C’è una cosa molto specifica che questo
trailer mi ha fatto ribollire, in positivo, ma per arrivarci devo fare una
premessa pallossissima.
Quando intorno al 2000 iniziai a leggere
massicciamente i fumetti “da edicola” Marvel ero attratto dai lavori di
scrittori come Peter David, Mark Millar, Warren Ellis, Garth Ennis,
Straczynski. Mi stregavano i disegni di John Romita Jr, Mark Bagley, Gary Frank,
Steve Dillon, Andy Kubert. Poi trovavo interessantissima, per motivi del tutto
slegati a storie e disegni, la questione dell’Universo Condiviso, con i
supereroi che andavano a “visitare” le testate di altri supereroi o vivevano
avventure insieme, in serie o eventi stagionali ad hoc. Questo aspetto aveva
scopi narrativi (perché è bello immaginare un mondo pieno di supereroi) quanto
se vogliamo obiettivi “manageriali” (perché devi comprare più fumetti di più
testate quando una storia inizia sul fumetto di un personaggio e termina sul
fumetto di un altro) o “promozionali” (se un personaggio ha poco successo
editoriale, lo fai incontrare con uno con più successo per incrementare le
vendite). Spider-Man, proprio perché il character più famoso e amato della casa
delle idee di Stan Lee, in queste operazioni era un po’ il più
“aziendalista di tutti”, te lo trovavi ovunque e in fondo era lui stesso il
volto della Marvel, specie in quello specifico periodo intorno al 2000, in cui
I fantastici 4 erano un po’ opachi (e lo saranno per anni, fino all’arrivo di
Warren Ellis), gli Avengers non erano ancora al cinema e nessuno se li filava (cosa che permise totale carta bianca a opere rivoluzionarie come Ultimates) e
Hulk spaccava come sempre ha spaccato per fatti suoi facendosi gli affari suoi (affari sempre più introspettivi, come nel ciclo La psicanalisi di Hulk).
Anche perché se Hulk non fa l’aziendalista tu non puoi costringerlo a farlo.
Negli anni questo giochino dell’universo condiviso, che ho apprezzato molto ai
tempi della saga House of M mi è sempre più venuto a noia, fino a
quando ho smesso di seguire tutto, dopo la saga Assedio, conscio che non ne
potevo più di una politica editoriale spinta basata su supereroi sempre più
“vicini di casa invadenti” che non facevano che girare come trottole su
tutte le testate, anche le più marginali, sostanzialmente impedendo un
qualsiasi sviluppo decente di un arco narrativo. Da lì ho continuato a seguire
per lo più in libreria gente come Moon Knight, Devil e Hulk,
tutti e tre eroi misogini che a queste mega-feste cross-over non se li cagava
mai nessuno. Per un po’, per stima e simpatia, ho retto anche con lo
Spider-Man da edicola, arrivando a leggere più o meno intorno alla saga di
Spider-Island. Una saga in cui gli Spider-Man di più linee temporali e
narrative facevano tra di loro un maxi-crossover interno. Insomma Spiderman
vicino di casa invadente di se stesso, per dire. Però era un evento alla fine
divertente, qualcosa che poi avrei ri-visto al cinema nell’ottimo cartone
animato di Spider-Man di Sony, con protagonista Miles Morales.
Ed eccoci al punto. Sì, ci ho messo un
bel po’ a questo giro, ma sono arrivato al punto. Il trailer rivela tutto questo
popò di fanservice crossoveristico, ma sembra farlo con un senso interessante.
Quello che succede “nel mondo delle case
cinematografiche”, è che il “manager attuale di Spider-Man”, Sony, non
ha rinnovato il contratto di collaborazione con Marvel Disney e quindi dopo
questo film, salvo future intese, l’arrampicamuri non potrà più giocare insieme
agli Avengers nelle future pellicole. Sony però sta preparando da tempo per
Spider-Man un “campionato minore” tutto suo, in cui potrà incontrarsi con i suoi
antagonisti storici (sempre di proprietà Sony) quanto (per le magie
meta/narrative e meta/paragnoste di un Multi-verso con “versioni alternative”,
evocato già nella pellicola di Doctor Strange) con le versioni
alternative di Spider-Man stesso, che derivano dai film precedenti o da fumetti
stile What if (sempre di proprietà Sony). Se sul versante “comprimari” al
cinema è da poco uscito il secondo film su Venom e presto arriverà anche il
film di Morbius, è davvero interessantissima l’idea di ripescare e buttare nel
mucchio tutti i personaggi dei film di Raimi, Webbs e dello Spider-Man animato.
Anche perché nello Spider-Man animato c’era un eroe di un universo narrativo in
bianco e nero, Spider-Man Noir, con la voce di Nicolas Cage e noi
sul blog amiamo Nicolas Cage. Chi non vorrebbe vedere Cage interpretare
Spider-Man al cinema in un team-Up con a fianco gli Spider-Man di Toby Maguire,
Andrew Garfield e Tom Holland, magari contro villain interpretati negli anni da
Willem Dafoe (Goblin), Alfred Molina (Octopius), Paul Giamatti (Rinho) Jamie
Foxx (Electron), James Franco (secondo Goblin) Dane DeHaan (secondo Goblin
e mezzo) Thomas Church (Sandman)? Ma tagliando corto, Cage che fa Spider-Man
per noi basta e saremmo felici, gli altri tre possono pure non esserci.
Naturalmente mancano ancora molte delle conferme
ufficiali (quando lo annunciano Cage??? quando???), ma fin dai primi trailer
della nuova pellicola di Spider-Man si intuiva che si andasse a parare da
queste parti e va bene. Si poteva, per lo Spider-Man di Tom Holland, in
film futuri re-introdurre con nuovi attori un Goblin o un Doc Ock. Ma non sono
già perfetti Dafoe e Molina? Si poteva trovare un modo nuovo per legare
Spider-Holland a Venom, ma questa esperienza non era già stata vissuta
traumaticamente da Spider-Maguire? Si poteva a livello drammaturgico far
rivivere a Spider-Holland il dramma/crisi di una persona amata che cade
nel vuoto, ma questo dramma non lo ha già vissuto Spider-Garfield e noi con lui
al cinema? Tutto si lega, in una ragnatela che già esiste da sempre nel cuore
dei fan dell’arrampicamuri. Ed è qualcosa che sta facendo anche la Warner DC,
con il prossimo film di Flash che va a ripescare nientemeno che il Batman
interpretato da Michael Keaton.
In questo nuovo trailer si vede Molina,
si rivive la scena straziante della caduta nel vuoto di una ragazza come in The
Amazing Spider-Man 2, c’è Sandman. Ed è tutto al suo posto, tutto
interconnesso.
Manca solo Nicolas Cage. Spider-Cage che
potrebbe diventare il nuovo mentore di Spider-Holland. Dateci Nicolas
Cage.
Lo spider-verso non ha senso senza
Nicolas Cage. Non vorrete mica perdervi un confronto a boccacce e sguardi
pazzi tra Spider-Cage e il Venom di Tom Hardy? Quei due sono nati per questo
scontro!!!!
È in uscita il 15 dicembre per Sony e già sembra testimoniare un passo molto interessante per la gestione futura del personaggio di Spiderman. Noi non vediamo letteralmente l’ora di fiondarci in sala per tifare per Spider-Nicolas Cage.
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