Bodi è
un segugio grande uno scricciolo che vive insieme al babbo, Khampa, in un
villaggio di montagna abitato da pecorelle. Un piccolo mondo dai colori caldi,
tranquillo e solidale, ritmato da una cantilena che sembra una ninna nanna che
le pecorelle intonano all'infinito, accompagnate da una specie di ukulele. Qui
sono tutti felici, è un vero paradiso in terra, c'è pace e i tramonti sono
caldi. Fino a che arrivano i lupi, capitanati dal terribile Linnux. Le pecore
sono sempre troppo succulente per un branco famelico di lupi, prima o poi
diceva accadere. Ma Khampa è pronto, tira fuori i pugni, contiene i danni e
manda i lupi in fuga, facendo sfoggio pure di una super forza mistica che manco
Kung Fu Panda. Vittoria. Ma il buon segugio si tormenta, perché il lupo
perderà pure il pelo eccetera eccetera. Serve un drastico cambio di scenario
per il paesino tra i monti: basta musichette e bisbocce, militarizzare tutti è
la parola d'ordine. Così Khampa chiude dietro solide sbarre e a doppia mandata
gli strumenti musicali del paese. Si inventa degli assurdi e buffissimi pupazzi
- costumi da segugi muscolosi e incazzosi, con testa di cartapesta a molla, e
si ostina a farli indossare alle pecorelle maschio, impegnandole in una ronda
continua . Ed è assurdo, perché le pecorelle stanno più tempo sotto la doccia
di quanto siano schierate, perché le pecorelle amano essere profumate e
morbidose e per conservare il loro pelo il villaggio dispone addirittura di una
specie di centro benessere ultra-frequentato, ma Khampa non si arrende, vuole i
suoi soldati. Picchetta il villaggio dappertutto con questi pupazzoni goffi e
sta ad aspettare, come Drogo nel Deserto dei Tartari, che i lupi tornino. E li
attende per così tanto tempo che il suo cucciolo, Bodi, intanto è cresciuto. Solo
che è un cane diverso dal padre. Se la ricorda la musica che coinvolgeva il
piccolo villaggio di quando era piccolo e letteralmente un giorno cade dal
cielo una radio, carica di nuove e strane musiche e di un ritmo coinvolgente
che prende corpo nota dopo nota nell'immaginazione di Bodi, in un momento molto
bello e psichedelico (e con il Doctor Strange in sala la psiche Delia oggi sta
a mille). Bodi vuole suonare, ha deciso. Diventare un cantante e per questo non
c'è nulla di meglio che andare nella grande città, frequentare il suo
gigantesco parco dove si assiepano le rock banda più cool e conoscere la
arcigna, solitaria e carismatica rockstar Angus Scattergood. Gli manca solo il
permesso di Khampa per poter realizzare i suoi sogni, ma riuscirà ad ottenerlo?
E soprattutto, saprà la grande città assecondare i suoi sogni?
Dalla
Cina con passione: c'è tanto amore e tanta passione dietro a questo cartone
animato dedicato ai più piccoli e diretto dal regista di Surf'up. La comicità è
molto slapstick e il buon Angus, che quando arriva riesce a dominare la scena,
sembra per movenze quasi un epigono della pantera rosa. La musica è
coinvolgente e prende magicamente e psichedelicamente forma in una delle più
riuscite sequenze della pellicola, le piccole rock band che assiepano il
parco della città sono divertenti, colorate ed è un peccato non abbiano uno
spazio maggiore. La storia della grande città che porta o meno grandi sogni la
abbiamo già vista di recente in Zootropolis, anche lì con animali antropomorfi
che vivono in una società multi-taglia, ma è sempre graziosa. Lo skyline qui
non è ugualmente faraonico, ma "in piccolo" tutto è più che
gradevole, a partire dal villaggio di montagna con le sue pecorelle
setose. Peccato che la storia dei lupi, così come la loro caratterizzazione,
faccia un po' acqua. Peccato che l'animazione sia a tratti altalenante e paghi
il fatto di non essere una mega produzione. Ma ad ogni modo il film è carino,
molto godibile, semplice e di sicura presa sui bambini. Magari gli adulti tra
una scena e l'altra, complice un ritmo non travolgente, si faranno qualche
sbadiglio ma Rock Dog è un film al quale si fa davvero fatica a volere male.
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Sono curioso di vederlo
RispondiEliminaLontano da Pixar, ma alla fine carino...
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