lunedì 28 aprile 2014

Dylan Dog color fest 12: Eroi



Ormai è diventata una consuetudine trovare periodicamente in edicola storie a colori di Dylan Dog. Si può dire che i suoi albi a colori siano ormai un prodotto non più eccezionale ma standard, che il consumatore aspetta e richiede a gran voce come indispensabili, elitari, essenziali per la soddisfazione del proprio fabbisogno personale ed espletamento delle faccende domestiche.
Ecco, tipo questo...
Ecco quindi che viene sfornato il nuovissimo colorato albo di Dylan Dog, il numero 12, nella sua canonica formula "a tema". Invece di una storia unica di 100 e passa pagine, quattro micro insignificanti storielle-barzellette da 25 pagine l'una, realizzate senza il minimo impegno, ma disegnate e colorate in modo pazzesco. Abbiamo finora avuto albi tematici come "Dylan Dog alternativi", "Dylan Dog e le donne", "Dylan Dog e la dieta vegana". Materiale sempre "interessantissimo" che ci ha fatto sempre rimpiangere una storia lunga a colori, bella e degna di essere letta senza stare a scaccolarsi tra una pagina e l'altra. Poi un giorno alla redazione Bonelli è  venuta questa idea geniale di dedicare un albo della serie Dylan Color Smacchiante ad ipotetici incontri con altri eroi Bonelli. Un tema tosto, quello dei cross-over in casa Bonelli. Operazioni sempre mooolto limitate e studiate bene a tavolino per essere più di un semplice tema per il Color Smacchiante Dylaniato ma per veri e propri eventi, occasioni editoriali ghiotte e centellinate, roba da smuovere giganti come Scavi e Castelli.


Credo che i due albi-evento sugli incontro tra Dylan Dog e Matin Mystère siano tra le storie più belle partorite dalle fucine bonelliane. Raccontano l'incontro spesso burrascoso tra i due, come è canonico che sia tra due prime donne, ma pongono anche interessanti luci sul loro passato in contesti narrativi per nulla banali. I due interagiscono, si comprendono, si completano nella loro totale diversità. Se non li avete vi consiglio di fiondarvi a cercarli, ne vale dannatamente la pena. Poi ci sono incontri più strani, come quello tra Mystère e Nathan Never o tra Zagor e Tex, ma sempre occasioni sporadicissime, vere perle rare e non riunioni di condominio continue come sono soliti farne i personaggi dei comics americani.  Devo ammetterlo, vedere incontri tra personaggi Bonelli liquidati in venti scarse pagine mi fa male. Ma per voi mi sacrifico e passo alla lettura.
1) Le Radici del Male, di Massiero e Civitelli. Grazie ad una seduta spiritica Dylan viene in contatto a livello extradimensionale, modello Insidious, con Mr. No allo scopo di debellare una pericolosa divinità felina che minaccia nel futuro di distruggere il mondo. L'argomento è figo, i disegni pure, sono le 24 pagine ad essere un vero insulto. I due si incontrano, Mister No fa conoscere a Dylan la fauna locale, partono per la caccia e Mr No si accerta di come l'indagatore dell'Incubo sia vegetariano, ex alcoolista e in genere l'essere umano più palloso che abbia mai conosciuto. Mr No preferisce ubriacarsi pur di starlo a sentire e noi siamo tutti con lui. Due pagine dopo e la storia è già conclusa. Mr No racconta al suo amico crucco di una brutta sbronza che lo ha annoiato a morte. Il racconto poteva e doveva essere più lungo, c'erano una infinità di cose che potevano accadere ai due eroi e la questione che le vicende si svolgessero parte nel presente e parte nel passato rendeva interessante pure la linea narrativa. Niente, una cosetta buffa e nulla più buttata via così. Tristezza.
2) Incubo Impossibile di Mignaccio-Castelli / Piccato - Riccio. Un nuovo incontro tra Mystere e Dylan, con il pretesto di una storia che scambia le identità ai due indagatori. Si vede che c'è Castelli. La storiella è divertente, è disegnata benissimo in uno stile tra il caricaturale e il comics americano, ha ritmo da vendere e riesce a presentare le peculiarità di entrambi i personaggi in un modo fresco e riuscito, facendo uso persino dei migliori comprimari scelti tra i due gruppi. Un pasticcino. Vorremmo ancora tante di storie così. Magari con una trama che non si limiti ad una battuta, pur se simpatica.
3) Buggy di Ambrosini e Bacileri. Così, quando meno te lo aspetti, eccoti ricomparire il mitico Napoleone di Ambrosini. La storia è prettamente napoleonica e splendidamente disegnata da Bacileri con quel tratto semplice ma ricchissimo di dettagli che fa assomigliare le sue tavole a illustrazioni di favole. Per via di un dispettoso spiritello che se non mangia dolciumi si ritrova con una folta barba, una porta collega la Ginevra del passato di Napoleone con la Londra odierna di Dylan. Complotti sulla fine del mondo, folletti dispettosi, qualche lacrima per un amore finito e mai iniziato e riflessione sul significato del tempo che passa. Una gemma. Criptica ma che va bene così.
4) Demoni e Silicio. Per far fronte ad uno spettro digitale, Nathan Never si connette ad un server accompagnato da un avatar creato sulla documentazione inerente a Dylan Dog. Disegni pazzeschi per una storiella che risulta ai conti piuttosto semplicistica e lineare, con un pre-finale moscio moscio e un finalino invece simpatico. Sarebbe stata una storia brutta anche se fosse stata più lunga. Meh...

A conti fatti devo dire di essermi trovato abbastanza bene con questo nuovo appuntamento a colori dell'indagatore dell'incubo, soprattutto da tali premesse. Tuttavia mi duole che dei cross-over vengano sprecati in questo modo, in una micro manciata di paginette. I personaggi Bonelli hanno tantissimo da dire e non sono "tutti uguali"o £intercambiabili", come qualche detrattore è solito ripetere. Eventi come questi potrebbero essere anche occasione per satireggiare tra generi, creare cortocircuiti positivi per rilanciare personaggi magari minori. Ogni tanto la formula funziona comunque anche a 25 pagine, vediamoni come spot pubbblicitari (anche se mi pare prospettiva orrenda) ma si può e deve pretendere di più. Ve lo immaginate un Dylan moderno che è alle prese con un fantasma di Willer e pards in una storia scritta con un sarcasmo alla Garth Ennis. Un mega volume da 600 pagine con zombie e fantasmi che se le danno ad Alamo (ci butterei dentro anche Saguaro, Magico Vento, Mystere, Zagor, Ken Parker e starei a vedere che succede). Io la comprerei al volo! Speriamo che il futuro ci regali tanti bei cross-over, ma non troppi, con un bel numero di pagine per sapere chi sono i personaggi in scena e riuscire almeno un po' ad empatizzare con loro. O tutto si limiterà ad una sbronza passeggera come il suo incontro (?) con Dylan Dog.

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