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giugno 2017, non avete scuse per mancare, comprate il calendario dell'anno
prossimo di Max (ma li fa ancora i calendari Max? Io ero rimasto a Rossella
Brescia... Qualche secolo fa... ma comunque spettacolare) e cerchiate la
data!! I Transformers tornano al cinema e pure con l'intenzione di restarci per
un po'. Infatti dopo questo, per il 2018, è previsto un film su Bumblebee e per
il 2019 si parla già di Transformers 6. La Paramonut si è presa giusto
una pausa sul franchise in questo ultimo periodo, utilizzando lo
"slot" temporale per piazzare gli "analoghi" film delle
Turtles, per l'occasione rese da Bay "hulkesche" (che ovviamente già
amo alla follia), ma nel contempo ha ingaggiato un maxi team di sceneggiatori
per gestire al meglio gli sviluppi futuri. Come risultato, questo Transformers
V vanterà gli sceneggiatori del primo Iron Man e di Black Hawk Down e si spera
che questi eroi silenziosi riescano a risolvere il più grande problema della
saga dei robottoni trasformabili: "la trama del cazzo". Gente che
"vede i Prime morti". Nemici-amici-signori oscuri di cui si ricorda
l'esistenza solo nel film successivo per poi dimenticarsene di nuovo. Il cubo
cosmico che non si capisce cosa facesse, se trasformasse tutto in robottini o
avesse una "coscienza Borg" o fosse una banca dati o fungesse
da batteria di ricarica. Il transformium, il didò del futuro. I cagnolini
invalidi con rapporti omosessuali ad uso ridere, madri drogate a uso ridere,
minoranze etniche idiote a uso ridere, scoregge, rutti e piscio di robot
alieno a uso ridere. I camion che si nascondono dentro i cinema senza che
qualcuno si chieda come cacchio sono entrati. Eroi cibernetici che volano
veloci come jet, armati di armi laser, che stanno impigliati a dei cavi
della corrente per venti minuti di pellicola. Alieni che sono arrivati sulla
luna ma di cui nessuno sa nulla o forse sì o forse non se lo ricorda più o
forse ci fanno i traffici illegali. Nuovi transformers che non si
"trasformano più" ma diventano tipo dei cubetti lego. Bumblebee che
prima non parla, poi parla, poi non parla più. E soprattutto lui, Shia
Labeouf, che si fa le più stratosferiche fighe dell'umanità senza alcun merito.
Risvolti narrativi che vanno a farsi friggere da un episodio all'altro
introducendo cose a caso importantissime di cui prima non si è fatta alcuna
menzione. Insomma, la trama è sempre stata (forse meno nel quattro...) un
casino, con voragini di sceneggiatura pronte a ingoiarvi a ogni passo in quei
brevi momenti in cui non eravate assuefatti dagli inseguimenti, esplosioni,
trasformazioni e soprattutto da un carico di patata (leggi "gnocca")
spaziale da novanta. Quindi nuovi sceneggiatori servivano. Forse. Lo dico un
po' così, mestamente, pensando al fatto che Orci e compagni non è che fossero
male (e infatti in altri contesti hanno fatto molto bene), ma che forse
potrebbe essere la macchina produttiva stessa di un colosso composto tipo
"Devastator" tra la Hasbro+Paramount+Bay a prendere sceneggiature
buone, frullarle e renderle quello che è venuto fuori. Vuoi per introdurre un
personaggio da vendere all'ultimo minuto, vuoi per creare un arco narrativo
volto sfruttare i finanziamenti di quel paese in cui girare, vuoi per inserire
la massa di spot pubblicitari delle aziende che hanno contribuito alla produzione.
Ricordiamo che parliamo di una pubblicità così invasiva (per via dei costi di
produzione folli) che ogni tanto, invece del paesaggio, dietro ai robottoni in
primo piano sembrava di scorgere quei pannelli pubblicitari che stanno dietro
ai calciatori nelle interviste del dopo partita. Insomma, ho forti dubbi che la
trama possa migliorare, ma vorrei sperarci, anche perché, a conti fatti, lo
spettacolo visivo di questi film mi piace a livello anche solo epidermico.
Merito anche di Bay, che crea un "non-mondo-patinato" pieno di auto
bellissime, donne bellissime, sparatorie, botti, bandiere sventolanti,
fotografia razor, musica pop. Una realtà parallela inverosimile in cui ci fa
nuotare abbondantemente per quasi tre ore a film, fino a che non ne possiamo davvero
proprio più e torniamo a casa quasi stremati, ma felici, come se avessimo fatto
lo sforzo molto americano di ordinare al Buger King, e mangiarlo, un secondo
Double Whooper: gioia mista al leggero timore di morire per il cibo eccessivo.
Micheal Bay per me è così, il guilty pleasure definitivo, L'orgasmo da abuso di
prodotti economico-ma-cool da fast food cinematografico. Ogni suo film equivale
alla intera programmazione annuale di Dmax sparata nel cervello, a velocità
di diecimila immagini al secondo, con le tecnologie di Matrix in
sessioni da tre ore (i film di Bay corti, in genere). Neo imparava il Kung Fu
in tre ore. Noi dopo tre ore di Bay farfugliamo esaltati roba tra
"Armi del futuro", "Nudi e crudi" , " Bear
Grills" e "American Tarzan". E per tre ore all'anno (ripeto,
considero le Turtles una estensione di questa ottica anche se Bay solo produce)
questo "trattamento" si può fare, quasi lo aspetto, proprio a livello
alimentare, conscio che l'abuso mi sarebbe fatale. Certo non pretendo che voi
siate come me e apprezziate tutto ciò. Ci sono fan dei cartoni animati dei
Transformers inorriditi da tutto ciò e forse li capisco a livello ipotetico. Io
non sono fan della serie a cartoni per niente, ho visto qualcosa ma non ricordo
la trama di un singolo episodio, mi hanno lasciato nella memoria storica
davvero "il nulla" a parte lo spettacolo di grossi robottoni
componibili che non potevo poi comprare perché costavano quanto un appartamento
in centro. Comprare il Devastator mi ricordo che era più oneroso di
creare una impresa edile vera. Pertanto il mondo dei Transformers visto oggi
dagli occhi di Bay mi va benissimo e anche se ne comprendo la
"tossicità" non riesco che ad amarlo, ad amare la "Bay's
american way". Gnocca e robottoni, una scelta consapevole al punto che
quando vuole Bay se ne esce con cose raffinate come 13 Hours: the secret
soldiers of Benghazi o Pain & Gain. Solo che qui non vuole farlo, ci vuole
dare il nostro double transformers special con salsa barbecue e patatine con
guacamole accompagnato da una coca cola gigante ghiacciata. La cena dei
campioni!
E a che punto eravamo arrivati con la trama? Cioè la "linea guida"
del prodotto? Nel primo film si è scoperto che i transformers, una razza di
alieni robotici senzienti molto simili per relazioni interne ai
"puffi" (cacchio se è così, altro che intelligenza superiore!!)
esistono e sono capitati a caso sul nostro pianeta, da loro mai visto prima,
divisi in squadre buoni contro cattivi, per cercare un cubo cosmico che servirebbe
per qualcosa di importante, almeno a livello bellico. Nel secondo si è scoperto
che in realtà i transformers sono stati sulla terra parecchi anni fa e ci hanno
nascosto una macchina per distruggere il sole e creare energia tipo il cubo
cosmico, un oggetto non sfruttato perché c'è stata una lite tra i "grandi
puffi". A voler riprendere i lavori dal lato dei cattivi un tizio
piuttosto importante nell'economia della trama da non essere mai stato
menzionato nel primo film (perché il puffo burlone malvagio che si trasforma
in aereo ha prima seguito il suo "grande puffo megatron" nella
conquista andata a male dei primo film per poi, in sua mancanza, seguire
la volontà dell'oscuro "grande puffo caduto", del quale era sempre
rimasto fedele). Nel terzo film un altro tizio piuttosto importante per la trama
compare dal nulla, è il il "grande puffo capo supremo dei buoni" che (caduto nel lato oscuro dopo essersi rotto i coglioni a stare sulla luna per 40
anni) è intenzionato a colonizzare - invadere la Terra (o forse a governarla
con una casta di uomini scelti? Non è chiarissimo, la trama è un vero macello).
Nel quarto film i transformers buoni vagano tristi per aver mezzo distrutto il
mondo mentre uomini senza scrupoli ne hanno ciuffato la tecnologia grazie a
tutti i pezzi di transformers sventrati che si trovavano ovunque dopo la
battaglia del terzo film e a dei reperti archeologici di transformium. Anche qui roba mai
sentita prima nei film. In pratica i robottoni sono roba tecnologica-organica fatta di transformium, attivata dal transformium a
livello molecolare. Che è un po' per "applicazione immediata" come
il Cubo cosmico. Nel primo film la tecnologia umana a contatto del cubo si
"trasformava in robottini". Con una "bomba di transformium" è invece possibile trasformare (se ho capito bene) una vasta area, anche un
pianeta, in transformium, trasformandolo il un pianeta adatto alla vita dei
transformers. E chi ha creato questa tecnologia? Altri alieni, i
Quintessenziali, coloro che hanno creato i puffi.., cioè i transformers. E
l'universo scopriamo essere pieno di tanti tipi diversi di alieni, tipo Star
Wars. E c'è pure un Boba Fett, transformer pure lui, che lavora per i
Quintessenziali e gira con una astronave pazzesca allo scopo di eliminare -
imprigionare i puffi scappati sulla Terra. Cioè il cattivo del quarto film,
puffo Boba Fett. E nella sua astronave, ciuffato all'ordine dei misteriosi
"cavalieri" nasconde pure i puffo dinosauri.
E siamo al quinto film, dedicato proprio a questi "cavalieri", i
puffi Jedi. L'identità di un paio di loro la sappiano già anche se ci vengono
in mente mille "perché", ora è il momento di saperne di più e
incontrare i Quintessenziali per rivolgergli la "domanda puffa" per
eccellenza: "Che cacchio volete dai noi puffi?". Ma soprattutto, se
il film è ambientato nello spazio, come farà Bay a metterci dentro la gnocca?
Non giriamoci intorno: la gnocca è il fattore di interesse di queste pellicole
per un buon 53%. E spesso le storie umane sono pretesti per inanellare le scene
action concepiti con la logica di mini film-demenziali dentro la cornice,
confusa, del canovaccio fantascientifico che riguarda gli affari dei puffi. Ma
la gnocca fa storia a se stante! Ricordiamo i veri motivi per cui,noi veri fan,
amiamo queste pellicole.
Rachael Taylor |
Era la bellissima Maggie del primo film. Aveva
decifrato il linguaggio alieno usato dai puffi cattivi per coordinarsi nelle
operazioni di recupero del cubo grazie a un hacker panzone (Anthony Anderson).
Lei era da togliere il fiato, lui era simpaticissimo. Non c'è alcuna traccia di
loro nelle pellicole seguenti ed è un vero peccato. Io mi immaginavo lei che
combatteva contro Soundwave in una gara di intelligenza... Sì sono un illuso...
Megan Fox |
La bellissima Mikhaela, il sogno erotico
definitivo per ogni nerd, di cui Shia LaBeouf rappresenterebbe (male) il
modello tipo. Esperta di motori, innamoratissima e con un fisico di un'altra
dimensione. Ipnotica. Dopo i primi due film ha litigato con la produzione, ha
un po' affossato la sua carriera, ma ora grazie alle Turtles è "tornata a
casa". Il suo personaggio nella serie veniva di contro troppo
sacrificato già nel secondo film, ma ogni suo secondo in scena bucava letteralmente
lo schermo.
Isabel Lucas |
Alice, la dimostrazione che i robot possono
prendere l'aspetto umano e governarci senza problemi. Ma non vogliono farlo,
perché questo è un film che serve a vendere giocattoli trasformabili. Seduce
Labeouf, ma in questo caso la cosa "ha un senso", perché in fondo
vuole ucciderlo. Appoggiamo al 100% Alice.
Rosie Huntington - Whiteley |
Interpreta Carly, una strato-gnocca inglese che
si innamora senza alcun spiegabile motivo di Shia Labeouf nel terzo film,
sostituendo all'ultimo minuto la Fox, che aveva litigato con la produzione per
il poco spazio a lei concesso nel secondo capitolo (e noi siamo con lei, la
scena che sta a cavallo della harley vale tutte le tre ore di pellicola).
Carly è gnocca, ha un po' un gommone al posto delle labbra ma il suo "lato
b" (elemento su cui Bay si sofferma per il miglior piano sequenza di tutto
il film) è qualcosa di mistico. Peccato sia poco più che un personaggio decorativo. Ma di sicuro arreda bene.
E sta con Jason Statham. Scusate se è poco.
Nicola Peltz |
E' Tessa Yeager, figlioletta smandrappa di un Mark
Wahlberg che se la trova di colpo mezza nuda a frequentare un suo quasi
coetaneo pilota di auto sportive. Secondo la legge di "Romeo e Giulietta"
dello stato della California, anche se ha 16 anni può sposare il suo amato ed è
considerata a tutti gli effetti maggiorenne. Il film ci tiene a dircelo. Oggi
che è a tutti gli effetti maggiorenne ci sentiamo legalmente tutelati per dire
che è davvero un bel vedere con i suoi stivali cowboy e i micro shorts. Il suo
personaggio è però meno decorativo del solito, è bello il modo in cui si occupa
del suo papà eterno sognatore.
Bingbing Li |
Su Yueming è una risoluta donna d'affari che
conosce il kung Fu e guida la moto in modo accrobatico. Un po' come tutti gli
orientali in Transformers 4, bellissimi, palestrati e pronti a fare cose
spettacolari (sembra che questa pellicola sia stata mooolto voluta per
conquistare il mercato cinematografico asiatico). Bingbing è divertente, sexy e
letale ma il ruolo che interpreta la tiene fin troppo abbottonata rispetto alla
foto che abbiamo messo qua sopra. Il suo personaggio è legato a quello di
Stanley Tucci. Se tornerà nel 5 lui, sarebbe bello vedere pure lei.
E cosa ci aspetta come "gnoccona" per
questo Transformers 5?
Isabella Moner, che vista così è pure bellina... |
...se non fosse alta quanto uno sgabello e avesse tipo 14 anni... |
Bah, speriamo ci sia un'altra attrice nel ruolo di super gnocca. Siamo un po' perplessi da questa gnappetta, non sappiamo manco come la contestualizzerà Bay nello spazio (dove immaginiamo si svolgerà la prossima pellicola, ma potremmo pure sbagliarci). Tornerà la Peltz? Tornerà Bingbing? Per ora non lo sappiamo...
Le riprese inizieranno questo giugno e
riguarderanno location sparse in tutto il mondo. Si vociferava che Optimus
Prime non sarebbe tornato (alla fine del 4 partiva verso lo spazio), ma dal
titolo della pellicola pare siano cambiati i piani. Ci sarà un cattivone come
Unicorn? Magari sì, ma se fosse mi aspetterei che non venisse subito
"bruciato", tenendolo valido anche per i prossimi film. Questo giugno
non arriverà nulla di "trasformatico", ma le Turtles per me faranno
il loro sporco lavoro di intrattenermi. Del resto un guilty pleasure all'anno è comunque una aspettativa niente male.
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