(ovvero, tra un po' i giochi ci costeranno più delle console)
lunedì 29 ottobre 2012
Sindrome da DLC
Per chi non sapesse di
cosa parlo, porto esempi, se già lo sapete saltate sereni il
paragrafo, non descrivo nulla di particolarmente originale...
All'uscita di un gioco, quando viene immesso sul mercato a prezzo
pieno, intorno ai 70 euro in genere, ma fino a 149 euro se si prende
una versione da collezione (tacendo di casi ancora isolati ma con
prezzi spaventosi..) si ha in mano un prodotto ancora incompleto. Tramite
internet verranno rilasciati dei contenuti aggiuntivi. Ma che bello,
diranno i miei piccoli lettori, così il gioco è sempre nuovo e
mentre mi diverto diventa sempre più grande e... bello, cazzo!!! Ok, vi
piace? Per ogni contenuto aggiuntivo tirate fuori i soldini! Così nel
reame dei miei piccoli lettori le softwarehouse hanno sempre più
cercato di capitalizzare i contenuti aggiuntivi o dlc a pagamento
(con sporadiche lodevoli eccezioni di softwarehouse che hanno
distribuito e tuttora distribuiscono aggiornamenti gratuiti). Se si
può fornire qualcosa in più è giusto che comunque si dia qualcosa
in cambio, i soldini. Anche se alcuni magari ci lucrano sopra in modo
vergognoso, se il lavoro ricompensa il prezzo pagato, se già so che
giocherò ore e ore on-line a questi contributi con i miei amici....
perchè no? Il problema non sorge se a un gioco fatto e finito viene
aggiunto un nodo di trama autonomo o se a un gioco basato sul
multiplayer online vengono aggiunte mappe extra. Per alcuni anche
tali aggiunte sono un insulto, io tutto sommato le tollero. In questa
ottica i map pack di Call of Duty, sebbene un po' cari, o i contenuti
aggiuntivi di Borderlands, quasi sempre scenari lughi e intriganti. I
migliori come in molti casi sono i Rockstar: contenuti aggiuntivi
così completi da essere giochi a parte anche vendibili
singolarmente, si veda i giochi stand-alone legati a GTA5 e a Red Dead Redemption. Il problema grave è quando a un gioco vengono
sottratte delle parti già fatte e finite pronte per l'uscita, magari
parti che sono comunque presenti all'interno del gioco da voi
comprato, sul disco, ma a cui voi non potete accedere se non pagando
una chiave online. Immaginate di comprare una casa e di non poter
accedere al terrazzo perchè la portafinestra è chiusa con un
lucchetto...se volete la chiave del terrazzo dovete pagare almeno un
sesto del valore dell'intera abitazione. Va bene, io il terrazzo
nemmeno lo uso e la vista che mi offre è su un palazzone orrendo,
rinuncio. Poi la sera siete stanchi e volete accedere alla camera da
letto e.....come, un altro lucchetto? Sembra incredibile e
irragionevole ma si è arrivati al punto che pure la camera da
letto, la parte finale di un gioco nella mia contorta metafora,
sia preclusa e accessibilie solo a pagamento! Folle? No, già
accaduto in diversi casi. Ubisoft, il finale di Prince of Persia a
pagamento, Konami, il finale di Castevania per PS3 a pagamento,
sempre Ubisoft capitoli mancanti di trama nella serie Assassin's Creed. E Capcom in questo schifo ci ha sguazzato fino a stomacare i
suoi acquirenti. Casi più eclatanti Asura's Wrath, dove il finale e
diversi livelli sono a pagamento e Streetfighter vs Tekken dove
clamorosamente più di una decina di combattenti, quasi un quarto del
rooster sono sì presenti su disco ma non possono essere usati se non
previo codice a pagamento. Ecco spiegato l'odio verso Capcom e le
altre softwarehouse in merito ai dlc. Ma le cose stanno già andando
di male in peggio su pc, da anni, con giochi che comportano
abbonamenti mensili per giocarci e i cosiddetti free to play,
ingiocabili senza comprare, a caro prezzo, degli equipaggiamenti.
Oggi sempre più si avverte come i giochi stiano diventando di
proprietà esclusiva delle softwarehouse; il fatto che abbiate in
casa un pezzo di plastica, pagato a caro prezzo, su cui è scritto il
codice di un gioco non significa più che ne siete i proprietari. Se
un gioco gira on-line su dei server, come ormai diviene consuetudine,
un giorno, pur pagando regolarmente, potreste accogervi che la
softwarehouse non ci guadagna più abbastanza e decide di chiudere
il server portandovi via per sempre il vostro passatempo preferito.
Ma cacchio, potrete sempre iscrivervi con uno sconto al nuovo
videogioco on-line! Evviva il progresso!
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