chiamati unicamente per riferire quello che vedono dalla loro barchetta per tutto il film... 
10)  la nuova vita cubana di John Turturro: a Cuba, in braghette corte a giocare in spiaggia a pallone con i Transformers più zarri, quelli con le treccine, gli occhiali da sole, bandane e addominali scolpiti color oro fast'n'furious... forse gli fanno fare il portiere... no, non sto scherzando ...ogni tanto parla al telefono con qualcuno e l'effetto è tipo il video-citofono in trasmissioni storiche tipo Mai dire Gol. Per lo meno in questo film non vediamo Turturro in mutandoni. 
11)  Quella volta che il mago Merlino ubriaco entrò in una astronave aliena ruttando: ok, Stanley Tucci dopo essere apparso nel quarto film decide di tornare, perché lo coprono di soldi. Chiede però un ruolo più piccolo e di non essere riconoscibile, perché dal quarto Transformers i figli si vergognano di lui. Come risposta Michael Bay gli fa mettere un naso posticcio che assomiglia a un pene e lo veste da Merlino per fargli guidare la carica di un drago Transformers a tre teste. Spero per lui che non l'abbiano notato in molti, perché ci teneva.
12) e non vi ho neanche'parlato del Transformers combinabile a forma di Satana!!!! Già immagino le mamme al supermercato che danno ceffoni ai figli che vogliono il robo-satana per Natale!!!


- Bay si sente come Pollock, solo che usa esplosioni, smitragliate, fregna, pugni alieno- robotici, inseguimenti e pianeti che fanno a picco per esprimere la sua arte visiva, il suo "Bayhem". Credo che arriverà a mettere il tritolo nelle sale per aumentare l'impatto del suo ego sui poveri sensi degli spettatori. Ma quando ho letto la notizia che un team di una dozzina di sceneggiatori stava mettendo mano a tutto il casino di pseudo-trama della saga Transformers  "per darle un senso" (e sottoporrei alla vostra attenzione, sottolineandolo, questo aspetto, il "dare un senso") non mi aspettavo in nessun caso questo delirio. È come se quelli avessero partorito idee per trenta sequel e Bay fosse entrato nella stanza con la pistola chiedendo di fondere insieme almeno le prime dieci future pellicole "perché si'". Quindi alla fine non è cambiato niente. Il film è come solito così compresso che dovrebbe essere visionato solo in una stanza di depressurizzazione per sommergibili per essere metabolizzato. Dovrebbe durare quindici ore per essere assimilato meglio, contenendo lo stesso esatto numeri di scene e inquadrature. Succede, come sempre in questi film di Bay, "tutto", in formato gigante, sparato nelle casse come un "boom sonico", ma il caos in questo caso, se possibile, è decuplicato. Bay stata forse passando una crisi di mezza età. Qualcuno dopo 127 Hours deve avergli dato del "regista impegnato" e per lo schifo Bay ha risposto con questo nuovo film sparato tutto a trecento all'ora, scureggione e inutilmente epico. Tremila trame, tremila personaggi, tremila scene d'azione diverse ambientate in aria, terra, acqua, spazio e pure ai tempi di Hitler e re Artù. È troppo, umanamente, e chi si ferma per andare in bagno o per un attimo va soprappensiero  ricordarsi della spesa che deve fare al supermercato è perduto. Tre secondi e non si capisce perché un personaggio fa la tal cosa, perché le fazioni sono cambiate, perché si trovano tutti nell'antartico mentre prima stavano in una biblioteca. Bay gira tutto con il tasto veloce del dvd pigiato. 
Umanamente non ce la faccio a intraprendere una seconda visione, sono ancora stremato. Ma di sicuro (e chi ha questa sicurezza poi? Ma non ho scritto il contrario qua sopra? Ma sto impazzendo?) il tutto sarà più godibile a distanza di tempo, magari in home video. Tuttavia Bay non dorme qui sugli allori. Bay per la prima volta gira scene di combattimento di assedio a cavallo con catapulte e castelli medioevali e sono scene vorticose, patinate, cariche, appaganti. Bay per la prima volta gira scene sottomarine e sono scene vorticose, patinate, cariche, appaganti (lo stile di Bay quello è...). Le scene d'azione sono ormai immense quanto quasi il suo ego: la media è di almeno 60 personaggi reali e digitali a schermo a gravità zero che combattono all'arma bianca e sparandosi missili mentre precipitano all'interno di un'astronave verso la Terra schivando detriti, raggi e spadate (una scena tipo, manco la più movimentata). E si prevedono per l'immediato futuro scene d'azione di proporzione "planetaria" perché, e non è un grande spoiler, arriverà Unicron e dobbiamo prepararci a combattimenti tra palazzi che diventano arti di un robot gigante stile Macross o Gurren Lagann; ok sappiamo che è pazzo, sappiamo che è esagerato, ma chi è il regista che oggi può proporci scene così apocalittiche con il beneplacito dei produttori? Ovviamente non stiamo parlando qui di Del Toro, purtroppo. Certo, come fa Optimus Prime a sopravvivere dopo una caduta di un centinaio di chilometri all'interno di un'astronave in collisione con la Terra a miliardi di chilometri di velocità?  Si trasforma in camion. Ed è alla fine questo il punto. Riusciamo a fare davvero la media tra la voglia di vedere scene action così assurde e la consapevolezza di doverci subire il solito camion di deliri della sceneggiatura? Quanto siamo succubi degli effetti speciali? Davvero vogliono poi vendere il Transformers a forma di Satana? Io non lo so, da amante della follia, del non sense e dei robottoni so solo che andrò a vedere ogni suo film nuovo in uscita. Soprattutto lo spinoff su Bumblebee ambientato negli anni ottanta e diretto dal regista di Kubo, che deve essere ganzo. Anche perché Bay dice sempre che è l'ultimo film sui Transformers che fa e poi ne fa un altro. Forse sarebbe ora di vedere questo brand attraverso gli occhi di registi diversi, ma volete davvero negare a Bay un sequel incentrato su Unicron? Vorreste darlo in mano al pur bravissimo regista di Godzilla, che vi fa vedere il mostro per manco otto minuti in due ore, a fronte di un matto come Bay, che vi farebbe provare le montagne russe in uno scivolo che va dai capezzoli del Transformers / pianeta Unicron fino al suo ombelico? A questa domanda non do risposta, lascio a voi. 


- Tirando le somme, il pacchetto è standard. La musica tamarra è sempre quella, gli effetti visivi sono la diretta evoluzione di quanto video nel quarto film, (anche se lì in genere tutto filava meglio), ci sono le belle donne, le auto di lusso, la fotografia patinata; ci si diverte, ma per la maggior parte del tempo si avverte un po' di mal di mare e il finale "aperto" non soddisfa troppo. Wahlberg simpatico come sempre, Hopkins molto divertito e divertente, Turturro così sopra le righe da giocare tutto in un suo campionato, Tucci come Merlino ubriaco è buffissimo, molto brava la ragazzina, sempre più sopra le righe e assurdi i Transformers, al punto che ormai sembrano i puffi.

-  Ok chiudiamola qui: pur nella sua spropositata mole, questo T5 è in fondo un film di passaggio, di transizione, che sa intrattenete ma non convince un granché. Anche un tizio che a capodanno per tre ore lancia razzi sul tuo terrazzo di fatto sa intrattenere, ma non diverte troppo. Forse la formula va rinnovata, forse a questo giro gli sceneggiatori non hanno azzeccato il tiro, ma di tutti i Transformers questo è il più brutto dopo l'irraggiungibile, delirante, capitolo due. Gli  attori si divertono, gli effetti sono sempre belli ma manca qualcosa, manca il sorbetto a fine pasto si potrebbe dire. I cattivi non rendono, non "graffiano", i personaggi sono tutti coinvolti in sottotrame che non non vanno da nessuna parte e al contempo non riescono mai a interagire bene gli uni con gli altri. Il coinvolgimento latita. Le esplosioni sono sempre più grandi del film precedente, ma rimangono sempre esplosioni già viste. All'ultimo atto si arriva così debilitati che si perdono passaggi di trama per appisolamento nonostante sia forse il Transformers più rumoroso e breve di minutaggio. Non c'è ritmo o ce ne è troppo, di sicuro il numero di personaggi e situazioni è improponibile da condensare tutto insieme, non si capisce il senso di inserire a forza la trama alla Bridget Jones, o la trama sulla seconda guerra mondiale, o la trama dei baby Transformers. Non si capisce il motivo per cui vediamo finalmente i quintessenziali e vengono buttati via in due righe di descrizione, non si capisce il Transformers liquido sulle palle di Yeager e Lennox pazzo e brizzolato. Certo se avete visto gli altri quattro film, questo non ve lo farete mancare in qualche forma. Pure Spectre, che è un film orribile salvo che siate dei fan "omega", alla fine i fan -base-delusi di Bond lo pigliano per mero collezionismo. Certo chi va a vedere Transformers 5 senza essere fan o senza essere pagato per farlo, lamentandosi poi di Bay per i soliti motivi noti e condivisibilissimi,  rimane comunque il più pazzo di tutti. Questo è un film per collezionisti che magari rivisto con più calma convincerà di più. Ma si poteva fare qualcosa di più, davvero. E adesso prepariamoci per spinoff e numero sei: con più di tutto, ma soprattutto (speriamo) con più convinzione e meno sottotrame. 
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