Commento di
pancia collettivo: Io a Resident Evil 6 non ho ancora giocato
integralmente, quindi mi sento decisamente idiota a giudicare questo
videogioco ora. Differentemente non sembrano sentirsi idioti tutti
coloro che sono accorsi a frotte su Metacritic un giorno prima che il
videogioco uscisse nei negozi affibiandogli, sulla fiducia, voti come
0 cioè “zero”su 10. Persone che, a guardare il profilo, nella
quasi totalità dei casi si è iscritta a Metacritic unicamente per
regalare al gioco un bello 0 senza commentare più alcunchè. Ora non
so come si stia evolvendo il voto degli users, ma quando ho visto una
media voto di 0,7 su 100, frutto dello sforzo congiunto di più di
800 persone, ci sono un po' rimasto.
Amo i commenti di
pancia, sono i più franchi e onesti. Non ritengo che sia necessario
passare mille ore con un gioco per decidere se piace o meno, il
primo impatto capitalizza subito quanto tempo ulteriore ci
dedicheremo. È una regola di vita che vale anche in ambito
lavorativo quando si affronta un colloquio: il candidato prima si
“vede” e poi si “sente parlare”. Comprendo l'intento
rivoluzionario e un po' romantico di mettere alla berlina una società
come la Capcom, colpendola nel momento delicato e ultra dispendioso
della promozione del suo titolo di punta, per farle “pagare” una
serie di sgarbi che in questa generazione “videoludica” ha
inflitto ai portafogli degli acquirenti con i famigerati dlc (sui dlc post a breve). Ma lagnarsi di qualcosa
che ancora non si è provato, se non in una demo incompleta (chi lo
ha fatto), è assurdo, soprattutto se le argomentazioni che vengono
usate sono di questo tono: “il gioco è orribile, i comandi fanno
pena, era molto meglio nei primi capitoli [...e dopo un paio di post
lo stesso continua..] sì, ho dieci anni, non ho mai giocato ad un
resident evil e aspetto che esca per pc...quando uscirà lo lascerò
sullo scaffale fino a che non costerà 10 euro, poi comunque lo
comprerò per collezione...sto schifo di gioco”. E ce ne sono a
milioni di commenti così in tutti i forum e in tutte le lingue!!!
È vero, i grandi
fenomeni fanno discutere, le aspettative verso i nuovi capitoli sono
sempre altissime, nascono i fan e come sempre si dividono in
razionali, convinti, devoti, pazzi, terroristi.
La scienza per ora
non fornisce risposte, essere fan è un processo del tutto
irrazionale. L'affezione che si ha verso un “oggetto di
adorazione” è la combinazione random di stati d'animo anche
contrastanti. Nel mio caso, ma penso che valga per molti, amo alla
follia un videogioco, un film o una canzone a prescindere dalle loro
intrinseche qualità, (che comunque in minima parte devono avere)
anche in relazione al periodo in cui ci ho giocato la prima volta:
dove mi trovavo, gli amici che avevo, il lavoro che facevo, la
situazione familiare che vivevo. Mi ricordo un amico commentare con
passione la visione del film “Ivo il tardivo” definendolo come il
più geniale meccanismo cinematografico mai concepito. Al di là
dell'indubbio talento del protagonista - regista ex mattatore del trio
dei Giancattivi, il film era stato anche il suo primo appuntamento
con una ragazza fantastica, con cui sarebbe uscito molto in seguito.
Insomma vale il detto “sei felice quando il mondo ti sorride”.
Poi arrivano i tempi bui e i ricordi bussano alla porta a ricordarci
l'arcadia lontana. È lì che i fan caricano di valore l'oggetto del
loro, termine terribile, “fanatismo”. Ovviamente i fan della
categoria più pericolosa esercitano il classico fascino del bello e
dannato che tanto fa bagnare le mutande dei soggetti più miti e
plagiabili, pronti a diventare loro accoliti e zerbini e ripetere a
pappagallo, per non essere da meno del “mito”, lo stesso
irrazionale pensiero, lo stesso ritornello “il presente è merda,
il passato è oro...i giochi di quindici anni fa sono più belli di
quelli di oggi”.
In ambito
videoludico il fenomeno supera pericolosamente il livello di guardia;
si è ciechi e sordi e autentiche puttanate vengono argomentate con
una sicurezza disarmante: “la grafica di daggerfall è a
tutt'oggi sbalorditiva”; “il primo Granturismo spacca
tutt'ora ed è molto più dettagliato del 5”; “Mass Effect
non può essere convertito su ps3 perchè nasce su xbox, dove io l'ho
amato”; “gioco ancora abitiualmente due ore al giorno con il
mio ZX Spectrum” ecc. Frasi spinte dall'amore forse più che dalla
ragione.
Ecco quindi
riferiti, prima ancora di provarlo, a Resident Evil 6 “la saga di Resident Evil è diventata troppo action! Vogliamo continuare a
essere inseguiti, senza colpi nella pistola, da nemici cattivi.
Vogliamo dover sclerare e nasconderci per evitare scontri impari,
vogliamo farcela nei pantaloni ogni due minuti, aridatece i puzzle
con i vasi!!!. Da Resident Evil 4 la serie è diventata un action e
tutto è perduto...cattiva Capcom!”.
Ma alla fine
“tutto scorre”....diceva qualcuno...e, forse, la passione ritorna
a stabilizzarsi nella sua irrazionalità a pochi mesi di distanza.
Risultato: quando
è uscito Resident Evil 5 tutti l'hanno ricoperto di palta. Oggi
riconoscono quasi tutti che ha una grafica da paura e, i più arditi,
affermano che è anche bello....Aspettiamo resident evil 7 e vedremo
se si ripeterà il copione.
Ma quando sono
usciti i primi capitoli di Resident Evil come la pensavano i
giocatori “razionalmente”? Ecco che il discorso si fa più
analitico e meno sentimentale e si capisce come le scelte di una
software house non siano poi state così campate per aria. Capcom in
realtà ci ha provato a venire incontro ai gusti dei fan (questo Resident Evil 6 sembra creato per soddisfare un po' tutti
poi...mannaggia che bastardi sti giappponesi...) e pure più volte .
Torniamo al
ritornello di cui sopra: la saga di Resident Evil è diventata
troppo action! Vogliamo continuare ad essere inseguiti, senza colpi
nella pistola, da nemici cattivi. Vogliamo dover sclerare e
nasconderci per evitare scontri impari, vogliamo farcela nei
pantaloni ogni due minuti, aridatece i puzzle con i vasi!!!. Da Resident Evil 4 la serie è diventata un action e tutto è
perduto...cattiva Capcom!”. Lasciatemelo dire fuori dai
denti...giochi che possono essere considerati seguiti spirituali dei
“valori” tanto sventolati da questi fan sono usciti....e non se li
è cagati nessuno!!! Vedi Haunting Ground/Demento e Clock Tower 3,
sempre da capcom, per giunta! Dove stava il popolo di mattacchioni
che hanno oggi dato zero su Metacritic a Resident Evil 6? tutti a
“comprare pirata” all'epoca? Non ditemi che non erano ancora
nati....(continua)
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